Paradiso nella pandemia

Prima Parte:Il presidente del consiglio.

"Al Presidente del Consiglio, in quanto capo dell'Esecutivo, la Carta costituzionale conferisce un'autonoma rilevanza, facendone il centro nevralgico dell'intera attività del Governo: egli, infatti, ne dirige la politica generale e ne è il responsabile, mantiene l'unità di indirizzo politico e amministrativo, promuove e coordina l'attività dei Ministri."

La politica non mi è mai andata a genio da ragazzin*,ogni volta che sentivo parlare di "Matteo Renzi" oppure "Berlusconi" mi si rizzavano i capelli.Certo,la politica è Scienza e tecnica, come teoria e prassi, che ha per oggetto la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica,cose molto importanti al giorno d'oggi,ma mai importanti per me.Perchè me ne faccio un problema?beh..sono il/la sottosegretario/a del presidente del consiglio dei ministri,Giuseppe Conte.Non volevo lavorare nel governo,non era questo il mio scopo,soltanto che i miei non la pensarono allo stesso modo e adesso sono costretta/o qui per sempre,o almeno finché i miei genitori non muoiano.Conte è sempre stato un uomo sveglio ,egli pareva issato in una sfera ben superiore a tutto il parlamento.Certo,io ascolto soltanto i suoi discorsi,non ho mai avuto il tempo(o il grado) per parlargli di persona,ma se succedesse,vorrei che andasse così : sono le 3 del pomeriggio ,ed io mi sto godendo un caffè accanto alla macchinetta dopo la pausa pranzo,a farmi compagnia c'è Fabiana Dadone,che preferiva un té al limone.Ad un certo punto a girare l'angolo è lui,Conte,assorto nei suoi pensieri ,mordicchiando un penna rossa.Si avvicina alla macchinetta e svogliatamente,cerca nella sua tasca dei soldi:"posso giurare di averli messi qui" dice lui,irritato:"Mi scusi Presidente,vuole un caffè ?lo offro io." I suoi occhi si illuminano,e dice:"sarebbe un favore molto apprezzato,y/n".A distogliermi lo sguardo è una figura maschile,appena entrata nel mio ufficio.non ci posso credere.è lui.