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La quarantena è un periodo di tot giorni di isolamento che si impone alle persone per non diffondere una malattia o uno stato pericoloso.

Su questa quarantena c'è la firma del famoso covid-19, chiamato anche Corona virus.

Però non vi voglio parlare anche qui della malattia, del numero di contagi e di persone morte che già se ne sente parlare dappertutto: accendi la tv o il telefono e senti parlare solo di quello com'è giusto che sia, per carità è l'argomento del momento e resterà tale per un altro po' di tempo purtroppo.

Scrivo per "parlare" con qualcuno, visto che sono, o meglio, siamo tutti chiusi dentro la propria casa da due settimane con i nostri genitori e, per chi li ha, con fratelli e sorelle quindi vi do la possibilità di "sentire" una voce diversa.

Noi adolescenti non l'abbiamo presa seriamente fin dall'inizio, come invece avremmo dovuto. A tutti sembra una cosa bruttissima, il fatto che non si può varcare la soglia della porta di casa neanche per prendere una innocua boccata d'aria o per uscire il sabato sera con i propri amici e divertirsi. In questi giorni paragono la porta di casa un po' a quella porta che da bambini ci veniva detto di non aprire, la porta "proibita".

Sì, per carità, non è la situazione che si pensa di affrontare nel corso della propria vita, ma alla fine a pensarci bene ci stanno chiedendo solo di restare a casa, sul divano, con la nostra famiglia e non con degli sconosciuti pescati per strada o sui social. Ci stanno dando la possibilità di salvarci da soli, senza aiuti ed è una cosa bellissima. Ci stanno dicendo che se restiamo a casa aiuteremo il mondo a sconfiggere e a far sparire questo virus. Vi rendete conto? Diventeremo degli eroi stando solamente tra quattro mura e probabilmente saremo nei libri di storia per questo.

Con questa quarantena, ognuno di noi ha la possibilità di coltivare quell'hobby per il quale non si aveva il tempo, passioni (come sto facendo io), sistemare la propria stanza, perché no? magari anche modificandola un po', rendendola ipoteticamente la camera dei nostri sogni; abbiamo la possibilità di "sistemare" un po' la nostra vita, mettere a posto quelle cose in bilico o storte che non fanno piacere alla vista o alla nostra anima. Sì, perché le cose da sistemare non sono solo al di fuori della nostra persona, ma possono trovarsi anche dentro di noi, nel cuore, nella testa...

In questi giorni pensiamo alle persone con cui prima passavamo le nostre giornate, i cosiddetti amici, pensiamo ai momenti passati, quelli che ci fanno piacere ricordare. Aspettate, lo so cosa state pensando che io adesso vi dica "pensate a quando tutto questo sarà finito, quando ritorneremo a vederci, ad abbracciarci". Tranquilli, non sono il tipo che dice frasi fatte perché questa è la nuova frase fatta del 2020. Io vi dico che fate bene a pensarci a questi momenti e quando li avete finiti ricominciate da capo. In questo momento, solo così ci può spuntare quel sorriso spontaneo, quello di quando ridiamo e scherziamo con i nostri amici. Quello è inimitabile.

Vi voglio dire anche di rispolverare le vecchie amicizie, quelle che in passato ci hanno fatto star bene. Rispolveratele. Datemi retta, perché come ho detto all'inizio può far piacere vedere una faccia e sentire una voce diversa da quella dei nostri familiari. Raccontatevi la vita a vicenda perché se sono vecchie amicizie significa che la vostra vita è cambiata.

Abbiamo anche l'opportunità di rafforzare ancor di più quei rapporti che ci piacciono già così come sono perché vi auguro di non perdere mai le persone a cuoi volete un bene dell'anima o quelle che amate; sono le uniche con cui si può vivere una vita bella e poi perderle sarebbe la ferita più grossa e complicata da ricucire che si possa mai avere. Dico avere perché una volta guarita la ferita ti rimarrà la cicatrice; quindi è come se ormai tu possedessi quella ferita, fa parte di te, e quella cicatrice serve proprio a ricordartela in modo tale da non rifar più quell'errore, quello che ti ha fatto perdere quella persona.

Penso di aver scritto abbastanza e vi lascio con il dirvi che nella vita ci possono accadere, come vedete, cose non piacevoli da vivere e so che è difficile scordarsele, però voi pensate solo alle cose belle, a quelle che vi fanno stare bene perché ci serve. Ci serve stare bene.

E vorrei ricordarvi che mentre noi fortunati siamo dentro una casa, ci sono quelli che stanno in un letto di ospedale da soli, con attorno persone sconosciute e non deve essere così tanto bello.

QUARANTENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora