Capitolo 1

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Un giorno mi chiesero "Cosa vorresti fare da grande?" Io risposi dicendo "Scrivere..."

Alcune persone si misero a ridere, altre mi chiesero il perchè di questa risposta.

Io risposi: "La scrittura non è magia ma, evidentemente può diventare la porta d'ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l'interiorità. La scrittura mi protegge. Vado avanti facendomi scudo delle mie parole, delle mie frasi, dei miei paragrafi abilmente concatenati , dei miei capitoli astutamente programmati..."

Adesso mi presento, mi chiamo Aurora e ho 17 anni. La mia vita non è stata tutta rose e fiori. Ho sempre desiderato scrivere un libro sulla mia vita. Iniziamo da quando ero piccola.

Quando ero piccola soffrivo di una malattia chiamata Thalassemia Major.

Essa è una grave forma di beta talassemia,ha esordio precoce con grave anemia che richiede regolari emotrasfusioni. Esordisce neonatalmente con grave anemia, ritardo della crescita e pallore progressivo. Possono presentarsi problemi alimentari, diarrea, irritabilità, attacchi ricorrenti di febbre e progressiva distensione dell'addome da splenomegalia ed epatomegalia. I pazienti poco trattati con trasfusioni presentano ritardo della crescita, pallore, ittero, debolezza muscolare, ginocchio valgo, ulcere alle gambe, formazione di masse da ematopoiesi extramidollare e alterazioni scheletriche, come deformità delle ossa lunghe e anomalie craniofacciali tipiche (protuberanze craniche, prominenza e ipertrofia mascellare con interiorizzazione dei denti, depressione della sella nasale, aspetto 'mongoloide' dell'occhio). In caso di trasfusioni regolari, la crescita e lo sviluppo tendono a essere normali, anche se possono presentarsi complicazioni da sovraccarico di ferro, come ritardo della crescita e della maturazione sessuale. Le complicazioni da sovraccarico di ferro a esordio tardivo sono la miocardiopatia dilatativa, le aritmie, la fibrosi e la cirrosi epatica, il diabete mellito e l'insufficienza paratiroidea, tiroidea, ipofisaria e, meno spesso, dei surreni. Altre complicazioni sono ipersplenismo, trombosi venosa e osteoporosi. La BT è dovuta alle mutazioni puntiformi o, più di rado, alle delezioni del gene HBB (11p15.5), che causa la riduzione (beta+) o l'assenza (beta0) della sintesi delle catene beta dell'emoglobina (Hb). La BT major è dovuta a mutazioni omozigoti o eterozigoti composte. La diagnosi è sospettata nei bambini con meno di 2 anni, grave anemia microcitica, epatosplenomegalia e lieve ittero. Le analisi ematologiche mostrano livelli ridotti di Hb (< 7 g/dl), volume corpuscolare medio (MCV) >50 <70 fl ed emoglobina corpuscolare media (MCH) >12 <20 pg, anisopoichilocitosi ed eritroblasti sugli strisci di sangue periferico. La diagnosi è confermata dalle analisi dell'Hb e di genetica molecolare. La diagnosi differenziale, di solito semplice, si pone con anemie sideroblastiche genetiche, anemie diseritropoietiche congenite e altre malattie con livelli elevati di HbF (leucemia mielomonocitica giovanile, anemie aplastiche). È possibile la diagnosi prenatale sui villi coriali o con amniocentesi. Entrambi gli alleli-malattia devono essere identificati prima delle indagini prenatali. La trasmissione è autosomica recessiva. La consulenza genetica informa sulla modalità di trasmissione i pazienti e le coppie a rischio (entrambi portatori). È possibile la diagnosi genetica preimpianto nelle famiglie con mutazioni-malattia già identificate. Il trattamento si basa sulle trasfusioni a vita per correggere l'anemia e sopprimere l'eritropoiesi e sull'inibizione dell'assorbimento gastrointestinale del ferro, che si verifica nei pazienti non trattati con emotrasfusioni a causa di un aumento inefficace dell'eritropoiesi,. La chelazione del ferro deve essere iniziata dopo un ciclo di 10-15 trasfusioni o con livelli di ferritina superiori a 1000 ng/ml. La presa in carico comprende il trattamento delle complicazioni da sovraccarico di ferro (ritardo della crescita e della pubertà, ipogonadismo, ipoparatiroidismo e ipotiroidismo, diabete e osteoporosi). Può rendersi necessaria la splenectomia. Il trapianto di midollo osseo (BMT) è l'unica cura attualmente disponibile. Di recente un paziente è stato trattato con successo con terapia genica. In assenza di trasfusioni regolari e di chelazione del ferro, i pazienti muoiono di solito prima della 2° o 3° decade, mentre i tassi di sopravvivenza sono molto più elevati nei pazienti trattati con trasfusioni regolari e con chelazione del ferro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 06, 2020 ⏰

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