Ace

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POV Rufy

Il nonno mi stava portando dai banditi e io mi sentivo un po' nostalgico .
Erano passati così tanti anni dall'ultima volta.

Non ci volle molto per arrivare e mentre il nonno, dopo avermi fatto presentare a Dadan, mi aveva messo giù, io continuavo a fissare una sola direzione , quella dove sapevo sarebbe apparso Ace.

Ed alla fine eccolo, con quel suo sguardo che sembra racchiudere tutto l'odio e la disperazione di questo mondo e le spalle e le braccia tese come a dirmi che se facessi anche solo un passo falso lui non perderebbe nemmeno un solo secondo per lanciarmisi contro.

Non che mi importasse molto, in fondo adesso anche se lui non lo sa, non potrebbe mai farmi del male, del resto il titolo di re dei pirati non è solo per decorazione.

Nel mentre i banditi erano già in preda alla disperazione al pensiero di doversi occupare di un'altro " moccioso" .

<Se solo lo sapessero... > pensai e non potei trattenermi dal ridacchiare

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POV Ace

Perché quel vecchio geezer doveva lasciare proprio qui quell'idiota di suo nipote?!?!

Mi sentivo sempre come se mi fissasse, e ogni volta che mi giravo per confermarlo me lo ritrovavo che mi sorrideva e salutava.

Detto così non sembra una gran cosa , ma provate a immaginarvi di sentire qualcuno che ti osserva tutto il santo giorno, è davvero fastidioso!! Anche perché non era come se io lo vedessi ogni volta, solo quando si trovava alla capanna dei banditi potevo confermare che era lui le altre volte non importa quanto lo abbia cercato, non sono riuscito a trovare neppure la sua ombra, ma nonostante ciò io sapevo che era lì .

Avevo provato a parlarne con Sabo, ma lui non sapeva ancora chi fossi Rufy, così provai a tornare alla capanna insieme a lui per farglielo vedere.
Ovviamente è finita che pure lui ha cominciato a sentirsi osservato.

Non ne potevo proprio più, così insieme a Sabo abbiamo deciso di provare a seguirlo.

Feci finta di andare nella foresta come al solito, ma invece di continuare il percorso mi fermai e mi nascosi nel luogo che avevamo concordato io e Sabo.
Rufy percorse la stessa strada poco dopo di me. Pensavo che avrebbe avuto un'aria confusa una volta resosi conto che io non ero più in vista, invece sembrava come se la sua routine quotidiana stesse procedendo senza intoppi.

Li per lì rimasi un attimo interdetto, ma non potevo soffermarmi troppo su quel dettaglio altrimenti rischiavo di perderlo di vista .

Sembrava dirigersi verso il Gray terminal, quando ad un tratto si fermò e gridò

< Chiyo!!!!! Sono qui!!! >

Il suo urlo improvviso prese di sorpresa sia me che Sabo, ma non tanto quanto quello che è venuto dopo.

ASLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora