*nella realtà*
Eva pov's
appena vidi quel commento,quello della Covitti ci misi un po'a realizzare ciò che avevo letto,subito dopo scoppiai in un pianto isterico non riuscivo a smettere...ricevetti le chiamate da tutti..da Ele,da Silvia,da Martino addirittura da Gio,mi arrivò anche la chiamata di Federico e di quelli di Villa; perciò decisi di rispondere solo ad Edoardo
Edo:'oi eva'
Eva:'edoardo cosa c'è'
Edo:'hai lasciato Federico?'
Eva:'si...ho il cuore spezzato ma la cosa che mi dà più fastidio è che io sapevo in che guaio mi stavo cacciando..lo sapevo eccome ma ho dato ascolto al mio cuore,ora però ho deciso di usare la parte razionale..che si stia con la covitti invece che con me'
Edo:'eva...hai fatto bene'
Eva:'vabene ciao edo'Chiusi quella chiamata e ripensando alle parole che dissi mi si spezzò ancora di più il cuore,faceva male,male da morire ma dovevo andare avanti.
uscì dalla mia casa e andai a fare un giro,mia madre mi diede dei soldi e decisi di entrare in alcuni negozi per sfogarmi,avrei potuto chiedere alle mie amiche ma decisi che non era il caso e decisi che io davanti a loro non dovevo soffrire,avrebbe fatto triplamente male ma era la cosa giusta da fare,alla fine tornai a casa e sfinita mi addormentai.mi alzai il giorno dopo e mi preparai per andare a scuola,mi misi una maglietta bianca e di sopra una maglietta a bretelle in pizzo,poi un paio di jeans neri e i miei anfibi...arrivai al cortile della scuola e vidi gli occhi di Federico puntati sui miei ero sul punto di scoppiare in un pianto ma lo guardai...con aria schifata e andai dalle mie amiche,cominciarono a fare mille domande e le uniche parole che dissi furono 'si l'ho lasciato perché non provavo più le stesse cose di prima' e invece il mio cuore si lacerava sempre di più,cominciarono a parlare di fatti loro e io facevo tutto meno che quello di ascoltarle.
vidi venire verso di noi Edoardo incanti con i suoi amici e Federico,quasi dimenticavo che Edo ed ele erano felicemente fidanzati. con uno sguardo feci capire a incanti di non accennare nulla sulla storia mia e di federico poiché non avevo detto niente alle matte,appena arrivarono mi alzai e dissi di dover ripetere perché avevo interrogazione della Rovelli anche se nemmeno ce l'avevo oggi quella donna maledetta.ben presto passarono le sei ore e all'uscita della scuola vidi ciò che non avrei mai voluto vedere..