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Sul monte olimpo tutti gli dei correvano da una parte all'altra, indaffaratissimi.
Stavano tutti preparando la cerimonia di benvenuto fra gli immortali per la piccola Quinza, nata da poche ore.
Era la figlia di Hypno e Latona, la bambina era molto bella con gli occhi che sembravano due diamanti e i boccoli dei capelli color bronzo, il suo sorriso luccicava.
I genitori stavano agghindando la figlia con vestiti dorati e perle.
Erano così felici della loro bambina.
<<Cara la nostra Quinza sposerà un bel dio e sarà destinata a grandi cose>> diceva Hypno entusiasta.
<<sono sicura che sarà così tesoro>>, concordava Latona.
Finalmente l'ora della festa era arrivata, c'erano tutti gli immortali vestiti con abiti eleganti.
C'era chi scherzava, c'era chi cercava di fare colpo su qualcuno, c'era chi raccontava le sue imprese e molti altri, tutti in attesa di vedere la piccola Quinza.
A mezzanotte precisa fecero il loro  ingresso Zeus e i suoi fratelli Ade e Poseidone con Quinza e i genitori.
Zeus la prese in braccio e la alzò, mostrandola a tutti gli dei che applaudirono e si complimentarono per la sua bellezza. Poi Zeus la guardò e notò che i suoi occhi scintillavano di più  di quelli delle normali  piccole dee.
Questo era il segno inequivocabile che da grande avrebbe avuto tante idee e con esse avrebbe aiutato tanti eroi a non sprofondare nel Tartaro.
Ancora una volta il dio del fulmine la prese in braccio e disse:<<Piccolina, tu da grande salverai molti uomini con le tue idee. Quindi io ti nomino ufficialmente dea delle idee! >>.
Detto questo tutti gli dei asultarono, poi diedero il via al banchetto e alle danze.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05, 2020 ⏰

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