Da dove vengono i sogni?
Dalle nuvole.
Ci sono sogni di tutti i tipi, quindi è giusto che esistano nuvole di tutti i tipi. Su certe nuvolette rosate che si fanno coccolare dall'alba vivono e crescono tutti i sogni d'amore. Su altre piene di tuoni nascono gli incubi. Su nuvole sbarazzine, che sembrano disegnate dalla pennellata di un artista distratto, vivono i sogni che si trasformano, all'alba, in idee geniali. Quindi non lamentatevi se c'è la pioggia: ogni volta che piove significa che qualcuno, da qualche parte, sta sognando.
Milledove è il nome della più bella nuvola del cielo dove nascono i sogni che ispirano gli scrittori di fiabe. E nella Scuola di Milledove, la Scuola dei Buoni e dei Cattivi, gli alunni imparano a essere degli ottimi personaggi di fiaba. È un lungo percorso di studi, sapete, perché le fiabe sono una faccenda seria. Molto seria.
La Scuola fu costruita con luce e oscurità, che solamente uniti impediscono tuttora al palazzo di crollare. Ci sono due ingressi, uno a nord e uno a sud. A nord entrano il buio, il freddo, e i Cattivi; a sud il sole, il caldo, i Buoni e, di nascosto, anche litri di cioccolata calda (tutti i Buoni ne sono molto golosi ovviamente).
Un giorno, i Cattivi si radunarono nell'ingresso nord. Erano in molti e si era creata una gran confusione (e una certa tensione). D'altra parte la Scuola è sempre stata molto difficile.
«Benvenuti, piccoli esempi di suprema crudeltà!»
Così li accolse il mago Baffiblù, il direttore, che aveva avuto cura di non farsi crescere la barba per mantenere una propria originalità. «Vi mostrerò i luoghi più importanti e vi darò alcune nozioni fondamentali, da apprendere subito.»Tutti i ragazzi si zittirono per ascoltarlo, e Baffiblù riprese: «Per prima cosa, bisogna che impariate il concetto fondamentale: per i Cattivi non esiste il lieto fine.»
Gli studenti rabbrividirono. In realtà lo sapevano già, perché chi nasce Cattivo a Milledove resta Cattivo, e chi nasce Buono resta Buono, e tutti conoscono da subito il proprio destino. Non esistono sfumature.
Il mago si schiarì la voce. «In questa Scuola scoprirete se siete Aiutanti Cattivi o Cattivi Antagonisti. Entrambi i percorsi sono lunghi e difficili, ma diventare Cattivi Antagonisti significa non fare una bella fine: è un grande onore, ma anche un grande sacrificio. Molti di voi infatti diventeranno Aiutanti.»Alcuni futuri alunni annuirono con vigore, altri lanciarono occhiate di soppiatto all'orologio.
A quel punto il mago si voltò di scatto e, facendo ondeggiare il mantello dietro di sé, iniziò a camminare. I ragazzi lo seguirono subito. Si ritrovarono in un lungo corridoio oscuro, pieno di ragnatele sottili come fili d'argento e zeppo di topastri giganti che si muovevano nell'ombra, lasciando intravvedere le loro codine nude. Perché quel corridoio era un esempio di come avrebbe dovuto essere la loro dimora ideale, adatta a spaventare e a repellere i Buoni d'ogni sorta. Ma non solo. In quel luogo erano custoditi importanti cimeli.
Il mago Baffiblù avanzò seguito da alcuni ragazzi che gli stavano dietro con occhi luccicanti di felicità e altri che lo seguivano a distanza di sicurezza, giusto quel tanto da poterlo udire declamare: «Qui, fanciulli e fanciulle, troviamo gli esempi che ogni Cattivo deve seguire. Esempi di rara Malvagità e di fulgida capacità di fare una vera Risata, importante marchio di riconoscimento di ogni Cattivo che si rispetti. Forza, provate!»
Presi alla sprovvista, i futuri alunni restarono un attimo in silenzio. Poi, le stanze del corridoio riecheggiarono dei Mwahahahah, dei Bwahahahah, degli Ihihihih, degli Eheeheheh, degli Sgwargh sgwargh sgwargh, degli Uhuhihihmwahahahah di prova. C'era chi riuscì a realizzare da subito una risata poderosa e impressionante e chi preferì puntare su un sofisticato effetto ascendente, da toni bassi e inquietanti di Uhuhuh a uno scoppio fragoroso di Mwahahah.
«Basta così» li interruppe il mago Baffiblù, compiaciuto. «Bene, bene, bene. Siete deliziosamente orripilanti. Molti di voi faranno carriera, e a questo proposito vi invito a lasciarvi ispirare dai Grandi Cattivi del Passato.»
Il mago schioccò le dita, le torce del corridoio si illuminarono e gli aspiranti alunni videro grandi quadri alle pareti, esposti in bella mostra.
«Ed ecco la Regina Malvagia di Biancaneve» sottolineò infatti il mago indicando il primo. «Donna di splendida capacità di invidia, di odio meravigliosamente esagerato verso una creatura innocente alla quale non importava nulla di essere più bella di lei. Per ora vi faccio solo notare che il piano della Regina era composto da tre parti... ricordate che la tripartizione è sempre un tocco di classe! E questo crea suspense in una buona fiaba. La sua trasformazione in terribile strega, poi, ha terrorizzato i sogni di tutti i bambini e l'ha resa indimenticabile.»Tutti annuirono vigorosamente.
«Ecco poi il Lupo di Cappuccetto Rosso» continuò il mago Baffiblù indicando il quadro successivo. «Un tipo molto astuto, che ha puntato l'unica bambina così sciocca e miope da poter scambiare un lupo per la nonna. Da notare che si è fatto uccidere alla fine, come fanno tutti i Cattivi Antagonisti, ma si è preso la soddisfazione di mangiarsi una bella bimba paffuta in un sol boccone, e questo non è da tutti.»
Alcuni dei presenti presero appunti.
«E poi», disse il mago indicando un altro quadro, «ecco Malefica. Il suo sì, ragazzi, che è un finale spettacolare! Trasformarsi in drago e morire avvolta dalle proprie fiamme. Indimenticabile e molto, molto scenico!»Alcuni ragazzi applaudirono.
Il viaggio nel corridoio continuò con nuovi dipinti e nuovi agghiaccianti racconti.
Tutti ascoltavano con attenzione ma il più attento era un ragazzo dai lunghi capelli neri e dagli occhi verdi come smeraldi. Figlio di una lunga stirpe di draghi rapitori di fanciulle indifese, aveva un nome lunghissimo e impronunciabile, così tutti lo chiamavano semplicemente Basilio Basilisco di Landabrumosa.
Basilio era ancora un ragazzo, eppure era già un rettile grande e nobile, dalle belle squame lucenti. Grazie alla magia, era in grado di assumere fattezze umane (anche se a volte gli usciva un po' di fumo dal naso). Purtroppo però aveva un difetto grave: era molto bello. In effetti questa è la più grande sciagura per un Cattivo, poiché i Cattivi devono essere brutti. Invece Basilio Basilisco di Landabrumosa, quando assumeva fattezze umane, era bello come un principe. Quando, poi, diventava un animale, era così bello che poteva essere scambiato per un semplice drago Aiutante di un Eroe. Peccato che lui voleva diventare il Grande Drago Cattivo!
Basilio sapeva che la sua bellezza poteva essere d'ostacolo alla sua carriera, e l'eredità della sua famiglia gli pesava sulle spalle. Insomma, doveva essere all'altezza dei suoi predecessori, e dunque doveva trovare una fanciulla bella e indifesa, rapirla, e poi farsi uccidere in modo pirotecnico dal principe destinato a salvarla. Si preparava a questo da tutta la vita, e niente, pensò guardando il quadro di Malefica, lo avrebbe distolto dal suo intento.
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DOMENICA 18 APRILE ORE 15

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La fiaba che non ti ho raccontato
FantasyQuesta è la storia di una principessa e di un drago, ma non è una storia come le altre. L'ho ritrovata nel cassetto in questi giorni. È saltata fuori, come a dirmi: "Ti ricordi di me?"