Fly With My Heart.

Prologo.

Quattro mura, bianche, fredde come il ghiaccio.

Mi raggela il sangue nelle vene. Ero ancora lì? Il mio corpo quasi affonda in quel materasso, o era solo una mia impressione?

O stavo sprofondando nel buio eterno, verso la morte?

«Di nuovo?» La mia voce era calda anche se femminile, ma sembrava fredda. Come l' apatia.

«Sì, di nuovo.» Rispose lei, mia madre. C' era un po' di tristezza nella sua voce. Merda.

«Voglio andare a casa mamma.»

Era l' ennesima volta che il mio cuore faceva cazzate, ma non è di certo sua la colpa se è malato.

Non ho mai capito nulla della mia malattia e voglio continuare a non capirci nulla. Voglio guarire. Perchè non guarisco?

«Non è stato grave come le altre volte, Mia. Ti sei solo fatta prendere dal panico, tuttavia, fra poco torniamo a casa.»

Che culo, non mi era mai capitato di restare per solo una notte in quell' angosciante edificio.

Annuì a mia madre e sparì, rimasi così da sola in quella stanza.

Della leggera ebrezza mi accarezzò i capelli scuri e lisci, mentre mi incamminavo verso l' auto di mia mamma. Mi sentivo stranamente felice, forse perchè fra circa cinque mesi avrei compiuto diciotto anni, l' età più attesa dai giovani?

«Mia..» La voce di mia madre rimbomba nell' auto, non potei fare a meno di sorridere quando la sua mano accarezzò la mia coscia magra.

Amo il modo in cui cerca di darmi coraggio, mi spinge a combattere e vincere su quella malattia.

Guardai fuori dal finestrino, c' erano dei bambini, i loro sorrisi, mi attirarono. "Io non posso" Dissi fra me e me..

Da quando sono malata non ho più libertà. Non posso correre. Non posso volare.

Se non posso volare, neanche in aereo, allora come lo posso fare?

**spazio autrice**
Ciao! Questa è la prima storia che pubblico, è un po' di tempo che non scrivo all' inizio usavo efp, quindi scusate se fa cagare, sono un po' arruginita.
Anyway, spero che vi piaccia! Pubblicherò il più presto possibile il primo capitolo, e così via i prossimi.
Un bacione!