Jacob, dopo quella particolare giornata a scuola, decise di provare a chiedere le spiegazioni al padre, dato che sembrava nascondere qualcosa, forse sapeva perché si fosse comportato in quel modo, e perché disse <di nuovo>.
Il padre era nella sua stanza nascosta, e, sentendo i richiami del figliastro, dovette bloccare ciò che stava facendo per ascoltare il figlio.
Una volta uscito, Jacob ha provato a chiedere al padre delle spiegazioni, e il padre li disse: "forse sei ancora troppo piccolo ed inesperto per capire e apprendere la verità, prima impara a mantenere il controllo di te stesso, poi, FORSE, ti spiegherò tutto." Dopo quella risposta secca e enigmatica, il padre ritornò nella sua stanza a continuare quello che stava facendo. Intanto il figlio cercò di capire cosa intendesse il padre, si avrva 15anni per quelle parole così formali ed enigmatiche, ma doveva arrivarci da solo.
Dopo un paio di giorni Jacob, ancora stranito e confuso dalle parole del padre, stava tornando a casa da scuola come tutti i giorni, ma con una marea di pensieri in mente..e forse stava cominciando a pensare che quegli strani incubi potevano dargli qualche particolare risposta, più chiara e semplice forse... non l'avrebbe mai detto in tutta la sua vita ma voleva provare a riavere quegli incubi, anche se lo spaventavano. Ma inspiegabilmente quegli incubi che voleva avere, non tornavano più..proprio quando voleva riaverli, erano spariti, passarono i giorni ma niente..provò a farsi aggredire, nel caso potessero ripresentarsi, provò qualunque cosa.. senza successo.
Era disperato e si stava rassegnando, fino a quando una notte, non ebbe uno di quegli incubi... ma era diverso dagli altri, perché non era a pezzetti, e non mostrava immagini confuse, ma solo una sola e singola creatura, snella, alta, macabra, completamente nera, con due grandi buchi bianchi che dovevabo essere stati gli occhi.
"Tu sei l'erede." Disse lo strano essere, Jacob, spaventanto ma curioso decise di rimanere nel subconscio, provò a parlare nel sonno ma non poteva, e provò a pensare a quello che voleva dire "l'erede a cosa? Tu sai chi sono?" L'essere ribatté: "tu sei l'erede del nostro mondo, tu sei la nostra salvezza." Dopo quelle parole jacob si sveglio di colpo, non vedendo più nessuno. Le domande era più delle risposte che cercava.. "chi era quello strano tizio", "cosa intendeva con 'erede al nostro mondo', e poi perché io?" Queste domande li rimbalzavano nella mente, e tra tutte le altre c'era quella più comune: "chi sono realmente io?", voleva provare a chiedere al padre ma non ebbe risposte sicure.. persino lui sembrava troppo strano.
Passarono i giorni, pensieri e domande erano sempre più frequenti. Un giorno però, mentre era uscito con i suoi amici, volle organizzare qualcosa di diverso, invece di stare sempre nella zona cittadina. Dopo diverse idee decisero di andare a vedere le zone più interne, ovvero quei punti nascosti dietro le stradine buie, conosciute per essere particolarmente pericolose.
I ragazzi entrarono nella stradina più buia che potevano trovare, vi entrarono dentro, e, essendo ragazzini, cominciarono a fare baccano a ridere e scherzare, fino a quando, di nuovo Jacob non riebbe quel malessere simile a quello avuto a scuola tempo prima, i ragazzi pensando che stesse scherzando non ci diedero peso, e cercarono di recitare la parte dei consolatori, fino a quando nel bel mezzo della scena interruppero un gruppo di gente non poco affidabile, tipo una banda di criminali, e poco rassicuranti..
"Chi siente?" Disse quello che doveva essere il capo banda. I ragazzini impauriti cominciarono ad indietreggare, lasciando solo Jacob, che non sembrava avere una bella cera.
"Chi vi ha dato il permesso di venire qui? Questa è zona nostra, se non volete farvi del male dateci tutto quello che avete e vi lasceremo andare. Intesi?" I ragazzini non risposero, e cercavano di allontanarsi indietreggando.
Intanto Jacob, stava riavendo quelle visioni, probabilmente stava capendo di star perdendo il controllo, nella sua mente tra le immagini macabren confuse, e disturbanti, appariva di tanto in tanto quella creatura nera del sogno.
Gli uomini, vedendo Jacob a terra decisero di usarlo come ricatto giusto per facilitare la rapina. Intanto Jacob continua a soffrire e a cercare di on perdere il controllo, i pensieri confusi e il mal di testa erano sempre più forti, tanto che di punto in bianco ritornò la strana creatura, che li disse nel sogno "tu sei l'erede del nostro regno, liberati tu, e libererai noi. Liberati tu e libererai noi" quelle parole rimbombavano nella sua testa, mentre la mente tornava ad essere confusa.. dopo tutto quel casino, buio, nella sua mente solo buio, fino a quando non appare una strana creatura, con dei tatuaggi incisi sulla pelle rossa, due lunghe corna, il muso semi umano quasi da capra.. voltato di spalle, la visione si avvicina lentamente alla testa di questo "demone", una volta vicino alle spalle e alla testa dell'essere, una voce, un eco: "figlio.." dopo di che la creatura si gira con due gradi occhi neri con l'iride rossa guardano verso Jacob.
Esso si risveglia, e sparì stranamente dalla vista dei presenti.
La banda non vedendo più il ragazzo decise di farla finita e il capo banda tirò fuori una revolver 44magnum, e la puntò contrò i ragazzini, sparò un colpo, ma non prese nessuno dei tre, si era fermato prima ed era esploso prima, Romahn (così si chiamava il capo banda) ritentò ma in proiettile venne fermato da una un qualcosa che si stava rivelando dall'ombra, una specie di ragazzo di pelle quasi rossastra, con degli avanbracci apparentemente di rocca rossa sangue, son due corna messe a formare una corona, un sorriso maligno con due occhi simili a quelli visti sul demone di prima, due ali piumate nere, e con una struttura muscolare notevole.
Quello che videro davanti sembrava un travestimento quindi Romahn scoppiò a ridere e disse: "ma fammi il piacere, pagliaccio, i super eroi in questo mondo non esistono. Ora se vuoi scusarmi vorrei tornare a farmi i cazzi miei, quindi togliti di mezzo!"
Jācob, mosse la testa per dire "no."
Romahn: "ok adesso basta, sparerò anche a te così potrai essere felice di errere morto come un eroe, ah già.. gli eroi NON ESISTONO IDIOTA!" Dopo quelle parole li sparò un colpo dritto in testa, il proiettile nel percorso ha rallentanto fino a fermarsi e a cadere per la gravità. Il criminale cercò di spararli gli ultimi proiettili rimasti, senza successo. Dalla furia e stupidità Romahn decise di affrontare corpo a corpo Jācob, ma ancora prima di poter sferrare il colpo, Jācob lo prese per il collo e comiciò a stringere, più stingeva e più la testa sembrava esplodere, ma prima dell'imminente bordello di sangue che stava per fare venne interrotto da un membro della banda che lo ha staccato dal suo collo e si è scaraventato contro il "ragazzo" senza successo dato che esso l'ha letteramente lanciato al muro facendolo andare in mille pezzi, vi lascio immaginare che fine fecero gli altri membri.. sangue e budella ovunque, Romahn rimasto ormai solo, decise comunque di tentare a rivendicare gli altri con un semplice coltellino. Finì per essere letteralmente senza cuore.
Dopo tutta questa scena 'gore', Jācob si diresse verso casa tornando ad essere il normale Jacob, ma rimamendo con la struttura corporea e muscolare ottenuta dopo la prima trasformazione.
Tornato a casa il padre notò il cambiamento fisico del figlio, e in particolare la strana cicatrice a forma di sigillo maligno che si era formata dietro il collo.
"Sei riuscito a controllarlo.. mh?" disse il padre, "controllare...cosa?" Ribatté il figlio, "il tuo potere, la tua parte non umana." Gli disse il padre. Il figlio in preda alla tensione e alla paura di se stesso disse: "che cosa sono io padre..", egli rimase in silenzio, "CHE COSA SONO IO, PADRE?!", il figlio, riperdendo un'altra volta il controllo, cercò di scagliarsi contro il padre e...CONTINUA..
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l'angelo dell'inferno
Science FictionLa storia narra di un ragazzo, diverso dagli altri, con un segreto nel suo gene..ovvero esso è la chiave e il ponte per permettere a suo vero padre, il re degli inferi Satana, di riportare il caos, e di trasformare il mondo nel suo nuovo inferno e d...