Guardo verso l'alto, illudendomi di poter vedere le stelle, ma è soltanto una scusa per perdermi nei miei pensieri osservando la luna piena, sola in questo cielo notturno.
Ripenso ancora all'occasione persa...l'ennesima.
Io e te da soli, immersi in un silenzio tranquillo che non ha bisogno di parole che potrebbero rovinare il momento, o forse è soltanto una scusa che mi sono creato per giustificare la mia paura nel dirti quelle due parole, ma ogni volta che vorrei dirtele i miei occhi incrociano i tuoi e sono spaventato.
Spaventato da un tuo rifiuto.
Spaventato da una tua reazione.
Spaventato da te, dal pensiero di poterti perdere.
E così, ogni volta che voglio dirti ciò che provo dentro sento la lingua annodata, lasciando le parole incastrate in gola, che non vogliono uscire.
Allora stringo la tua mano, sperando di trasmetterti almeno una minima parte dei miei sentimenti, cercando di farti capire quanto tu sia indispensabile per me, a quanto ci tenga, ma quando vedo il tuo solito sorriso capisco di non esserci riuscito, così ricambio con un sorriso malinconico.
Quando mi volto, convinto di non vederti più, ti vedo ferma, poco distante da me a guardarmi e non so cosa fare.
Vorrei parlare, ma il nodo alla gola ancora non si è sciolto, così smetto di pensare troppo e ti abbraccio, stringendoti forte a me.
Ti sento trattenere il respiro per qualche secondo, stranamente sorpresa da questo mio gesto, mentre i miei occhi iniziano a pizzicare fastidiosamente, in cerca di uno sfogo per la mia frustrazione.
Perché non riesco a dirti quello che provo per te?
Non riesco a trattenere un sospiro frustrato, ma tu ricambi timidamente l'abbraccio ed il mio cuore si scioglie ad un gesto tanto semplice.
"So che vorresti dirmi qualcosa che non riesci a dirmi. Sappi che io sono pronta ad ascoltarti sempre e qualsiasi cosa tu debba dirmi io ci sarò per te."
E, sentendo quelle parole, il nodo alla gola si scioglie e tutto ciò che avrei voluto dirle in tutto questo tempo, ogni parola tenuta dentro, escono fuori.
