One-shot

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 Un tonfo

Un imprecazione

Uno sfregamento di vestiti

Rumore di scarpe che si infrangono sul pavimento a suon di movimenti ritmici

Era questo quello che sentiva da un'ora a questa parte dallo spogliatoio

Dalla fine dell'allenamento del gruppo, non aveva smesso un solo secondo di provare

Sentiva la frustrazione dell'altro penetrare dalle pareti che lo circondavano

Si sgridava da solo quando sbagliava il passo, urlava quando capiva che quella determinata mossa non gli veniva

E lui stava lì ad ascoltare tutto quello che l'altro provava

Gli sembrava di rivivere il suo passato

Si rivedeva al suo posto, in quella stessa sala prove, ad esercitarsi, ad allenarsi, solo per arrivare a quella cosa a cui tutti ambivano: la perfezione

Ma non ci era mai arrivato

E da quello che poteva sentire, neanche l'altro era vicino all'ambita meta

E ciò lo distruggeva

Poteva sentirlo

Poteva sentire quel dolore acuto sul non riuscire ad arrivare a quel determinato obiettivo

Un colpo

Poi un altro colpo

E un altro ancora

E poi un urlo più forte degli altri

Silenzio

Un respiro strozzato squarciò quel silenzio e iniziò a farsi sentire, susseguito da un altro e un altro ancora

Sembravano perpetrarsi all'infinito

Come se non avessero mai una fine

E lui sentì il suo cuore stringersi nell'udire ciò

Si alzò e arrivò alla porta del suo rifugio

Si fermò

Pensò

Devo, o non devo aiutarlo?

Quando io ero a terra c'era qualcuno ad aiutarmi a rialzarmi?

La risposta è no

Ma tu riusciresti a portarti dietro il peso di non avergli prestato aiuto?

E' la risposta fu nuovamente no

Quindi, quanto ci vuoi mettere ad aprire quella porta e dargli quello spiraglio di luce che gli serve?

La sua mano rimase bloccata a mezz'aria

Non sa che fare

The thread of destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora