Sirius Black, l'assassino innocente

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Harry si fermò sopra Black, la bacchetta ancora contro il suo petto, e lo guardò. Un livido scuro gli si stava allargando sotto l'occhio sinistro e perdeva sangue dal naso.

《Hai ucciso i miei genitori》 disse Harry con voce appena tremante, ma la mano che reggeva la bacchetta rimase immobile.

Black lo guardo di sotto in su con i suoi occhi infossati.

《Non lo nego》 disse molto piano.

-Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, capitolo 17

***

《Hai ucciso i miei genitori》 disse il ragazzo. Sirius lo guardò: era così simile a James... ma i suoi occhi... erano identici a quelli di Lily...

Poi si soffermò su quello che gli aveva detto. L'aveva accusato di avere ucciso i propri genitori... i suoi due migliori amici... per Harry, il suo padrino era il peggiore degli assassini.

E la cosa che più faceva male a Sirius era che aveva ragione.

***

Vide, con orrore, quello che era successo. Quello che Peter aveva fatto succedere, quello che sarebbe stato attribuito a lui, Sirius Black, il migliore amico dei Potter!

Un cratere enorme al centro della strada, così profondo che aveva distrutto le fognature. Corpi di Babbani ovunque. Gente che urlava. Sangue... qualche pezzetto di stoffa... e poi lo vide.

Un dito. Un dito grassoccio, tozzo. Probabilmente il pezzo più grande rimasto della persona a cui era appartenuto.

Capì subito quello che Peter doveva aver fatto. Lui aveva fatto saltare in aria la strada, lui aveva ucciso tutti quei babbani, lui si era tagliato il dito ed era fuggito con gli altri topi...

E sempre lui aveva consegnato James e Lily a Voldemort.

Tutto il peso di quello che era appena successo gli piombò addosso, più di quanto non l'avesse già fatto la notte prima.

La casa distrutta... Lily e James morti...

James. Il suo migliore amico. Suo fratello. Morto.

Lily. La sua migliore amica. Quasi una sorella. Morta anche lei.

Di tutte le risate, i pianti, di tutti i momenti passati insieme... di tutte le volte in cui James era diventato Ramoso, di tutte le volte in cui Lily aveva fatto un giro con lui sulla motocicletta volante, non restavano che due corpi addormentati, ignari che tutto il mondo stava festeggiando la caduta di Tu-Sai-Chi e ignari che, nonostante ciò, il loro migliore amico fosse disperato.

Harry era sopravvissuto, era vivo... ma cosa cambiava, dopotutto? Sarebbe andato a vivere con i Babbani, forse non l'avrebbe visto mai più e avrebbe saputo che era orfano a causa sua.

Forse ci si aspetterebbe che realizzandosi di tutto ciò una persona si metta a piangere, ma Sirius Black non pianse.

Lui rise.

Rise, perché aveva perso tutto. Rise, perché per il mondo adesso sarebbe stato un assassino. Rise, perché il vero assassino era colui che si credeva fosse l'assassinato. Rise, perché era l'unica valvola di sfogo possibile in quel momento.

Rise, perché non avrebbe riso mai più.

*

Continuava a ridere, di una risata pazza, isterica, quando gli Auror lo portarono via. Sentì solo dei frammenti delle loro frasi... ergastolo... Azkaban... meglio circondarlo di Dissennatori...

Sirius Black, l'assassino innocenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora