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Come ho fatto?Ma perché?
Sto facendo un compito in classe di matematica,non capisco,non scrive,guardo la lavagna,nera e inquietante come quella dello scantinato.Perché ci sono andata?
Sul mio banco c'è un foglio vuoto,righe dopo righe che continuano all'infinito e poi mi chiedo ancora...con lo sguardo perso nel nulla,perché l'ho fatto,perché proprio io e perché proprio oggi?Non so perché,non so come è non so nemmeno se è successo in realtà o ha fatto tutto la mia immaginazione.Magari,non avevo visto bene o forse sì,questi dubbi mi uccidono.
Quel giorno tutto andò bene,andai a scuola con la solita borsa a tracolla messa ad una spalla.Per andare a via Ozanam per scuola,il liceo,sto al primo anno e per adesso me la cavo abbastanza bene,comunque le persone  mi osservavano come se fossi alieno,hai presente...verde chiaro come le foglie appena sbucciare con le antenne come quelle di un ape,ma poi..tanto..niente male. Mura bianche porte chiuse e studenti fuori ad aspettare un semplice suono della campanella che secondo me dovrebbero cambiare col ritmo di 'We will rock you' apparte gli scherzi,quel giorno fu terribile,nel senso buono o cattivo?Sentivo freddo,quel freddo che ti avvolge quando cadi nella neve e poi pensa...'forsee.. è l'ansia del compito di matematica'. Ma la cosa strana fu che io,l'ansia di un compito di matematica,non l'ho mai avuta. E infatti da stamattina sono passate ben 3 ore ed io sto qua in classe con tutto quel casino in testa.
Alle ore 8 stamattina decidi di passare a prendermi la solita pizza rossa al bar,che era situato nella scuola,ma questa volta,dentro non c'era nessuno.
Chiesi al bidello,che in realtà non avevo mai visto,aveva gli occhi come i laghi della Svizzera,capelli neri,neri e indossava una giacca beige,le scarpe assomigliavano alle Vans,ma non lo erano di certo,ma il colore n'è risultava il valore.Mi indicò lo scantinato,non ero consapevole della sua esistenza,scesi le scale che erano abbastanza inclinate così feci con calma.ma al terzo gradino inciampai e ricordo solo il mio risveglio,guardia l'ora è ormai erano le 10.33.Sono stata incosciente ben due ore e mezza all'incirca.Ormai era ovvio che mi avessero segnato assente perciò decisi di farmi un giro nello scantinato...purtroppo mancava la luce della stanza io vedevo solo un pezzo...una lavagna identica a quella in classe.
In realtà dietro la lavagna c'era un disegno,un disegno al quale mancavano dei pezzi.Ho lasciato perdere ed ho rimesso,la lavagna,apposto.Mi gira i un attimo perché feci cadere qualcosa ma niente,strano.Sulla lavagna...oddio..non capivo...c'era il ritratto di mia sorella.Fui spaventata,tanto,una sorella non esisteva più è quel ritratto comparve,così dal nulla.
Ed eccomi..in classe.Non so che fare,non so come spiegare,non so come,non so quando,non so perché,ma quel ritratto sorride con una lacrima sulla guancia destra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 07, 2014 ⏰

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La lavagna dello scantinatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora