Qualche volta si inizia dalla fine, altre si finisce con un inizio.

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"Qualche volta si inizia dalla fine, altre si finisce con un inizio."

Nell'ultimo anno Al, se lo ripeteva ogni giorno, ogni ora, come un mantra.

Un incidente, o quello che si credeva tale, gli aveva portato via due cose della sua vita.

Il suo fidanzato, Nolan, e l'uso delle gambe per sei mesi. Ora, dopo la lunga riabilitazione, era finalmente pronto a rientrare sul lavoro. Su quelle gambe che davano quasi per spacciate.

Chiuse gli occhi per un attimo, poi guardò di nuovo la foto del suo ragazzo su quella lapide.

Si erano amati fin da subito, dal primo incontro ancora alle scuole medie. Il resto era storia. Avevano finito le scuole obbligatorie diplomandosi, ed entrambi si erano iscritti come volontari nei vigili del fuoco.

All'inizio era stata dura, li avevano separati in due diverse caserme, anche per i corsi.

Con la richiesta formale di avvicinamento e di orari simili, per il fatto che erano conviventi e fidanzati, e per le pari opportunità date anche ai gay, erano riusciti a finire nella stessa caserma, stesso turno, stessa squadra.

Chiuse gli occhi e si inginocchiò davanti alla lapide, pulendo qualche filo qui e là, e posando i fiori che gli aveva portato.

-Domani ricomincio a lavorare... So che in qualche modo mi sarai vicino, come ci sei stato questi mesi, per farmi camminare ancora. So che ci sei tu dietro tutto questo... Io ti giuro, in questo momento... Che lavorerò come prima, darò sempre il mio meglio... Per te, per noi...- Sussurrava.

Posò la mano destra sull'indice sinistro, dove aveva le due fedine di fidanzamento, che avevano scelto insieme.

-So come la pensavi. Ma io ancora non me la sento di lasciarti andare, che tu sia una presenza o un ricordo.- Una lenta lacrima solitaria scese sulla sua guancia.

Una sola, come si erano sempre ripromessi.

"Mai più di una lacrima, che siano di tristezza o di felicità, sono diamanti preziosi che non vanno sprecati..." Glielo diceva sempre Nolan.

Lui, dei due, era più emotivo.

Quando avevano raggiunto la loro maturità, per comprendere molte cose, che i loro genitori avevano compreso prima di loro, avevano semplicemente annunciato il loro fidanzamento. Non c'erano stati drammi, per fortuna, anzi, le due famiglie si erano strette ai due ragazzi, sapendo che comunque un domani avrebbero anche adottato dei figli. Nolan lo diceva sempre, che voleva due o tre figli.

Sorrise alla foto, uno scatto di lui giovane, sereno.

-Ho deciso anche di adottare un bambino... Iniziando le pratiche ora, forse fra un anno avrò già il piccolo che desideravamo. L'ho detto anche a tua madre...-

Continuava a parlare a quella foto, a quella lapide, come se lui fosse ancora là.

Ci rimase un ora, poi si rialzò e se ne andò salutandolo come un tempo, con un lieve schiocco delle labbra.

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Potrete leggere il resto della storia solo dal libro "Vite a Colori" del gruppo di autori/autrici Oməro Writərs.

FireofVampire & VallyLaPigna

Firemen *Short Story*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora