Capitolo 14 "Verità"

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Stre pov's

Lunedì....
Un altro giorno di scuola.
Potei solo che lamentarmi del fatto che erano le 7 del mattino.
Non riuscii a chiudere occhio tutta la sera.
Avevo dolori per tutto il corpo e la testa iniziò a far male anche lei.

Con tutta la mia forza mi alzai e andai subito in bagno a sistemarmi.
Era presto quindi non mi vestii con i vestiti che avrei dovuto usare a scuola, ma mi sistemai i capelli e il volto.
Scesi di sotto e feci colazione con una tazza di caffè.

Mamma stre= Buongiorno tesoro!
Mi disse per poi regalarmi un bacio delicato sulla testa.

Stre= Buongiorno!
Risposi.

Finii colazione ed erano le 7:30 e a questo punto era ora di andarsi a cambiare.
Salii di sopra e sentii il telefono vibrare, lo presi in mano e vidi che era un messaggio da Cico, ma non lo lessi neanche e lo posai di nuovo sulla scrivania.

Mi vestii con una felpa grigia di 2 taglie più grande e un paio di jeans strappati con una catena che penzolava.

Uscii di casa per poi dirigermi alla fermata del bus.
Arrivò subito. Presi posto e mi misi le airpods ed iniziai ad ascoltare Fasma.
Era il cantante preferito di Cico, ma il testo della canzone"per sentirmi vivo"mi rispecchiava del tutto.

Scesi dal bus e mi incamminai verso la classe ancora con le airpods con il volume a palla.
Alzai il cappuccio per non essere fissato dagl'altri e per non sentirmi in imbarazzo aumentai il passo per poi arrivare il classe.

Mi sedetti al banco ed aspettai la prof con lo sguardo rivolto verso la finestra e con una mano che mi sorreggeva il mento.

Cico pov's

Ero al bordo della porta.
Non riuscii ad entrare in classe per non essere assaltato da mille domande.
Decisi di entrare e con sguardo basso arrivai al posto vicino a Stre.

Aveva lo sguardo rivolto verso la finestra.
I suoi occhi venivano illuminati dai raggi del sole e lui intanto accennava un sorriso.
Mi feci schifo, volevo buttarmi dalla finestra e dire addio a tutti quei problemi che mi assillavano.

Arrivò la prof. ed iniziò la lezione.
Stre girò lo sguardo e rimase attento tutto il tempo.
Giravo lo sguardo verso di lui per riuscire ad incrociare il suo, ma si vedeva che lui non voleva proprio vederlo.

Mi lamentai con le mani sul volto però che non coprivano gli occhi.
Vidi una mano arrivare da sinistra che poggiava un bigliettino.

Sicuramente l'avrà messo Stre.
Lo lessi e c'era scritto"Ci vediamo a fine lezione in bagno. Mi devi spiegare! "
Ero felice che mi volesse ascoltare, ma avevo paura che non avrebbe capito la situazione.

Finita la lezione mi diressi in bagno insieme a Stre.
Camminammo tutto il tempo con la testa verso il basso per la vergogna.

Arrivammo e ci chiudemmo in un bagno.
Lui si sedette sul wc ed io ero in piedi davanti a lui che dovevo spiegare tutto.

A CASA DI CICO QUELLA SERA...

Uscii dal bagno e vidi che Stre non era in camera.
Pensai che fosse andato via senza salutare, ma un tonfo di bottiglia rotta mi fece capire che era ancora qua.
Mi allarmai e corsi in cucina e vidi Stre accasciato per terra e con il vetro spaccato accanto a lui.
Era la bottiglia di whisky dei miei.
Dove l'aveva trovata? Ma questa era al secondo piano, mi preoccupai di Stre così lo presi a mò di sposa e lo portai in camera mia.

Lo feci sdraiare sul letto, ma la sua mano mi prese il colletto della camicia e mi iniziò a baciare appassionatamente.
Era ubriaco fradicio, ma non volevo staccarmi da lui.
Iniziai a mettere le mani sotto la maglia di Stre e lui con un sorriso se la tolse di dosso.
Per fare quel gesto si staccò un attimo da me per poi ricominciare a baciarmi.
Era un bacio alla francese, era intenso, ma allo stesso tempo delicato a causa delle sue labbra leggermente carnose.

Non riuscii a trattenermi ed iniziai a baciare il collo di colui che amavo fino ad arrivare sul petto e lasciare dei piccoli baci che poi divennero dei succhiotti.
Lui infilò le dita nel lensuolo per poi incavare la schiena e lasciare qualche gemito.
Risalii alle sue labbra e mi staccai per far rivestire Stre.
Avevo approfittato della debolezza di Stre.
Sono un mostro, un fottuto mostro!!

Lo riportai a casa e lo feci distendere sul suo letto e prima che me ne andassi mi lasciò un flebile bacio sulla fronte e poi regalarmi un sorriso.

FINE GIORNATA

Stre pov's

Non potei crederci.
No.... No..... No....
Non era vero, non poteva averlo fatto.
Lo ascoltai tutto il tempo con le braccia incrociate e con la visuale sfocata a causa delle lacrime.
Stavo per scoppiare.
Mi alzai e misi in disparte Cico e uscii dal bagno.

Stre= Non pensavo fossi così....

Lo lasciai impallato davanti al vater ed io continuavo a camminare per poi arrivare in classe.

INSEPARABILIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora