Prima di iniziare vorrei dire che questa storia è in collaborazione con EricaLove_
IL RITORNO (PARTE 1)
<<Ecco, questa è la mia.>> Dice Erica mentre prende la mia valigia.
<<Bene, direi che ora possiamo andare.>> Afferma Martina.
<<Ho chiamato i taxi, saranno qui a momenti.>> Le informa Michelle.
<<Meglio dirigersi verso l'uscita, così lo vedremo quando arriva.>> Consiglia Sophie.
<<Spero che arrivino presto, sto morendo di fame.>> Afferma Maya mentre tutte e cinque si dirigono verso l'uscita dell'aeroporto.
Le ragazze cominciano a parlare del più e del meno e dopo qualche minuto arrivano quattro taxi.
<<Ci vediamo dopo.>> Dice Martina mentre sale su un taxi.
<<A dopo.>> Rispondono le altre e tutte salgono su un taxi differente tranne Michelle e Sophie.
Martina è la prima ad arrivare a destinazione e, dopo aver pagato il tassista, corre verso la porta di casa.
L'azzurra prende le chiavi e apre la porta.
<<Sono tornata!>> Urla per attirare l'attenzione dei genitori.
<<Oh tesoro! È bellissimo rivederti!>> Esclama la madre andando ad abbracciarla.
<<Anche per me mamma!>>
<<Vieni, devi conoscere il tuo fratellino, so che sei impaziente di vederlo.>> Afferma la donna andando in cucina insieme alla figlia.
<<Oh, è così carino.>> Afferma Martina avvicinandosi al fratellino che dorme tranquillamente nella culla. <<Papà dov'è?>>
<<È uscito con dei colleghi.>> Afferma Margaret nervosa mentre cucina.
<<Che è un modo carino per dire che sta facendo degli straordinari.>>
<<Martina ti ho già detto mille volte che non devi preoccuparti, io e tuo padre ce la caveremo.>> Afferma la donna mentre mette due piatti in tavola. <<E ora va a lavarti le mani che è pronto.>>
<<Ecco a lei il resto.>> Dice il tassista dando dei soldi in mano ad Erica.
<<Grazie mille e arrivederci.>> Lo saluta la ragazza mentre l'uomo riparte.
La bionda si gira e osserva per qualche secondo l'imponente struttura davanti a lei.
<<Era tanto che non venivo qui.>> Pensa la ragazza prima di entrare nella scuola. <<Mi ero dimenticata che fosse così grande.>>
<<Ehi tu!>> Urla qualcuno attirando l'attenzione della ragazza.
<<Dite a me?>> Domanda confusa la bionda mentre due ragazzi si avvicinano a lei
<<Sì, non puoi stare qui. Solo agli studenti è permesso girare per la scuola.>> Afferma Apollo.
<<Non lo sapevo, ma non ci metterò molto, sono venuta qui per trovare mio fratello.>>
<<Ok, chi è tuo fratello?>> Domanda Atena con tono quasi rassegnato.
<<Byron Love.>>
<<Alè! E siamo a quarantasette sorelle!>> Urla il ragazzo basso sotto lo sguardo confuso di Erica.
<<Cosa?>>
<<Sì, mi spiace, ma altre quarantasei ragazze hanno provato ad incontrare Byron dicendo di essere sua sorella, sei arrivata tardi.>> Afferma il ragazzo con la coda.
<<Ma io lo sono davvero.>> Ribatte la ragazza.
<<Sì, certo, come no.>> Dice il castano ridendo.
<<Guardate!>> Esclama Erica mostrando ai due ragazzi la carta d'identità.
<<I miei complimenti, sembra quasi vera.>> Afferma Atena mentre restituisce il documento alla ragazza.
<<Scusa?>>
<<Non sei la prima a mostrarci un documento falso, ora sparisci.>> Dice Apollo mentre la bionda li osserva sbattendo ripetutamente le palpebre cercando di convincere se stessa a non urlare contro ai due ragazzi.
<<Apollo! Atena!>> Urla una voce a lei familiare.
<<Capitano.>> Dicono i due in coro.
<<Siete in ritardo per gli allenamenti.>> Afferma Byron.
<<Ci scusi capitano, ma questa ragazza si è intrufolata nella scuola...>> Comincia Apollo, ma viene interrotto dal suo capitano.
<<Erica!>> Esclama sorpreso il ragazzo. <<Non sapevo che saresti tornata.>>
<<Volevo farti una sorpresa.>> Si giustifica la bionda.
<<Voi... Voi vi conoscete?>> Domanda Atena.
<<Sì, lei è mia sorella.>> Afferma Byron sorridendo mentre i due ragazzi sbiancano. <<State bene? Siete bianchi come un lenzuolo.>>
<<Sì, sì, certo.>> Mormora Apollo.
<<Ehi, ora abbiamo gli allenamenti, ti va di partecipare?>>
<<Ma certo! Era tempo che non giocavamo insieme!>> Esclama la ragazza contenta.
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Contro gli alieni //Inazuma Eleven
Fanfiction-Storia in collaborazione con @EricaLove_- Cinque ragazze che hanno studiato per cinque anni all'estero ritornano a Tokyo ignare di quello che sta succedendo in Giappone.