Greentree

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Da quella sera nel cuore di Shadow si è accesa la speranza e niente lo avrebbe fermato, mentre camminava gli ritornarono in mente tutti i suoi ricordi: la sua casa, un enorme albero cavo, la sua città natale: Greentree, i suoi amici, il suo lavoro e... la sua famiglia, solo in quel momento capì a cosa andava incontro, nella sua mente iniziarono a crearsi tantissimi pensieri "Cosa faccio?, come mi presento?, cosa le dico? E se si fosse trasferita? e se non la riconoscessi? o peggio se lei non si ricordasse di me?", in quel momento Shadow si sentì così confuso e agitato che si dovette sedere un attimo sul ciglio della stradina per cercare di calmarsi e ragionare, e dopo un pochi minuti, che per lui sono sembrati anni, capì che l'unica cosa da fare era quella di trovare casa sua e bussare alla porta e affrontare direttamente la questione; lui voleva solo rivedere sua moglie Sky un Espeon stupenda, bella e altruista e sua figlia Silvia gentile e affettuosa con tutti; l'ultima volta che l'aveva vista è stato cinque anni fa, allora aveva due anni e mentre pensava all'età che poteva avere sua figlia penso "Wow, sono passati cinque anni... mi sento vecchio" a quel pensiero sul suo volto si accesa un sorriso per poi finire in una piccola a stretta risata per poi continuare il suo tragitto con la speranza che per arrivare a Greentree mancasse poco. Nel tardo pomeriggio vide l'ingresso della sua città e penso " Dopo cinque anni c'è ancora questo gigantesco cartello, magari Greentree non è cambiato dopo tutti questi anni, chissà se c'è ancora il bar dove andavo di solito con gli amici e la vecchiamo biblioteca dove...fermo!fermo! Una cosa alla volte prima di tutto la mia famiglia"; e subito si mise a correre per trovare la via dove c'era casa sua, per fortuna si ricordò la strada e quando vide la casa con su scritto il numero 347 in lontananza la sua mente scoppiò dall'emozione.

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