Sospiro pesantemente e mi blocco davanti al visto sconvolto della mia amica.
-Fammi capire bene- si schiarisce la voce e continua -Hai acquistato questa gigante casa nel centro di Boston e ti lamenti che la devi condividere con qualcuno?-
Annuisco e addento un pezzo di pizza al salamino piccante -Si, non mi piace condividere-
Natalie scuote la testa e si porta una mano sulla fronte.
Entrambe ci concentriamo sul televisore e dopo un po' la mia amica ritorna a parlare.
-Quando arriva?- mi chiede.
-Ma chi?- mi passo una mano tra i capelli biondi e afferro un altro pezzo di pizza.
È la terza che sto mangiando in una settimana, qualche chilo devo aver messo su.
Sono ingrassata
-Ma come chi?!- alzo le spalle -Il tuo coinquilino, Lizzie-
-Ah- inizio -Boh non so-
Zoe si lascia sfuggire una risata e scuote la testa, divertita -Tu stai male- sussurra.
-Torto non hai-
*
Ho insistito tanto, ma Zoe non ha accetto perché domani aveva un importante esame da sostenere.
-Va bene- sbuffo mentre la accompagno alla porta.
Dopo averla salutata mi sdraio sul largo divano e fisso il televisore.
Purtroppo non c'è nulla di così interessante, quindi afferro il mio portatile e inizio la mia lunga maratona di Netflix.
Maratona che sicuramente si concluderà all'alba conoscendomi.
Inizio a guardare una puntata dopo l'altra e appena sento le palpebre pesanti mi addormento sul divano di casa.
Peccato che il mio sonno dura poche ore prima che dei rumori mi sveglino.
Mi tiro a sedere e lancio un'occhiata al display luminoso del computer che mi segna le 3 di mattina.
Gesù non ho finito l'episodio
Sto per alzarmi ed andare in camera, ma un altro rumore mi blocca sul posto.
Mi volto verso la porta dell'ingresso e il mio cuore aumenta di battiti quando qualcosa sembra venir inserito nella toppa.
Ladri
Mi alzo e velocemente prendo una lampada del salotto, quindi mi posiziono accanto alla porta pronta a colpire il delinquente che entrerà tra poco.
La porta si apre e dopo aver tratto un grosso respiro chiudo gli occhi e sbilancio il corpo, abbassando la lampada e cercando di colpire con forza.
Sempre con gli occhi chiusi, però, mi rendo conto che la persona in questione blocca i miei movimenti.
-Ma si può sapere che cazzo fai?- una voce maschile e profonda mi fa aprire di scatto gli occhi.
Davanti a me c'è un ragazzo con in mano la mia lampada e nell'altra una valigia nera.
Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi neri che mi scrutano, aspettando probabilmente una risposta.
Mi soffermo un attimo sul suo volto e alzo di più il capo per riuscire a inquadrarlo meglio, data la sua altezza.
Gli occhi neri sono contornati da delle sopracciglia definite, accompagnate da un naso dritto e una mascella squadrata.
-Come fai ad avere le chiavi di casa mia?- peccato la mia domanda è rivolta più a me stessa che a lui.
Il ragazzo sbuffa e scuote la testa -Sono il tuo coinquilino e le chiavi me le avevi mandate tu per posta- ringhia
Ah
Il moro chiude la porta alle sue spalle e si volta verso di me per fulminarmi con lo sguardo.
Osserva il mio viso e dopo essersi inumidito le labbra carnose inizia a parlare.
-Fammi il piacere di mostrarmi la mia camera- sbotta.
Aggrotto le sopracciglia e punto i miei occhi scuri nei suoi -Ti pare l'orario di entrare nella tua nuova casa?- ignoro completamente la sua richiesta di poco fa.
-Si- sbuffa -E adesso dimmi dove cazzo si trova la mia stanza- ringhia.
Si è incazzato
Non che prima fosse la tranquillità fatta a persona, però era molto più calmo
O almeno ci provava
Ora sembra sul punto di afferrare il mio corpo e buttarlo sotto terra
-Devi andare in fondo al corridoio e la stanza sulla tua destra è tua- borbotto.
Il ragazzo mi fulmina di nuovo con lo sguardo e senza dire niente si avvia verso la sua nuova stanza.
Non poteva andare peggio di così. Ho cercato di aggredire il mio nuovo coinquilino
Afferro il portatile e velocemente raggiungo la mia stanza, nella quale riesco a prendere sonno facilmente.
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Stesso tetto
RomanceObbligata a condividere il suo appartamento con uno sconosciuto Lizzie Jonhson dovrà fare i conti con il suo nuovo coinquilino. Peccato che lui non sia così aperto e disponibile, e la convivenza potrebbe rivelarsi un serio problema.