Jennifer deve tanto all'esperienza del college perché fu proprio in quel ambiente che capì cosa fare della propria vita.
Aveva deciso di studiare moda sin dal liceo ma le sue idee erano state influenzate della madre e l'ambiente in cui era cresciuta. È risaputo che Milano è la città della moda, non a caso è l'unica città italiana che accoglie la Fashion week ogni anno. Inoltre, la madre è una stilista internazionale e contava sulla figlia per portare avanti il lavoro di una vita e il nome dell'azienda che aveva creato.
Inizialmente Jennifer amava essere circondata da disegni di vestiti, prototipi di tessuto, partecipre alle sfilate ed essere anche la protagonista di alcune creazioni ma quando iniziò a crearsi dentro di lei un vuoto incolmabile, si rese conto che in questi anni aveva seguito il sogno della madre e non il suo.
Sin da bambina amava preparare dolci e biscotti, all'etá di otto anni partecipò ad una gara di quartiere, aggiudicandosi il secondo premio e a dodici anni andava tutti i fine settimana ad aiutare l'anziana signora della pasticceria in piazza. La signora Pina aveva capito sin da subito il suo talento e voglia di imparare, per questo dopo la sua morte, l'eredità del suo ricettario segreto andó a Jennifer. Il notaio conosceva molto bene la scelta della cara donna e per questo dopo aver ricevuto la triste notizia, invió direttamente il vecchio libro dalla copertina di cuoio, al college.
Era abbastanza rovinato, aveva tanti anni, ma al suo interno si potevano leggere ancora le ricette. Insieme al ricettario arrivó anche una lettera, scritta e consegnata al notaio dalla signora Pina quando scoprì che i suoi giorni stavano per concludersi, in cui spiegava perché scelse lei. La notizia sconvolse Jennifer tanto da non partecipare alle lezioni per due giorni.
Per lei la signora Pina significava molto, l'aveva sempre stimata e non la riteneva solo una semplice pasticciera ma anche la sua mentore.
Quelle lacrime e quel libro che aveva tra le mani, la fecero capire che non c'era posto per lei nell'azienda di famiglia e nessun negozio poteva possedere una sua linea di vestiti perchè lei, non voleva diventare "Jennifer la stilista" ma qualcosa di piú. Quel più che portava dentro da bambina, che la faceva stare bene e sentiva davvero suo.
Dopo la cerimonia della consegna degli attestati, Jennifer iniziò a preparare i bagagli per tornare a Milano e mettere in atto i propri sogni. Questa decisione le avrebbe creato problemi con la madre ma questo non le interessava, perché per la prima volta stava per fare qualcosa che l'avrebbe resa fiera di sé.
A quella visione, Liz le chiese se davvero volesse tornare lí e abbandonare tutto. Liz è di New York e da quando avevano iniziato a condividere la stessa stanza, si sono trasformate da coinquiline a "migliori amiche". Jennifer le aveva raccontato tutto: le scelte fatte dalla madre, la signora pina, il libro che l'aveva fatta ragionare.. e lei, aveva sempre supportato l'amica poiché il suo motto e modello di vita è "insegui i tuoi sogni e non pensare a nessuno".
Jennifer continuava a fare i suoi bagagli e in quel momento Liz capí che un pezzo di sè sarebbe andato perso, le loro strada si sarebbero divise e nulla poteva impedirlo.
L'aereo che avrebbe portato la ragazza via da quella città che l'aveva accolta per cinque anni, era prenotato proprio per il giorno dopo, decise di tornarsene insieme alla segretaria della madre, troppo occupata anche per perfezionare al giorno più importante per la figlia.
Liz le accompagnó all'aeroporto ma prima che potessero dividersi si fecero una promessa, quella di non perdersi mai.
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Una torta speciale a New York
ChickLitDopo gli anni del college nella grande mela, Jennifer decise di rientrare a Milano e aprirsi un negozio tutto suo. Era andata lí a studiare moda col sogno di ritornare nella sua città come stilista di fama mondiale ma col tempo, capí che quella str...