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La grande sala da ballo era gremita di persone. L'orchestra musicale suonava con eleganza tra le quattro mura della dimora, accompagnando i presenti in una soave e leggera melodia.
C'era chi sorseggiava del buon vino e chi, tra una chiacchiera e l'altra, lanciava uno sguardo all'enorme porta in attesa che il figlio omega del clan Jeon degnasse finalmente della sua presenza.

Una donna dai lunghi capelli neri era seduta sulla grande sedia centrale, il suo sguardo non prometteva nulla di buono.
L'uomo accanto a lei, in piedi in posizione eretta, la guardava sospirando di tanto in tanto.

"Vorrei sapere il motivo per cui ci sta mettendo così tanto a venire" esordì la donna con aria severa.

"Hanbin lo starà preparando, tranquilla" la rassicurò l'uomo con un sorriso. "Sai come è fatto nostro figlio, avrà letto tutto il giorno in biblioteca e non avrà badato al tempo"

Ma la donna non si diede pace e si alzò dalla sedia. "Sono stanca del suo comportamento" esclamò girandosi verso il compagno. "Deve capire che non può fare ciò che gli pare".

"È soltanto un ragazzo, Iyeon"

"È un omega" precisò la capo clan. "Non dovrebbe perdere tempo sui libri ma per cercarsi un compagno"

"Cosa che hai fatto al posto suo" ribatté l'uomo, "non hai pensato che forse è ancora un po' troppo presto per lui? Insomma, è appena diventato un adulto"

"Detesto la tua ostinazione nel difenderlo, soprattutto in situazioni su cui dovresti appoggiarmi".

L'uomo sospirò, "voglio solo il bene per lui, è ovvio che prendo le sue parti se questo vuol dire vederlo felice".

"Pensi che io voglia il contrario?" controbatté la donna con aria stizzita. "Faccio tutto questo per lui, cerco solo di aiutarlo"

"E non pensi che possa prendere da sé delle scelte tanto importanti per la sua vita?"

"Jungkook non è in grado di cavarsela da solo ed è per questo che ho cercato io un alfa per lui, un alfa che è qui presente e lo sta aspettando dal tramonto" lanciò uno sguardo al giovane ragazzo posto poco lontano dall'alta scalinata.

"È già tanto se verrà stasera"

La donna riportò lo sguardo sul compagno ma, proprio quando fece per ribattere, le grandi porte della sala si spalancarono.

L'orchestra smise immediatamente di suonare e i presenti si voltarono in quella direzione.

La guardia posta accanto alla grande porta corresse la sua postura mettendosi, in un batter d'occhio, in posizione eretta. "Il nobile Jungkook, Luna crescente del clan capitale e quarto discendente della linea di sangue Jeon" esclamò a gran voce, non perdendo la sua compostezza.

𝐦𝐲 𝐭𝐢𝐦𝐞 ;「 𝓉𝒶𝑒𝓀𝑜𝑜𝓀」Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora