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22 giugno 1991
sorrido spensierato e mi godo il momento. sembro un bambino o un coglione, fatto, alle prese con la sua prima canna?
"questa macchina è mezza scassata" dico, tirando fuori il pacchetto di sigarette. fa un rumore terribile e il tettuccio è stato perso durante un inseguimento della polizia; o forse no.
"questa è meglio di una decappottabile, fidatevi!", risponde yoongi; fa un'ultimo tiro della sua canna, poi la lancia fuori dal finestrino: sempre il solito.
'sto figlio di puttana mi ha tolto dalla strada: la vocina nella mia testa ritorna, così come i miei stupidi ricordi. mi ha dato un letto, dei vestiti, del cibo e un lavoro, se rubare lo fosse.
all'epoca ero solo un bambino e non capivo la gravità della cosa: gli portavo ciò che trovavo nelle macchine parcheggiate, rubavo nelle officine, nei tabacchi. "ma a che cazzo ti servono?", chiedevo. non ebbi mai una risposta, fino a quando non cominciai a capire. confezionavamo sacchi interi di droga, e lo facevamo per vivere: ecco a che cazzo ci serviva.

"fermati qui, voglio sgranchirmi le gambe." la voce stridula di jimin mi riporta alla realtà. yoongi parcheggia il catorcio e scendiamo. ci avviciniamo alla transenna e fissiamo la costa come dei deficienti.
"possiamo andare?" dico annoiato. mi sono già rotto di stare a guardare i due innamorati. mi ignorano, come sempre, e continuando a pomiciarmi davanti: che schifo.
"cazzo, prendetevi una stanza." sbuffo e li guardo nauseato. jimin è il ragazzo di yoongi da quando ne ho memoria. nel gruppo, però, è conosciuto come il ragazzo dalla voce angelica. ogni volta che guadagniamo più del solito o facciamo affari con qualche pezzo grosso, andiamo in quella merda del bloom: quel cazzo di locale del paese. yoongi ordina il solito champagne e jimin sale sul palco, deliziandoci con la sua voce.
sbuffo ancora e mi allontano: appoggio il
culo su questa specie di fiat, ormai passata di moda, e prendo un'altra sigaretta. lascio cadere a terra il pacco vuoto: è il terzo che finisco oggi. inspiro il fumo, lascio che esplori i miei polmoni e guardo attorno: la strada, piena di buche, è illuminata da un solo lampione che a stento funziona. è proprio una città di merda; che cazzo faccio qui?

"avete finito?" alzo un sopracciglio. le due figure si avvicinano. "tieni, finiscila tu." allungo la mia sigaretta a jimin e prendo posto sul sedile posteriore.
"torniamo a casa, ho sonno" yoongi sbuffa, ma lo ignoro. "com'è andata la consegna oggi?" jimin mi guarda. "è andata." alzo le spalle, non mi va di parlarne. "non è solamente andata: se continuiamo così, saremo presto ricchi!" yoongi suona il clacson e accelera. "così come? tradendo gli Ultras?" schiaffeggio la testa di quello stronzo. "sta zitto, jeongguk. tu non ne sai niente." giusto, non ho esperienza.
sospiro e chiudo gli occhi. la sbornia sta passando, ma sento ancora un po' di alcol in circolazione nelle mie vene.
"però un altro bicchiere di Sherry mi andrebbe." sbotta jimin, buttando la mia sigaretta, ormai finita, fuori dal finestrino. "non tornerò in quella merda del bloom." risponde yoongi. ridacchio. "cazzo ti ridi, jeongguk?" mi mordo il labbro. "scusa amico, ma è stato esilarante: un vecchio ubriaco tocca il culo del tuo ragazzo e tu, con tutta la calma del mondo, gli spacchi una deliziosa e rara bottiglia di Château Pétrus sulla testa." mi guarda storto dallo specchietto retrovisore. "hai ancora bisogno di imparare le buone maniere, jeon." alzo un sopracciglio. "al tuo ragazzo ho insegnato molto bene come comportarsi, specialmente con la lingua." yoongi preme il freno. "vuoi fartela a piedi?" non si scompone, resta fermo, con lo sguardo sulla strada. "potete smetterla entrambi?" jimin sbuffa. ruoto gli occhi. "non si può neanche scherzare qui." passo una mano nei capelli. i miei ricci ritornano subito sulla fronte e scuoto la testa per mandarli via. "non se devi fare battute del genere sul mio ragazzo, coglione!" alzo le mani in segno
di difesa. "sembrate due bambini." yoongi riparte, imprecando. jimin mette un braccio fuori dal finestrino. "attento, jimin, può darsi che passa una macchina a tutta velocità e te lo stacca." indico il suo braccio e ridacchio, di nuovo. "come sei simpatico, jeongguk, complimenti." mi applaude e scuote la testa. "ancora mi chiedo come mai vi siete trovati nella mia vita." yoongi sbuffa. "per romperti i coglioni, min."

1991 ; yoonminkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora