L'animatore

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L'animatore

Come al solito si era ridotto all'ultimo. Era il giorno prima della data di consegna dell'ultimo lavoro prima dell'esame. Erano stati molto chiari: la qualità del progetto avrebbe determinato l'ammissione o meno alle prove finali. Si sedette ed avviò il programma. Non aveva idea di come iniziare. Nei mesi di studio aveva imparato diverse soluzioni funzionanti, ma la richiesta era di trovarne una originale. Si concentrò seriamente per diversi minuti. Niente. Decise di cominciare dalle basi. Iniziò dalla terra e inserì l'acqua. Impiegò un'ora intera per modellare una sfera quasi perfetta e a dividere le fonti d'acqua come se le era immaginate. Dedicò un'altra ora del suo tempo per delimitare il cielo ed inserire umidità ed aria nell'atmosfera.Erano passaggi noiosi, ripetitivi e meticolosi, ma erano necessari per far funzionare tutto il resto. Ora doveva iniziare la parte creativa. Creò esseri viventi di colore principalmente verde, che vivevano grazie all'acqua contenuta nella terra ed alla luce e le nominò piante. Si divertì con forme, dimensioni e colori, dotò alcune piante di caratteristiche uniche e le posizionò nei luoghi più adatti. Creò poi un'enorme massa di fuoco che mise alla giusta distanza dalla Terra, affinché producesse la luce di cui necessitavano le piante. Creò un'altra massa opposta a quella di fuoco. Era più piccola e vicina alla Terra ed era bianca e fredda. Ebbe una grande idea: programmò la Terra in modo che la Luna e il Sole, come aveva deciso di chiamare i due corpi esterni, scandissero l'alternarsi di luce e buio. Questa gli parve una grande trovata. Si accorse che erano passate quattro ore da quando aveva cominciato, ma decise di non fermarsi. Doveva aggiungere esseri viventi capaci di muoversi liberamente e popolare il mondo. Stabilì che queste creature si sarebbero chiamate animali.Creò numerosi tipi di animali marini, volanti e terrestri. Alcuni di essi si cibavano delle piante, altri cacciavano quelli più piccoli per mangiarli. Prestò particolare cura a bilanciare questo sistema in ogni suo aspetto. Il progetto a questo punto poteva dirsi concluso, anche se non sarebbe stato tra i migliori. Decise però di osare. Voleva stupire tutti. Creò un animale con un  aspetto molto diverso da quello di tutti gli altri con l'intenzione di permettergli di dominare su tutti gli altri. Lo nominò uomo. Decise infatti di dotarlo di un livello di intelligenza decisamente superiore a quello delle altre creature. Se avesse seguito con più attenzione le lezioni avrebbe saputo che stava per commettere un gravissimo errore. Un'intelligenza così elevata lo costrinse a programmare emozioni e sentimenti molto più complessi di quelli di qualsiasi altro animale. Solo la creazione dell'uomo gli portò via un'ora. Così dopo sette ore di lavoro, salvò il progetto e chiuse il programma. Convinto di aver fatto un buon lavoro, finalmente si riposò. Venne bocciato. Appena gli esaminatori video un livello intellettivo così elevato, decretarono il fallimento della prova sostenendo che quella creatura fosse destinata ad alterare l'equilibrio del progetto e a causarne il collasso. Tornò a casa rassegnato. Non avrebbe avuto altre occasioni di sostenere l'esame. Decise però che si sarebbe tolto la curiosità di avviare la simulazione. Lasciò che la simulazione procedesse per capire in che modo l'uomo sarebbe stato dannoso per il suo mondo.

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⏰ Last updated: Mar 12, 2020 ⏰

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