Mi manchi. Mi manchi da togliere il respiro. Le lacrime giocano a rincorrersi sul mio viso da settimane ormai. Non accennano a smettere. Vento e pioggia là fuori e anche qua dentro. Se per un attimo riesco a calmarmi, mi basta semplicemente pensarti o guardare una nostra foto per ricominciare. Qualche giorno fa mi sono sentita morire. Un vuoto enorme nel petto, come se mi avessero aperto il torace per togliere l'unico organo che non si può controllare e che, per questo, è l'unico che mi sia mai piaciuto davvero: il cuore. Mi stavo lavando i denti e, guardandomi allo specchio, ti ho pensato. Mi ha colpito all'improvviso il pensiero fortissimo di non vederti più. Ho perso un battito. Le gambe hanno tremato. E sì, forse potrei morire di crepacuore. Probabilmente prima del tuo ritorno sarò già consumata. I giorni qua sembrano anni. Ogni mattina spero di sentire di meno la tua mancanza. Accendo il telefono e spero di non vedere una tua notifica perché inizierei a pensare a te. Trascorro la giornata normalmente, senza pensare che là fuori è in corso una pandemia globale e che tu sei lontano. In un'altra città, in un'altra casa, su un altro letto. Eppure è proprio così, il mondo sta cadendo a pezzi e tu non ci sei. Cerco di non pensarci almeno fino alle 10 quando, probabilmente, mi scriverai che ti sei appena svegliato e che anche oggi, come me, non hai voglia di fare niente. La verità è che vorrei poterti pensare senza rischiare il collasso. Perché di te mi manca tutto. Mi mancano i tuoi baci, le tue carezze, il tuo sorriso birichino. Mi mancano i tuoi abbracci. Mi mancano le serate a guardare film e mangiare dolci. Mi manca la tua risata che riecheggia per la casa. Mi mancano gli scherzi e gli agguati dietro la porta. Mi mancano le tue mani intrecciate alle mie. Che poi ho sempre odiato le mie mani. Troppo piccole e tozze, non belle e affusolate... le ho sempre odiate, eppure, quando si fondono con le tue, sono la cosa più bella del mondo. Mi manca farti i dispetti e mi manca accarezzarti mentre ti addormenti. Mi manca stare con la testa appoggiata sul tuo petto e mi mancano i tuoi vani tentativi di farmi capire qualcosa di scienze e matematica. Mi manca camminare per la strada mano nella mano. Mi mancano le nostre colazioni al bar. Mi manca sentire il tuo odore anche sui miei vestiti e mi manca scompigliarti i capelli quando cerchi di sistemarli. Mi manca passeggiare di notte, quando per strada non c'è nessuno e mi manca giocare a soffocarti con il cuscino e fare gli scemi. Mi manca addormentarmi tra le tue braccia e mi manca guardarti negli occhi con complicità. Mi manca ridere nella nebbia e capire quello che vuoi dire leggendoti nel pensiero. Mi manca tutto di te. Mi manchi tu. E anche tanto. E riguardo le nostre foto, ricordo ogni istante della nostra storia, ma non è la stessa cosa che averti qui. Piango spesso, ma rido anche a volte. Rido quando penso alle tue battute, alle figuracce, ai fraintendimenti e ai litigi. Sorrido quando penso che ci rivedremo un giorno. E sorrido perché sarà stupendo, ancora più bello di tutto quello che già c'è stato. Ma poi torno triste perché non so quando arriverà quel giorno. Non so quando salirai su quel pullman per tornare da me. Ma se c'è una cosa che so è che ti verrò a prendere e non ti lascerò più andare per altrettanti mesi di quelli che abbiamo perso. Ti darò tutti i baci che sto accumulando sulle mie labbra. Ti stringerò in tutti quegli abbracci che mi fanno mancare il respiro e ora rimangono soffocati tra le mie braccia. Ti guarderò negli occhi per tutte quelle volte che ho dovuto fissare una webcam. Ti prenderò la mano per portarti in tutti quei posti dove non siamo ancora stati. E saremo di nuovo insieme, di nuovo felici. E andremo a conquistare il mondo con il nostro amore e la nostra spensieratezza. E non vedo l'ora che arrivi questo giorno che non so quand'è, ma so com'è che andrà a finire. E nel frattempo mi manchi da morire, ma resisto e vado avanti. E nel frattempo mi manchi da morire, ma ti penso e vado avanti.
