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<< J come 'la prima lettera del mio nome', che ora non posso rivelare.>>

Sul volto di Taehyung comparve un grande sorriso, uno di quelli sinceri e innocenti che fanno spesso i bambini.

Percepì che "l'anonimo", come l'aveva soprannominato lui, si stesse pian piano rivelando.

Quel giorno, al suonare dell'ultima campanella, il moro scattò fuori dalla classe per tentare di beccare il suo ammiratore.

Non ci riuscì, poichè non sapeva che Jeongguk lasciava i bigliettini durante le ore di lezione e non a fine giornata.

Tuttavia, anche se inzialmente triste di non averlo trovato, tornò felice  leggendo la frase del giorno.

Dipoi osservò intorno, sempre in cerca di indizi, finché non infilò in tasca il foglietto e tornò a casa.

Però un particolare nascosto al corvino, fu ciò che il moro ne facesse dei bigliettini.

Infatti Taehyung, una volta a casa, si recò nella sua camera per attaccare alla sua bacheca di sughero il post-it del giorno.

Li collezionava quasi fossero figurine di un album.

'Chissà chi è... sembra una brava persona' era questo ciò che pensò, mentre rileggeva e ammirava tutte le frasi.

Non sapeva come avrebbe reagito ad un eventuale identificazione, ma fu sempre più determinato a capire chi fosse.

Provò a farsi un'idea su chi potesse essere, ma con scarsi risultati.

Solo un'idea, anzi una persona, sembrò combaciare con tutto, ma Taehyung la eliminò subito.

Poi nessun'altro gli parve essere interessato a lui.

Anche se piccola, Taehyung dentro di sé celò la paura che fosse tutto uno scherzo e che "l'anonimo" non esistesse.

Stava di fatto che si sentiva particolarmente legato ad esso anche senza conoscerne il volto.

'Caro J, spero veramente tu esista, perchè anche io mi sto innamorando di te.'

∬αℓρнαвєτ∬ TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora