"Sono a cas...ANCORA TU???"
Vidi Jimin e la signora Park parlare con mio padre.
"Hey tesoro, sei arrivata" disse mio padre mentre mi avvicinavo a loro.
Feci un inchino per salutare la signora Park e lanciai uno sguardo a Jimin."Dobbiamo darti una notizia..." cominciò la signora Park. "Soyon e Jimin si trasferiranno qui!" continuò mio padre sorridendo.
"Cosa??? State scherzando???" "No tesoro, non stiamo scherzando. Hanno già portato la loro roba qui." rispose mio padre.
Non sapevo se piangere o ridere. Jimin. Nella mia casa. Voglio morire.
"Aspetta...questo vuol dire che da ora in poi saremo fratellastri?"
Mio padre e la signora Park si guardarono a vicenda e sorrisero e fecero si con la testa.
Bene la giornata non poteva andare peggio.
Stavo per andarmene in camera ma mio padre parlò " Y/n perchè non porti Jimin a fare un tour della casa"
Espira e insipra y/n stai calma, tanto gli devi solo mostrare la casa niente di più.
"E quale sarebbe la sua camera?" chiesi cercando di essere il più gentile possibile
"Quella davanti alla tua" disse mio padre sorridendo. Ci mancava pure questa.
Intanto Jimin continuava a fissarmi ghignando, tutto ciò mi faceva scoppiare la testa.
"Seguimi." Dissi mentre mi dirigevo verso la sua 'nuova camera'.
Sentivo il suo sguardo addosso e per la prima volta non sapevo come reagire, tutto questo era inaspettato.
Saliti le scale, raggiungemmo la sua camera "Ecco, questa è la tua camera. Li in fondo c'è il bagno e poi nell'altro corridoio c'è la camera del nostro genitori è un altro bagno. Ora che sai come è fatta la tua 'nuova casa' io me ne vado. Ciao"
Feci per andarmene nella camera di fronte alla sua (non che la mi camera) ma mi bloccò il polso e mi tirò verso di se, bloccandomi tra il muro e dal suo corpo.Mise le sue mani ai lati della mia testa così che non potessi scappare.
Sbuffai "Cosa stai facendo Jimin?" non rispose si limitò ad avvicinarsi di più con la testa.
I nostri visi era a qualche centimetro di distanza, riuscivo a sentire il suo respiro sulle mie labbra, alternavo il mio sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.
CAVOLO quelle labbra, quanto vorrei baciarle.
Y/N ma che cazzo stai pensando, CONCENTRATI.Sapevo che ormai la mia faccia era completamente rossa come un pomodoro, così girai il viso da una parte per l'imbarazzo.
"Dobbiamo mettere in chiaro alcune cose." non risposi e continuò "Non dire a scuola che ora siamo fratelli." "Fratellastri." lo corresi."Non mi disturbare quando sono in camera mia e non entrare in camera mia." "Non sei nemmeno da un giorno in questa casa e ti credi Dio?" "Si" "Sei incredibile" dissi frustrata "Lo so" rispose mentre si allontanava "Ah...e comunque sei carina quando arrossisci, ciao ciao sorellina." detto ciò andò in camera sua.
Rimasi in mobile per qualche secondo per capire quello che era appena successo: Jimin a pochi centimetri di distanza dalla mia faccia, lui che si crede dio e mi dice che sono carina. Aiutatemi in che situazione sono finita.
Dopo di che mi rinchiusi in camera mia per il resto della giornata.
La mattina dopo.
Mi svegliai ed erano le 7:00, mentre mi preparavo ripensai al sogno che avevo fatto Jimin che si trasferiva a casa mia hahahah che incubo.
Quando finì scesi per fare la colazione "Buongior-" mi fermai nel vedere Jimin a tavola a fare colazione tranquillamente, allora non era un sogno era tutto reale!"Buongiorno tesoro" disse la signora Park
"B-buongiorno" e ora perchè stavo balbettando, dalla bocca di Jimin uscì una piccola risata che solo io riuscì a sentirla. Che cazzo aveva da ridere ora quello.
La giornata non poteva iniziare meglio di così "Ho preparato i pancake, vuoi mangiarli?""Ah certo muoio di fame" risposi con un sorriso e mi misi a sedere davanti a Jimin "E mio padre?" domandai "È già andato a lavoro" "Ah okay"
"Jimin perchè non accompagni y/t a scuola con la tua auto" quasi mi strozzai a sentire quelle parole dalla signora Park. Io nella auto di Jimin. Ma per favore. "Non posso, devo andare a prendere i ragazzi" "Non si preoccupi, non mi serve un passaggio, prendo l'autobus con il mio migliore amico." dissi rassicurando la signora Park "Mhh...va bene, però al ritorno portala con te, hai capito Jimin?"
"E perchè? A cosa servono le gambe? Per camminare no? Quindi può tranquillamente camminare" "JIMIN! Ti sembra il modo di parlare? Tu la riaccompagni e basta." "Ma mamma" "Niente ma. Tu la riaccompagni punto e chiuso" "E va bene" disse il ragazzo arrendendosi. Non dissi nulla anche perchè non saprei cosa dire quindi finì di fare la colazione presi il mio zaino salutai la signora Park e mi diressi alla fermata dell'autobus.Mentre cammino mi arrivò un messaggio:
Hyunjin🤡
Hey y/n oggi dovrai andare a
da sola a scuola.Ma come??? E perché???
Non dirmelo, è per Jennie???
Esatto :)Mi lasci da sola per quella?
Ehi :(
Quella ha un nome ed è
la mia ragazza.Eh va bene, però mi devi
offrire un gelato perché
mi hai lasciata da sola :)Va bene 👌
A dopo, ti voglio bene💕Io no🤡
EHI!
Scherzo, anche io ti
voglio bene. A dopo💜E niente abbandonata anche dal migliore amico. Presi il bus e cominciai ad andare verso scuola.
E niente mi scuso per il ritardo 👉👈🥺
e Buona Pasqua a tutti 🥳 💕
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Lui "Park Jimin"
Fanfiction~Reader X Jimin~ (Preso dalla storia) Jimin : "senti ragazzina da ora in poi comando io in questa casa" Aggiornamenti lenti