<<He's a, he's a Lord, and i'm just a boy He singin, he's a, he's a Lord and i'm just a line without a hook>>
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Regulus aveva sempre saputo che sarebbe andato tutto a puttane, aveva sempre saputo che tutto sarebbe finito in malo modo, non c'erano altre possibilità, altre via d'uscita, tutto sarebbe andato a puttane. Ma faceva finta di nulla, oppure non gli importava, non gli importava perché sapeva che l'unica cosa a tenerlo in vita, a tenerlo sano di mente era lui. Era quell'amore non corrisposto che lo faceva sentire una merda, ma allo stesso tempo era l'unico appiglio che aveva.
Capelli neri e sbarazzini, occhi nocciola, occhiali e sorriso malandrino, James Potter era l'unico punto fermo di Regulus Black ed era perdutamente innamorato di lui.
Ma era solo uno studente come un altro, un codardo, solo un ragazzo. Chi era lui in confronto a Lily Evans? Chi era lui, per poter sperare di avere qualcuno come James Potter al suo fianco? Lui era bello e talentuoso, perché mai avrebbe dovuto perdere tempo con un sedicenne come lui?
E Regulus guardava, guardava da lontano, era l'unica cosa che poteva fare in fin dei conti. Ma gli bastava, si accontentava, si accontentava di vedere i sorrisi del ragazzo rivolti a qualcun altro, perché se lui era felice, allora anche Regulus lo era un po' di più.
Andò avanti così per mesi, guardandolo di nascosto, fin quando, ad una partita di Quidditch, non capì che guardarlo non gli bastava.
<<JAMES POTTER AFFERRA IL BOCCINO, GRIFONDORO VINCE 250 A 95>> aveva annunciato Sirius Black, urlando nel microfono, prima di correre verso il campo per poter andare andare ad abbracciare il proprio migliore amico. Regulus sospirò, scendendo dalla scopa con un salto, non era certo la prima volta che perdeva contro James Potter, se con gli altri cercatori vinceva sempre, con Potter invece, prendere il boccino per primo era solo un sogno. Rodolphus Lestrange scese dalla sua scopa e gli sorrise rassicurante, per quanto quel sorriso possa essere definito rassicurante, ma di certo, non aiutò a tirare su di morale il ragazzo. Si districò dalla presa del compagno, borbottando una scusa e si allontanò dal campo.
Non percorse molti metri, quando una mano si poggiò sulla sua spalla, stava già per mandare via questa persona, convinto che fosse solo un suo compagno di casa, ma quando si girò, incontrò gli occhi nocciola di James Potter. Istintivamente si irrigidì e distolse lo sguardo.
<<Cosa vuoi Potter?>> chiese, assumendo un tono freddo, come era suo solito fare. Potter ridacchiò, alzando le mani in segno di resa. <<Sta calmo Black, volevo solo parlare>> sorrise tranquillo, riavvivandosi il ciuffo con una mano. Regulus trattenne l'impulso di riportare la mano del ragazzo sulla sua spalla e lo squadrò attentamente.
<<Non ci siamo mai rivolti parola per sei anni, cosa dovresti dirmi?>> chiese scettico, continuando a camminare. L'altro ragazzo, per un attimo, sembrò in difficoltà, come se neanche lui sapesse perché avesse rincorso il ragazzo ma riacquistò subito il suo solito sguardo sicuro. <<Volevo solo dirti che è stata una bella partita>> gli sorrise <<non trovo spesso sfidanti alla mia altezza Black>> disse per poi correre via, così come era arrivato.
La tentazione di chiamarlo era tanta, avrebbe fatto di tutto pur di parlargli di nuovo, rivedere quel sorriso rivolto su di lui. Ancora una volta però rimase in silenzio a guardarlo.
Ma ormai guardarlo non gli bastava più, aveva la necessità di parlare con lui, di avere un qualsiasi contatto con il ragazzo. Fin quando non aveva provato cosa volesse dire stare a contatto con lui, non ne aveva mai avuto necessità ma ora...ora che sapeva cosa volesse dire, sentiva di averne bisogno. Quel segreto lo stava logorando pian piano, non lo aveva detto nessuno, non aveva nessuno a cui dirlo. Le sue cugine non avrebbero di certo approvato, in primo luogo perché Potter era un traditore del suo sangue, secondo era un ragazzo. Aveva addirittura infranto il coprifuoco pur di farsi scoprire dal ragazzo durante la sua ronda. Poi, si arrese.
James Potter e Lily Evans stavano insieme, lui non aveva speranze, non che prima ne avesse avuta qualcuna, Potter non era in alcun modo interessato ad avere un rapporto con il più piccolo dei Black. Eppure, infondo, una piccola speranza che il ragazzo potesse ricambiare, non era mai morta in lui. Si sentiva un disastro quando era senza di lui, aveva bisogno che lui restasse lì.
Ma James Potter non era con lui, era con una ragazza e lui, era solo un ragazzo...
[...]
Stava per morire.
Faceva freddo.
Stava per morire, ne era consapevole.
Aveva paura.
Codardo fino alla fine.
Meritava di morire.
Era solo un ragazzo che aveva fatto troppe scelte sbagliate.
Era solo un filo senza gancio.
Eppure nulla di tutto ciò sarebbe successo se solo lui lo avesse amato.
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<<He's a, he's a Lord, and i'm just a boy
He singin, he's a, he's a Lord and i'm just a line without a hook>>
-834 parole.
Angolo Autrice 🌈 Okay, okay, inizialmente questa os avrebbe dovuto avere un lieto fine ma...nahh meglio un finale triste con Reg che muore :) Ah e la canzone è stata cambiata per adattarla alla coppia lol. So che questa ship non è molto popolare, soprattutto in Italia, ma in seguito ad alcune ff che ho letto su di loro, ho deciso di scrivere qualcosa anche io. Non è il massimo, ansi, fa abbastanza schifetto, ma l'ho scritta ieri sera a mezzanotte, l'ho continuata mentre aspettavo il mio turno dal dottore (lol) e l'ho finita durante l'ora di matematica, capitemi. E nulla, spero che vi piaccia, lasciate una stellina e un commentino se vi va
