Il pianto è l'esigenza di comunicare un'emozione. Non sono capace di spiegare che cos'è il pianto non utilizzando un'immagine,un qualcosa di reale; come si può comunicare ciò che viene generato dall'incomunicabilità? Immaginerei una persona seduta, da sola, che sta piangendo, e la guarderei negli occhi lucidi, stracolmi di lacrime, poi osserverei meglio, e probabilmente sarei al punto di immaginare cosa fa piangere quella persona,seduta in una stanza, sola. Se questa persona sembrasse serena, vedrei nei suoi occhi un momento felice, un obiettivo raggiunto. Piange per liberare la gioia,che rimbalza in ogni angolo del corpo,che freme, che ha bisogno di uscire,che non può aspettare. Probabilmente mi sentirei felice insieme a quella persona. Ora, se la stessa persona, che si trova nella stessa stanza, che è seduta sulla medesima sedia, dovesse sembrare triste, immaginerei tante cose diverse, estremamente difficili da spiegare, perchè dovrei dire cos'è la sofferenza, e la percezione che abbiamo di quest'ultima è diversa per ogni individuo. Chi ha perso una persona cara ha un concetto di sofferenza diverso da chi invece soffre per una delusione, e l'idea di questo sarebbe sicuramente differente da chi piange per nostalgia, per dolore, ma ciò non ne diminuirebbe l'importanza. In questo caso proverei una vicinanza silenziosa a tale persona, perchè non avrei parole per parlare e probabilmente non riuscirei a capire, ma percepirei dolore, il che mi legherebbe all'individuo in questione. Se fossi capace di spiegare a cosa serve veramente piangere non userei questo esempio: piangere è come suonare. Non si suona per parlare o per comunicare in modo esplicito qualcosa. Si suona per trasmettere, allo stesso e identico modo in cui si piange. Quel giorno piansi.Non potevo aspettare, dovevo fare qualcosa della mia esistenza. Vi giurerò che grazie a una lacrima la mia vita cambiò irrimediabilmente.
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diario di bordo: tornerò nella mia isola
AdventureUn viaggio di ritorno interiore, al bene passato, una riflessione sugli attimi che non si possono perdere, il percorso che rende una persona diversa, un'avventura sconvolgente, traumatica, ma indimenticabile e preziosissima. "Io sono la mia isola...