The Stiles Band

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"Ditemi come mai avete un nome di una band così diversa dal solito a quanto so nessuno di voi si chiama Stiles. Quindi come mai il nome appunto della band è the Stiles band?"

"A volte si conoscono persone che ti cambiano molto la vita e danno un significato, uniscono persone creando qualcosa di diverso. Noi abbiamo conosciuto questa persona che però oggi non è qui per vederci almeno noi non la vediamo ma sappiamo che ci ascolta e che sta con noi."

" Da quel che so la band è stata creata all'inizio del liceo e non vi siete divisi nonostante il college anzi vi ritrovate nella base che vi ha dato il successo il sabato e la domenica sera a suonare. Comunque come vi siete conosciuti con Derek il vostro Manager?"

" Questa storia è anche legato al nome della band abbiamo incontrato questa persona che ci ha uniti ed è tra le storie che dovrebbero essere dette ed ascoltate."

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" Siamo all'ultimo anno del liceo e tutti stanno aspettando per il grande ballo. Ovviamente come ogni anno ci sarà la band che ci accompagna da quattro anni  ma quest'anno saranno anche loro dentro alla festa chi lo sa cosa succederà. Ovviamente tutti sono invitati, portatevi una dama e un accompagnatore, anche se siamo agli inizi l'anno score infreta come anche un'orologio. "

Nei corridoi silenziosi si sentivano dei passi veloci come se qualcuno corresse contro il tempo, contro l'ora, contro il proprio destino.

Un ragazzo varco la porta della classe esultando per non essere arrivato in ritardo andando nel solito banco.

Nessuno parlò, volsero solo i loro sguardi annoiati a chi per un secondo aveva invaso il terrore.

La calma continuo come anche quella giornata, un nuovo anno stava per cominciare come anche degli intrecci che di certo nessuno si aspettava.

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Le strade di quella piccola città si facevano sempre più presenti e accese dalle machine e dagli studenti che lasciavano le aule per andare nelle proprie case.

Solo un gruppo di 3 ragazzi stava prendendo una strada diversa mentre pensieri di ansia e preoccupazione cingeva le loro anime tormentate.

"No Scott non posso essere calma. Lo capisci che questa casa discografica è la migliore? E noi non abbiamo un posto dove provare e registrare queste 10 canzoni che vogliono quindi no." "Lydia calmati abbiamo messo un'anuncio e poi sai che se chiediamo in giro qualcuno accetterà di darci un posto con affitto." "Certo Isaac celo danno così. Voi maschi siete incomprensibili. Lo volete capire che dopo la chiusura del bar noi siamo senza un posto? E poi Chris ci faceva provare e incambio noi davamo vivacità al locale" Lydia si fermo di colpo rivolgendo lo sguardo al ragazzo ricioluto. "Scusami Scott."

Chris era il padre della ragazza del chitarrista. Si erano trasferiti in Francia dopo la morte improvvisa di Victoria la madre. Scott ancora ci soffriva ma capiva cosa Lydia volesse dire era la loro occasione per aprire le loro ali e non essere la band di una piccola cittadina ma la voce che la gente desiderava ascoltare.

I ragazzi incontrarono lo sguardo felice di un loro compagno anche se il nome gli sfuggiva ma sapevano che era il figlio dello scherifo. Era uno abbastanza strano capelli rasati e vestiti fin tropo largi e che parlava molto sembrava quasi che la tristezza non potesse sfiorarlo o che fosse apatico a essa.

Non dissero nulla ma lui li saluto comunque per proseguire la sua strada come se non gli importasse la loro risposta.

I ragazzi alzarono la mano ma ormai aveva già girato l'angolo. Una notifica risuono dal cellulare del basista che accedendo il dispositivo vide il motivo di quel suono che gli sembrò il migliore di sempre.

The Stiles Band SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora