Questa mattina mi sono svegliata di buon umore stranamente.
Mi alzo dal letto e dopo essermi lavata faccia e denti mi dirigo in cucina, nella quale prendo le mie ciambelle piene di glassa.
Preparo anche la mia bevanda e prima che inizi a fare lezione un piccolo pensiero invade la mia mente.
Il mio coinquilino
Fisso la porta della sua stanza e penso seriamente di andare a scusarmi.
Ci ho riflettuto poco fa ed effettivamente il ragazzo non ha nessuna colpa.
Mentre io ho cercato di aggredirlo con una lampada.
Anzi, un po' di colpa ce l'ha perché non mi sembra il caso di entrare in una casa nuova alla 3 di mattina.
Ci mancava solo il passa montagna da ladro o il coltello da assassino ed eravamo apposto.
Però potrebbe aver anche avuto dei problemi con i trasporti, quindi decido comunque di andare a scusarmi e presentarmi.
Appena mi ritrovo davanti alla sua porta mi limito a pussare e aspetto che qualcuno apra.
Da quando mi sono alzata non ho sentito rumori nella casa, quindi probabilmente sta ancora dormendo.
Sta dormendo...
Spalanco gli occhi e mi allontano velocemente dalla porta.
Questo è già un pazzo, mi ricordo come mi fissava male, pensa se adesso lo sveglio pure.
Spero con tutto il mio cuore che la porta non si apra e per fortuna ciò non accade.
Ritorno in cucina e dopo aver finito di fare colazione corro in camera a prepararmi.
*
Sto camminando per i lunghi corridoi luminosi della mia università.
Tra poco ho lezione e non ho nessuna voglia di prendere appunti e ascoltare.
Continuo a camminare mentre afferro il mio cellulare per controllare l'ora.
E senza rendermene conto sbatto violentemente contro qualcuno.
Alzo la testa e incrocio lo sguardo della mia amica Kennedy.
-Ciao Lizzie!- esclama felice.
-Ciao. Come stai?-
-Bene. Anche tu tra poco a lezione?- iniziamo a incamminarci entrambe.
-Si purtroppo- sbuffo.
Entrambe entriamo nell'aula e veniamo subito accolte da Zoe.
-Eccovi. Andiamo a sederci?-
Annuisco e tutte quante ci accomodiamo mentre la lezione inizia.
Il professore anziano inizia a parlare di non so che cosa e io faccio finta di seguire.
Boh
-Allora com'è?- mi chiede dal nulla Zoe.
-Cosa?-
La mora scoppia a ridere -Il tuo coinquilino-
-Ah- ridacchio.
Insopportabile
Ecco com'è
-Quindi?- insiste.
Scrollo le spalle -Ci ho parlato poco, ma mi sembra okay- mento.
In realtà mi sembra un pazzo
Però vabbè
Questa mattina non l'ho proprio sentito o visto e quando sono uscita di casa regnava ancora il silenzio.
Non so nemmeno se studia o lavora, anche se non sembra avere meno di venticinque anni.
-Bene. Comunque dopo ti dobbiamo far conoscere il nuovo amico di Anthony- annuisco distrattamente e provo a concentrarmi sulla lezione.
-È proprio un figo della madonna- continua, facendomi ridacchiare e scuotere la testa.
Che scema
*
-È un po' silenzioso e riservato, però non mi sembra antipatico- inizia Kennedy.
Lei e Zoe hanno già conosciuto il "nuovo" arrivato, nonché l'amico di Anthony.
Quest'ultimo ha tanto insistito per presentarmelo e ho deciso di accettare.
Ci siamo dati appuntamento in questo bar, anche per passare un po' di tempo insieme, ma mentre io e le ragazze siamo già qui di loro non c'è nessuna traccia.
Però su, muovetevi eh
-Perché non arrivano?- sbuffa Zoe.
La mia amica ha passato tutto il tempo di tragitto a parlare di questo ragazzo.
Io e Kennedy ci siamo limitate a far finta di ascoltarla.
-Vabbè- sbuffo -Ordiniamo?-
Kennedy annuisce e Zoe schiude le labbra per dire qualcosa, ma Anthony fa l'ingresso nel locale con il suo amico.
-Ciao ragazze- ci saluta e mentre sposto lo sguardo per osservare prima lui e poi il suo amico, il mio respiro si blocca per vari secondi.
Deglutisco rumorosamente e osservo il viso dell'amico di Anthony, nonché quello del mio nuovo coinquilino.
***
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e della storia in generale.
Purtroppo questo colpo di scena influenzerà molto la vita con il coinquilino.
Grazie per aver letto! <3
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Stesso tetto
RomanceObbligata a condividere il suo appartamento con uno sconosciuto Lizzie Jonhson dovrà fare i conti con il suo nuovo coinquilino. Peccato che lui non sia così aperto e disponibile, e la convivenza potrebbe rivelarsi un serio problema.