POV'S CANDY
"Candy!"
La voce di Benji mi fa trasalire.
"Vattene!" ordino all'uomo che ho davanti a me.
Lui mi guarda storto.
"Veloce!" sbraito.
Il mio ragazzo arriva vicino a me proprio due secondi prima che quell'idiota se ne sia andato.
Infilo velocemente la busta coi soldi nella mia giacca.
"Chi era quello?" mi domanda Benji
"Un ragazzo del quinto anno che cercava Michael"
"Ah il tizio della discoteca" afferma lui
"Si"
Spero si sia bevuto la mia bugia.
"Cosa ci facevi qui da sola?" mi chiede preoccupato.
In effetti normalmente non esco mai nel giardino dall'istituto.
"Ti stavo cercando" mento io.
Lui mi prende per mano e insieme ci avviamo all'interno della scuola.
"Perchè urlano quei due?" esclamo indicando Cameron e Christy.
Ci avviciniamo a loro.
"Ti ho detto che ci andrò e che non mi importa il tuo pensiero al riguardo!"
"Perchè ti comporti così? Sai che mi da fastidio!"
"Ragazzi tutto bene?" domando io stupidamente.
Christy fa un respiro profondo e Cam chiude con forza l'anta dell'armadietto generando un rumore fastidioso e dopodiché se ne va.
"Cosa è successo Christy?" le dico accarezzandole il braccio
"Niente di grave, solo un po' di gelosia. Andiamo a lezione?" mi risponde lei.
Capisco che non ne vuole parlare e, dopo aver scambiato uno sguardo di preoccupazione con Benji, saliamo le scale che ci portano al primo piano.
"Gemma?" chiede Christy
"Non so. Non l'ho vista oggi" dice Ben
"Friends eccovi qui" ci saluta Federico.
Entriamo tutti nell'aula.
Mando un messaggio a Gemma per sapere se viene a scuola e poi mi siedo in terza fila con Benji.
Vedo che Christy si è accertata di essere abbastanza lontana da Cameron. È seduta dalla parte opposta della stanza da sola, mentre Cam è con Fede.
"Ei Gemma! Finalmente sei arrivata" esclamo io salutandola
"Ciao, scusate ma ero in ritardo" si giustifica.
Poi vede Christy sola e si siede accanto a lei.
"Il tuo nuovo ragazzo non è passato a prenderti?" domanda Federico alla sua ex
"Smettila" lo fulmina lei con lo sguardo.
Tutta la classe li sta osservando.
Non vorrei essere nei panni di Gemma in questo momento.
"Sei tornata a prendere il pullman?" continua il biondino
"Fatti gli affari tuoi!" risponde lei alzando il tono di voce.
Non so cosa ci sia nell'aria oggi, ma la giornata non promette bene.
Grazie al cielo il professore ci salva da questa brutta situazione facendo il suo ingresso nell'aula.
Fortunatamente la lezione finisce velocemente e il tempo sembra volare. Non c'è niente da fare: adoro il prof di storia!
"Candy!"
Gemma mi chiama dal fondo del corridoio e io la raggiungo.
"Oggi pomeriggio sei libera? Io e Christy pensavamo di passare un po' di tempo insieme"
"Certo, mi piacerebbe molto"
"Facciamo alle tre da me?" propone Gemma
"Perfetto!"
Adoro queste due ragazze. Mi hanno accolta a braccia aperte senza nemmeno conoscermi e sono contenta che vogliano migliorare il nostro rapporto.
Dopo scuola Benji mi offre un passaggio per tornare a casa. Anche se è una giornata bellissima e avrei voluto fare due passi a piedi, preferisco di gran lunga passare il tempo con Benji che da sola.
"Prego principessa" dice lui quando siamo davanti a casa.
Gli stampo un bacio sulle sue labbra sottili e sento il suo piercing freddo sulle mie.
"Aspetta" mi dice lui quando sto per scendere dalla macchina.
Lo guardo e poi continua:"Stavo pensando...Ormai stiamo insieme da molti mesi e vorrei conoscere i tuoi genitori, se a te va bene. E immagino che tu voglia conoscere i miei"
Gli sorriso nervosamente e mi porto una mano verso l'orecchio girandomi l'orecchino, come faccio sempre quando sono agitata.
"Se non ti va, tranquilla" mi dice lui prendendomi la mano.
Quando pronuncia quella frase i suoi occhi si velano di tristezza e mi sento troppo in colpa a dirgli di no.
"Certo che mi va!" esclamo io cercando di mostrami entusiasta.
Lui fa un sorriso enorme e poi mi ringrazia.
"Ne parlo con mia mamma e poi ti faccio sapere" gli rispondo scendendo dalla macchina.
Lo saluto e poi chiudo la portiera.
"Mamma sono a casa!" grido appena apro la porta
"Ciao, hai i soldi?"
La figura di mia madre mi appare improvvisamente davanti.
La squadro dall'alto al basso.
"Si" dico prendendo la busta dal giubbotto e passandogliela.
Lei conta tutti i contanti.
"Li ho già controllati io e sono giusti. Nè un centesimo in meno nè uno in più. Lo conosci, è un ragazzo preciso"
"Fidarsi è bene..."
"...Non fidarsi è meglio. Me l'avrai ripetuto almeno un milione di volte" le dico sbuffando.
Appena finisco di parlare, mia mamma apre il mobile della sala e cerca la chiave per la cassaforte. Dopo che ha messo al sicuro il bottino, le dico di sedersi al tavolo.
"Cosa c'è tesoro? Sembri preoccupata"
"Benji ha detto che vorrebbe incontrarti. In realtà non sa che papà è morto, quindi è convinto di dover incontrare entrambi"
"E come mai non gliel'hai mai detto?" mi chiede lei stupita
"La sua famiglia è molto credente e sai che papà è stato ucciso per via del vostro lavoro e non volevo e non voglio tutt'ora che questa storia salti fuori"
"Tranquilla. Durante la cena non scopriranno niente. Siamo sempre state brave a mentire su questo argomento. E poi chi mai sospetterebbe di te? Con quel visino da innocente e la tua ingenuità. Digli che è morto perchè soffriva di una grave malattia e che non gliel'hai mai confessato perchè la cosa ti fa male"
"Va bene. Organizzeremo per la prossima settimana" le dico senza riuscire a nascondere la mia insicurezza
"Tesoro ce la faremo. Ok? Ti avevo promesso che il mio lavoro non avrebbe più intralciato la tua vita e sarà così"
Le sorrido e poi vado in cucina a mangiare.
"Ah e mamma niente vestiti scollati" grido.
Già immagino la sua faccia sconvolta.
"Anche la maglietta che hai indosso ora non va bene" esclamo alludendo a quella camicetta fucsia che lei adora tanto.
Non ricevo alcuna risposta, ma mi assicurerò che per la cena si copra abbastanza.
Alle tre meno venti esco di casa e raggiungo quella di Gemma. Quando citofono mi aprono entrambe le mie amiche.
"Ciao Candy. Entra pure"
Le saluto con un bacio sulla guancia.
"Forza andiamo in camera mia. Ho preparato pop corn, caramelle e bibite" esclama Gemma.
La seguiamo al piano superiore.
La sua casa è davvero piccola e solo ora mi rendo conto di quanto io sia fortunata ad avere una madre che rischia la sua vita per farmi avere tutto ciò che desidero. Credo che se dovessi vivere tutta la mia vita qui dentro probabilmente soffocherei già al terzo giorno.
Gemma e Christy si lanciano letteralmente sul letto e io mi siedo sulla sedia della scrivania.
"Allora Christy, un uccellino mi ha detto che tu e Cam avete litigato. Cosa è successo?" chiede Gemma
"Se trovo quell'uccellino gli faccio fare una brutta fine"
Scoppiamo a ridere.
"Avete presente Brayan? Il tipo carino e riccio della discoteca?"
"Certo" esclamiamo in coro
"Ieri mi ha cercata su Instagram e mi ha chiesto l'amicizia. Ovviamente l'ho accettata e ho ricambiato. Dopo poco mi ha scritto e abbiamo parlato un pochino. Alla fine della conversazione mi ha chiesto se ci andasse di andare tutte e tre alla prossima festa che daranno questo fine settimana"
"Cosa hai risposto?" chiedo esaltata
"Che ci saremmo state sicuramente"
"Immagino che Cameron si sia arrabbiato per questa tua decisione" puntualizza Gemma alzando gli occhi al cielo
"Esatto. Sostiene che ci stia provando con me, ma non è vero! Ci ha invitate tutte quante, non solo me" si discolpa lei
"Io non ci trovo niente di male. Fino a quando porti rispetto a Cam e con Brayan rimane semplice amicizia, secondo me non è una brutta idea"
"Ovviamente noi andiamo ugualmente. Con Cam troverò il modo di farlo ragionare" dice con voce speranzosa Christy
"A proposito di ragazzi dannatamente carini... Anche Daniel non è male" intervengo io
"È carino, ma non so neanche se lo rivedrò mai" dichiara Gemma mangiando una patatina
"Ci sarà anche lui alla festa!" esclama Christy con una faccia da furbetta
"Non mi ha nemmeno più ricontattata e dopo la scenata di Federico, non lo biasimo" risponde lei tirandosi un cuscino in faccia
"Già...Riguardo a lui... C'è rimasto davvero male per la vostra rottura e so anche che non merita il tuo perdono, ma io prenderei in considerazione l'ipotesi di parlargli" continua Chisty
"Sai che non è facile per me fidarmi degli altri e lui ha tradito la mia fiducia definitivamente. Non credo che riuscirò mai a perdonarlo"
"Lui ti manca?" le chiedo, anche se immagino già la sua risposta
"Ogni dannato giorno. Non riesco a non pensare a lui neanche per un'ora. È sempre nella mia testa e non so come farlo uscire e la cosa più brutta è che so che non posso pensare a lui. Non ho mai amato così tanto nessuno e questa distanza onestamente mi sta uccidendo, ma non posso continuare con lui facendo finta che non sia accaduto niente. Dovevo rendermi conto prima che la nostra storia non aveva futuro. Avrei anche dovuto ascoltare il parere dei miei genitori fin dall'inizio. La storia si stava ripetendo e io non ho fatto niente per impedirlo. Sono andata avanti imperterrita"
"La storia cosa?" domanda Christy.
In effetti nemmeno io ho capito bene quella parte del discorso, ma sul resto ha pienamente ragione! Io non riuscirei mai a perdonarlo, dopo quello che ha fatto lui. Deve dimenticarlo!
"Niente, lascia stare" dice Gemma assorta nei suoi pensieri.
Mi sembra entrata in un altro mondo. Il suo mondo.
"Ma sapete una cosa? Devo ascoltare la mia testa e non il mio cuore, e devo andare avanti senza di lui. Parteciperò a quella festa e mi divertirò come non mai, senza pensare a niente e a nessuno"
"Ben detto" esclamo io battendo le mani.
Scoppiamo tutte a ridere.
"L'unica a non avere problemi di coppia qui, sei tu" mi dice Gemma passandomi un bicchiere di succo di arancia rossa.
Certo come no... Per poco non mi andava di traverso la bibita.
"Tra me e Benji va tutto benissimo" dico mentendo, come sempre d'altronde...
Non mi piace non essere sincera con loro. Sono state così gentili con me, oneste e il nostro legame si sta rafforzando ogni giorno di più.
"Mi ha detto che vuole conoscere la mia famiglia e settimana prossima ho organizzato una cena con tutti" dichiaro stampandomi il mio sorrido da "va tutto bene" sulla faccia.
"Molto carina come cosa..." dice Christy
"...e imbarazzante" esclama Gemma finendo la frase
"Troppo" dichiaro io coprendomi la faccia con le mani.
Christy sbuffa osservando lo schermo del suo telefono.
"Cosa succede?" domando
"È l'ennesimo messaggio di Cameron dove tenta di farmi cambiare idea. Sapete quanto è lunga ancora la settimana?"
Beh quel pomeriggio Christy si sbagliava. Questi giorni sono passati troppo velocemente per i miei gusti. Ho trascorso gli ultimi pomeriggi della settimana a organizzare la famosa cena, a preparare un piano di copertura con mia mamma e tra un compito e un altro, sono riuscita a riscuotere tutti i soldi dai clienti di mia madre. Da quando mio papà è morto, mia mamma ha avuto qualche problema di entrate e ha dovuto licenziare alcuni suoi <fidati collaboratori> e io mi sono trovata costretta ad aiutare l'attività per permetterci di portare il cibo a casa.
In realtà, in caso di problemi, io ne ne uscirei completamente pulita ma mia madre no. Odio questo lavoro, mi sento sempre in pericolo e ho paura di essere scoperta, anche se mia mamma mi ha sempre assicurato che con il mio aspetto genuino e da innocente sarei insospettabile. In effetti se mi guardo allo specchio sembro una ragazza come tante altre e niente del mio modo di vestire farebbe sospettare qualcosa. A differenza di mia madre non indosso minigonne, calze a rete, orecchini e anelli e magliettine corte e scollatissime. Non mi tingo i capelli con colori stravaganti, quindi riesco a mimetizzarmi facilmente con le altre mie coetanee. Non dico che non mi piacerebbe farlo, anzi, ma vestendomi così colori tenui ed essendo poco appariscente mi sento meno rintracciabile e riconoscibile. Interpreto il ruolo della classica ragazza della porta accanto acqua e sapone, che ama rispettare le regole, è carina, gentile, educata, che non perde mai il controllo. È tutta una messa in scena. Tutto tranne il mio amore per Ben...