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1.
Nella mia stanza non posso catturare nuvole
non posso vivere dell'amore condizionato dei miei uomini
perché loro hanno ucciso uno ad uno quei cigni di carta pesta
rubati al giardino zoologico
non posso più respirare
hanno bevuto tutta l'acqua del lago e gli alberi sono morti
ti ricordi le facce dei nostri figli, quell'odore indolenzito che si portavano appresso, non era candore
li ho sepolti in quel lago vicino a casa tua, casa tua e di tua moglie
lei è più bella, vedrà anche lei galleggiare i piedini del frutto del nostro amore,
sono così belli che avrei voglia di mangiarli crudi
2.
Oltre alla nebbia, ai tre gradi sempre sotto zero, quasi sotto terra
mi hai regalato una casa
è costruita con i fegati dei cigni di carta
mi hai detto che saresti venuto a vivere con me, avevi detto che oltre alla nebbia c'era la felicità
la notte uscivo, soffro di insonnia
cercavo prostitute da drogare e torturare
le rendevo bambole vive nella mia casa di fegati
loro mi ascoltavano senza muovere le labbra, alle cinque virgola dodici secondi preparavo il tè per me e le mie amiche, erano celestiali nei loro vestiti da puttane
poi sono arrivati i bambini
i parti sono cose da donne, gli uomini non ne capiscono il dolore
erano tre belle creature bionde, figli del nazismo
nate dal sesso come castigo
mi divertivo a vestirli da ospedale
per risaltarne la pelle pallida
tipica della mia famiglia
la notte non li lasciavo dormire
perché la privazione del sonno porta alla pazzia
quando chiudevano gli occhi
gli bruciavo la pelle
a Thomas, il più grande delle tre matrioske, gli ho inciso gli occhi
erano come i tuoi
le urla barbare provenivano da un luogo sconosciuto
non giocavo con loro
e non gli ho mai insegnato a parlare
muggivano, parlavano fra di loro con gli occhi, tranne Thomas
poi mi hai comprato un cane,
per compensare il primo aborto
il feto l'avremmo cucinato per tua moglie
per tutto il dolore provocato, perdono gli uomini e le loro bestialità
perché ho una stanza per tutto
anche per la tristezza.