Capitolo 3

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Era un piccolo mucchietto di pelo argenteo e aveva un'insolita cicatrice sulla spalla destra,sembrava aperta ma non sanguinava e il freddo non la congelava. Respirava appena disteso a terra tra la neve. Intorno non c'erano altri lupi tranne lei così decise di prenderlo delicatamente tra le mascelle facendo attenzione a non toccare la ferita per evitare un'infezione e iniziò a correre lontano attraverso la foresta.Le lunghe zampe erano forti e veloci ed i rivoli di neve accarezzavano il suo pelo. Doveva portarlo da Vuk, di sicuro avrebbe saputo cosa fare.

Mi svegliai di soprassalto e sentii qualcosa tenermi per il collo, spaventato iniziai a muovermi e ringhiare pensando che il demone fosse tornato a finire il lavoro. Quando quel coso mi lasciò cadere mi girai di scatto mostrando i denti e alzando il pelo aspettandomi di trovare il demone e invece era un lupo,anzi,una giovane lupa. Avrà avuto circa 2 estati, aveva zampe lunghe e aveva il pelo scuro. Se ne stava li a guardarmi con aria divertita fino a quando parlò - Ora che ti sei svegliato potrai proseguire a piedi cucciolo.- e sorrise. Io ero a bocca aperta,avevo abbassato il pelo e la guardavo stupito con la testa girata da un lato. Finita questa fase di stupore mi diedi una scrollata,rialzai il pelo e risposi -Chi sei tu?Perchè mi ha preso e cosa vuoi?- la lupa assunse un aria più seria -Datti una calmata Cucciolo,non voglio farti niente. Eri in mezzo alla neve da solo,e già questo è strano per un Cucciolo come te,e ho deciso di portarti con me dal mio maestro.- -Non voglio,non sei il mio capo e non voglio entrare in nessun branco! Me la cavo benissimo da solo io.- dissi sollevando la coda -Non fare l'altezzoso com me Cucciolo, qui sono la più grande e poi..non ho parlato di nessun branco ma solo del mio maestro- disse in modo severo. Ci fu una breve pausa e poi i suoi lineamenti si addolcirono -Come ti chiami cucciolo?- Abbassai orecchie e coda -Haru...- - Io sono Kalea e vengo dal branco della pineta a ovest...non ti porterò dal branco ma dal mio maestro che vive da solo-. Ci fu silenzio e sembrò interminabile,poi Kalea mi si avvicinò e mi prese per la collottola,io la lasciai fare,in fondo,non avevo un posto dove andare. La lupa ripartì con velocità sorprendente e in poco tempo ci trovammo vicino a una castata. Kalea agile attraversò il fiume ghiacciato senza romperne la superficie e poi via di nuovo attravarso la foresta. Dopo un po iniziarono a comparire i primi abeti fino a quando non furono gli unici alberi intorno a noi, si sentiva un forte odore di lupi,probabilmente era uno dei sentieri seguiti dal branco. Pensavo ci saremmo fermati ma Kalea continuò la corsa, sembrava non sentire la stanchezza. Quando si fermò il sole stava calando,la neve era diventata dorata e brillava così tanto che accecava; Kalea mi aveva posato a terra e mi aveva detto di proseguire a piedi. Le nostre ombre si confondevano con quelle degli alberi profumati di resina. Arrivammo in una piccola radura dove un grande e vecchio abete si stagliava verso il cielo. Era enorme,cresciuto sopra un cumulo di grossi massi che si aprivano in una cavità,una tana...anche quella aveva odore di vecchio....era come muschio e pelo bagnato di lupo. Un vecchio lupo grigio emerse dalla tana:aveva un folta pelliccia che diventava bianca nella parte inferiore del corpo da muso a coda e comprendeva anche le zampe, si muoveva con passo sicuro anche se sembrava molto anziano. -Cosa mi hai portato questa volta Kalea?- disse sorridendo il vecchio lupo -sembra qualcosa mi molto interessante- e mi guardò,io mi appiattii a terra in segno di rispetto,c'era qualcosa di strano in quel lupo -un cucciolo eletto,maestro- disse rispettosamente Kalea abbassando la testa. Il lupo si rivolse a me -allora avevo ragione...ne è nato un altro- io alzai subito le orecchie -un altro?- chiesi stupito anche se venni ignorato -c'erano stati dei segni qualche luna fa,non pensavo fossero seri anche questa volta..- tenendo lo sguardo abbassato su di me -Ti avevo detto di lasciar stare Kalea..- -Io mi fido di te maestro,soprattutto delle tue visioni.Pensavo fosse qualcosa di importante,più di tutti gli altri e...- -Come fai a essere sicura che tra tutti sia proprio lui?anche degli altri pensavi la stessa cosa ma si sono rivelati solo un errore...- la interruppe Vuk -questa volta è diverso Vuk...questa volta sento che è quello giusto- disse seria Kalea -Ce ne sono altri???- abbaiai forte e i due lupi mi guardarono per un po -Non sta a te deciderlo Kalea,ma alla Grande Lupa- concluse Vuk. Io stavo ancora aspettando la mia risposta. -Perchè sei venuto fino a qui piccolo cucciolo?- disse Vuk -Io non volevo venire,lei mi ci ha portato- dissi perplesso -Beh non hai altro posto dove andare cucciolo...dovrai rimanere qui- rispose Vuk. Rimasi in silenzio...non capivo come faceva a sapere che ero un esiliato -Eddai cucciolo,sembri abbastanza intelligente,è ovvio che con quella cicatrice non ti permetti di avere branco- affermò Vuk sorridendo e fece un risolino con la sua voce rauca. Anch'io mi misi a ridere...in modo imbarazzato...era vero..una ferita fatta da un demone non mi avrebbe più permesso di avere branco, ero per metà demone ora. -Come ti chiami cucciolo?- mi chiese Vuk -Haru- dissi -Molto bene Haru...da oggi io sarò il tuo maestro. Vivrai qui con me finchè non sarai in grado di difenderti da solo dai demoni e inizieremo presto...molto presto-. Detto questo si avviò verso la tana mentre Kalea rigurgitò un po di cibo per me. Mangiai avidamente e non mi accorsi quando finii visto che ero talmente stanco che crollai a terra e Kalea mi portò all'interno della tana per farmi stare al caldo,dopodichè,la lupa ripartì di corsa per tornare dal suo branco lasciando mi con Vuk che sarebbe diventato non solo il mio maestro,ma anche la mia famiglia.

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