TACCUINO IRRIVERENTE

Giorno 1

E' il primo giorno che trovo il coraggio di scrivere, appuntare e registrare i fatti che sono accaduti dopo quel 26 marzo. Mi chiamo Tommaso Massara e sono stato vittima di un grave incidente stradale. Durante un temporale di enormi dimensioni, (chi vive nella mia zona lo ricorderà per le forti ondate e le mareggiate avvenute quella notte), ho perso il controllo della mia auto e mi sono andato a schiantare contro un jersey di cemento. Ho perso conoscenza e mi sono ritrovato nell'ospedale della mia città. Da quel momento la mia vita è cambiata.

Non serve a voi conoscere altro se non ciò che è veramente importante:l'incidente mi ha consegnato un dono particolare.

Leggo, se così si può dire, negli occhi della gente. Mi basta guardare pochi secondi nello sguardo di una persona perchè possa leggere tutto ciò che di più nascosto, indecente, scabroso e proibito essa abbia fatto.

A voi che leggete ora, questa cosa potrà apparire una fortuna. Credetimi, così non è. Ho passato momenti di buio totale, sin dal primo istante. Riuscite ad immaginare di vedervi passare davanti agli occhi tutto ciò che nasconde la gente? Ma soprattutto, riuscite a immaginare di vedere anche queste cose nella gente che amate? Madre, padre, sorella, amici. Insomma, un delirio.

Ho dovuto lavorare tanto su questa mia nuova dimensione. Le due principali problematiche che ne derivavano inizialmente erano la costante e poco nascondibile eccitazione corporea e l'imbarazzo nel non sapere affrontare un discorso con la lucidità di sempre.

Ogni persona davanti a me, mi raccontava suo malgrado, tutto ciò che non avrebbe mai raccontato a nessuno. Relazioni extraconiugali, scappatelle veloci, menage a trois e chi più ne ha più ne metta.

Il primo forte impatto lo ebbi immediatamente dopo essermi ripreso del tutto. L'infermiera a me dedicata, mi venne a consegnare le pillole e a sistemare la flebo. Non appena i nostri sguardi si incrociarono fui travolto da una serie di immagini fortissime. Chiusi gli occhi, certo fosse una mia allucinazione. Ma appena li riaprii, un'altra forte ondata di fotogrammi scoppiò nella mia testa.

Non era possibile. Quella gracile biondina, sorridente e preurosa, era una affamata donna a letto. Una strepitosa femmina che sa come e cosa fare per far morire un uomo durante un atto sessuale. Ma non potevo immaginare fosse vero. Diedi a quella situazione una spiegazione razionale:mi mancava fare sesso.

Cercai però di trovare conforto nel riposo, coì chiusi gli occhi e mi misi a dormire. Non potevo immaginare che al mio risveglio, ciò che avevo pensato frutto della mia fervida immaginazione, potesse rivelarsi ben altro.

Ero stato svegliato dalla voce di un uomo che pregava. "ave maria, piena di grazia, il signore è con te...". Il cappellano dell'ospedale stava pregando nella mia stanza. Fu lui a farmi capire che non era la mia immaginazione, ma c'era altro.

Nell'istante esatto in cui ci guardammo, l'immagine che la mia mente vide mi fece tremare.

Il cappellano era seduto nella sagrestia, su una poltroncina porpora, con la tunica alzata sopra le ginocchia, i pantaloni sbottonati e stava ricevendo un sostanzioso rapporto orale da una giovane ragazza.

Chiusi gli occhi. Tremavo. Non poteva essere possibile. No. Un uomo di fede non poteva essere capace di una cosa simile. Riaprii gli occhi e la scena che vidi fu ancora peggiore:la ragazza era poggiata all'inginocchiatoio col culo sospinto verso l'alto e aveva dietro di se il cappellano intento a masturbarsi mentre la osserva.

Richiusi gli occhi e dissi una sola frase: "la prego, padre, esca...vorrei rimaner solo".

Sono certo che voi che state leggendo non possiate crdere sia vero, ma vi assicuro che continuando a leggere queste carte, questo strano taccuino, avrete la certezza che non sono un mendace uomo ma solo uno sfortunato testimone di fatti che non averi dovuto vedere.

Vi prego di portare pazienza, scrivo queste pagine dopo anni e non so nemmeno io perchè. Verrete a conoscenza di ciò che ho fatto proseguendo questa lettura. Per ora, vi lascio. Domani sarà un'altra storia.