Restiamo sulla soglia della porta in quella posizione, non potevo muovermi, il cuore mi batteva all'impazzata. All'improvviso lui chiude la porta e mi conduce nel salone, accende il caminetto per asciugarci. Resto a guardarlo senza proferire una parola, ma quando lui è davanti a me accenno qualcosa...
Tae:
Mio.. Mio padre è venuto a mancare 1 anno fa, e da allora siamo rimaste io e mia madre da soli..
Jungkook:
Non lo sapevo scusa..
Tae:
So che sembro un ragazzo perfettino.. Ma è una forma di difesa..
Jungkook:
Mi dispiace..
Tae:
Tranquillo non è colpa tua..
Jungkook:
Invece si.. Ti ho sempre trattato male non sapendo il dolore che hai dentro.. Forse sono io la causa di tutto..
Tae:
No, non devi sentirti in colpa..
Jungkook:
Invece si.. Mio padre è un alcolizzato del cazzo, mia madre fa la sgualdrina per procurarsi qualche soldo..
Non avevo mai conosciuto questo lato di kook, l'ho sempre visto arrogante e sgorbutico ma non così...fragile..
Viene di fronte a me e mi prende le mani portandosele al petto, il cuore comincia a battere sempre più forte. In quella villa si sentiva solamente il rumore dei tuoni, tra me e lui solamente silenzio e quel silenzio dice tutto di lui..
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Fanfiction«Non andartene...ti prego..» «oh kook...sono qui, non vado da nessuna parte.» •tratto dalla storia•
