Naruto si trovava quindi a vagare nel cortile esterno della scuola durante la ricreazione alla ricerca di quel teme, il fatto di dover essere il primo a scusarsi gli rodeva profondamente, sapeva di aver usato parole pesanti ma di sicuro non era stato lui a iniziare, però era comunque dispiaciuto per la reazione dell'altro.
Però scusarsi significava fare un passo indietro rispetto a quel teme.
...Ma non era forse lui a voler riallacciare i rapporti con Sasuke?
... sì ma il principe tenebroso ieri aveva troncato definitivamente ogni possibilità di riavvicinamento con la sua uscita.
... però lui non era un vigliacco che si tira indietro, aveva rimandato troppo a lungo.
...forse fin troppo a lungo...
"E poi perché cazzo dovrei scusarmi io per primo? È sempre lui a iniziare!".
Stava girando i tacchi per andare in classe, convinto che il suo tempo sarebbe stato meglio impiegato a prepararsi all'interrogazione di letteratura tedesca, di cui ovviamente non sapeva niente, quando nel corridoio del plesso intravide una chioma rossa che gli veniva incontro.
- Beh? –
Naruto si era totalmente dimenticato di dover fare i conti con Gaara, e la certezza che non poteva ignorare la situazione divenne limpida di fronte ai suoi occhi, ma cercò comunque di temporeggiare, non aveva voglia di un nuovo cazziatone, gli sarebbe bastato quello della prof Kurenai l'ora dopo.
- Cosa? – si affrettò quindi a rispondere sfoderando la sua migliore faccia da schiaffi.
Gaara indurì lo sguardo captando che l'amico stava facendo lo gnorri
- Sai di che parlo, che ti ha detto Uchiha?
Era stato stupido a fare il finto tonto, ovviamente l'altro l'avrebbe smascherato subito.
- Ehm...
- Non gli hai parlato?
- No... cioè.... Volevo farlo, ma...
Gaara aveva lo sguardo fisso e lo osservava con quegli occhi acqua marini senza abbassare mai le palpebre, riuscendo nonostante la sua corporatura minuta a sopraffare l'altro.
- Ti avevo detto che senza di lui non si riesce ad andare avanti, quindi siccome non lo conosco ho chiesto a te di fare la persona matura, che evidentemente non sei, e andarci a parlare.
- Senti lo sai che è successo tra noi, come puoi pretendere che andiamo d'accordo?
- Ma infatti non ti chiedo di diventare amici, ma di non scannarvi ogni volta che uno dei due apre la bocca.
- Ma...
- Naruto. Vai a parlargli. ORA.
I si fissarono per qualche istante con intensità, finchè Naruto non distolse lo sguardo.
- Ok, ma solo perché inserire un nuovo bassista sarebbe troppo dispendioso.
Gaara non aggiunse altro, sperava che i due non si limitassero a convivere civilmente, ma che invece ricominciassero ad avviciarsi. Sapeva quanto l'amico lo desiderasse nel profondo: ogni volta che l'Uchiha veniva menzionato il biondo simulava disprezzo, ma lui conoscendolo veramente riusciva a leggergli negli occhi una profonda nostalgia. Perché sì, Naruto era sempre sorrisi e battute, ma se lo si imparava a leggere si poteva scorgere nel blu delle sue iridi tristezza e bisogno di riempire vuoti incolmabili.
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per uno stupido concerto
Fanfictionshikamaru si trovava impelagato nell'organizzazione del concerto della festa di fine anno, è proprio per suonare a questo che sasuke e naruto si incontrano, riallacciando un'amicizia infranta per delle incomprensioni, il loro rapporto andrà oltre a...