Fissi a vuoto la parete davanti a te: un muro grigio riempito fino a scoppiare di fotografie. C'è ogni membro che sorride, sciogliendo chiunque lo guardi, facendo nascere un desiderio in ogni ARMY.
Ovviamente li vuoi incontrare, e un'ARMY italiana darebbe un braccio e una gamba per potere stare dove stai tu, a Seoul, con i suoi rumori, le sue macchine e la sua aria irrespirabile. Effettivamente da fuori puoi sembrare la persona più fortunata della terra, ma come Donald Duck sei perseguitata dalla cattiva sorte: i biglietti per il concerto di Seoul sono finiti, irrimediabilmente finiti!
Quando avevi sentito al telegiornale l'annuncio: "I Bangtan Sonyeondan confermano la prima e unica tappa a Seoul" eri caduta dalla sedia dalla felicità, eri corsa in camera a controllare i risparmi, decidendo di comprare il giorno dopo un biglietto. E invece ... ti sei ritrovata a bocca asciutta.
Piangi.
Non ti vergogni nemmeno: non sai cosa fare! Magari trasferirsi in America, dove di concerti ne fanno decisamente di più, o andare a Berlino per le vacanze.
"(T/N)?" tuo fratello entra in camera. Imbarazzata ti sfreghi la manica del pigiama sulla faccia cercando di non far vedere le lacrime.
"Cosa vuoi?"
"Mamma dice che dovresti uscire un po' stasera: magari trovi qualcosa di divertente da fare che ti faccia scordare il concerto ...Ops! Scusami, non volevo!"
Lo guardi con occhi di fuoco, mentre lui ti ricorda quella faccenda, che era stata temporaneamente accantonata.
"S-Se lo dice lei ...Mi tocca farlo, no? Esci, che mi preparo!"
Lui esce e tu vai in bagno a darti una sciaquata al viso. Ti sistemi il trucco, giusto per non apparire simile a Frankenstein. Quando apri l'armadio ti ritrovi davanti file interminabili di vestiti. Opti per un maglione giallo un po' sformato, che però è morbido e caldo, degli skinny neri, e i tuoi soliti scarponcini. Dai un'ulltima spazzolata ai capelli, prendi la borsa (controllando che ci sia dentro il portafoglio), saluti la famiglia indossando il cappotto ed esci nella fredda notte di Seoul. Ti rendi conto che ti sei dimenticata la tua amata cuffia arancione sulla consolle dell'ingresso, ma decidi di non tornare indietro a prenderla.
La serata è fresca, buia e priva di vento. In giro ci sono molti adulti, pochi giovani e per lo più maschi.
"Ci credo! Saranno tutti al concerto!"
Ti viene da piangere ma decidi di non rovinarti il trucco e vai per la tua strada, evitando i ragazzi ubriachi. Svolti in un vicoletto ed eccoti lì, in una strada tranquilla, per turisti, dove c'è il tuo ristorante preferito. Lo si nota poco perchè è un localino appartato, nascosto da grandi ristoranti internazionali, poco visitato perchè è vicino a un famosissimo ristorante italiano. Entri veloce dentro il locale. Non vedi nessuno. Saluti la cassiera, che è una tua compagna di università.
"Ciao Eun-Kyung ..."
"Ciao (T/N)!"
"Come mai sei qui? Credevo che tutte le ragazze della città fossero andate al concerto!"
"No, sai che preferisco le Twice...Comuque scegli veloce un tavolo e ordina qualcosa da mangiare che fra poco il locale si riempirà come un uovo e dovrai aspettare come minimo due ore per mangiare!"
Scegli un tavolo in un angolino in fondo al ristorante, vicino alla porta che dà su un minuscolo cortiletto pieno di margherite.
"Mi porteresti...Un frappè al cioccolato?"
"...con panna, tanto zucchero, guarnito di Nutella?"
Annuisci. Dopo qualche minuto ti porta l'ordine, e tu cominci a giocherellare con la cannuccia.