La Lezione

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"Ho sempre immaginato, o meglio sognato, come sarebbe stata la mia vita se fossi nata in un'altra epoca, attraversare quelle stradine di pietra intrinseche di aria mistica, usare quel linguaggio elaborato anche per la minima frase, ma mai avrei pensato di viverci sul serio e di trovare qualcosa di inaspettato. Io sono Madison è questa è la mia storia."


Questa mattina mi sento molto felice, sarà che non vedo l'ora di andare a lezione con il signor Almark e parlare infinitamente della nostra passione sul ciclo bretone, se solo non fosse che come al solito sono in ritardo.

Sento nella mia testa la voce stridula di mia madre " Madison il mattino ha l'oro in bocca, sei in ritardo per la lezione"

Mi alzo ancora mezza addormentata e mi trascino in bagno cerco di pettinare al meglio la mia massa di capelli biondi e cerco di rendere i miei occhi color nocciola più attraenti con una riga di eye-liner e molto velocemente decido di indossare il mio solito outfit: jeans a vita alta, t-shirt a mezze maniche e le converse.

Prendo la macchina e in 20 minuti mi trovo nella mia amata Columbia University.

Sul ciglio della strada incontro Lizzie una mia cara amica un pò stramba, indossa come ogni giorno uno dei suoi gonnelloni lunghi molto retrò.

" Hey Mad, non hai una bella cera continui a fare il tuo solito sogno?"

Lizzie usa il diminutivo Mad perchè è convinta che io sia pazza, ma come dargli torto.

"E bene si, non riesco a smettere di pensarci sogno sempre un uomo con un mantello nero, ma ogni volta che sta per girarsi e rivelare il suo volto, mi sveglio di soprassalto..."

" Mad sono convinta che tu debba smettere di leggere tutti quei romanzi cavallereschi, lo studio ti sta dando alla testa, che ne dici se oggi andiamo in un quel bel centro benessere all'angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street?."

"Lizzie credo che prima di pensare a cosa fare oggi, dobbiamo andare a lezione altrimenti Almark ci ammazza"

"Hai ragione, andiamo"

Velocemente arriviamo in aula. Sono tutti seduti tranne noi (come al solito), il professore ha già iniziato a parlare del ciclo arturiano uno dei miei argomenti preferiti. La Materia di Bretagna mi ha sempre affascinato, tant'è vero che credo costruirò la mia tesi su quest'argomento.

"Ragazzi oggi parleremo della prima opera letteraria che fa cenno al Santo Graal, ovvero Perceval o il racconto del Graal scritto da Chrétien De Troyes tra il 1175 e il 1190. Qualcuno di voi ne ha sentito parlare ? "

Da gran fan del ciclo bretone quale sono alzo la mano.

"Madison Smith non avevo dubbi, te la senti di spiegare brevemente all'aula il racconto?"

"Secchiona" borbotta Lizzie sotto voce per non farsi sentire dal professore, ma abbastanza da far ridere i miei compagni.

Accenno un sorriso a Lizzie e inizio il racconto.

" La storia narra di un ragazzo di 15 anni di nome Perceval che viveva con la madre vedova in un castello in mezzo a una foresta, scelta fatta dalla madre per tenergli nascosto la sua vera identità cioè che suo padre e i suoi fratelli erano dei cavalieri morti in guerra. Un giorno Perceval incontra per puro caso dei cavalieri di passaggio e attratto dalla loro armatura scintillante, decide di abbandonare la sua casa causando la morte della madre per il troppo dolore, cosa che scoprirà più tardi. Si reca così alla corte di Re Artù facendosi nominare cavaliere per le sue gesta eroiche. Le sue nuove avventure da cavaliere lo portano al Castello del Re Pescatore dove avrà la possibilità durante una liturgia di vedere per la prima volta il Santo Graal una coppa profonda e sfavillante e anche una lancia sanguinante, Perceval per educazione non chiederà mai al Re Pescatore cosa siano quegli oggetti, ma il giorno dopo troverà il castello vuoto dando così vita ad un primordio di nuove avventure alla ricerca del Santo Graal dove apprenderà che il Re Pescatore sia suo zio. " Qui si ferma Il racconto che rimane incompleto, per tanti anni molti storici e scrittori hanno provato a continuare la storia ma senza avere mai successo.

"Eccellente signorina Smith hai centrato il punto della storia, qualcuno ha domande?"

E mentre molti dei miei compagni fanno domande inerenti al racconto, mi perdo nei pensieri, come sarebbe vivere in un'epoca diversa? con principi totalmente diversi, costumi e usanze a me totalmente sconosciuti?...

"Mad, Madison, ci sei , hai sentito cosa ha detto il Professor Almark?" Lizzie mi strattona violentemente

"Scusa no, cosa sta dicendo?"

"Ascolta"

"Cari miei alunni ho una sorpresa per voi, fra tre settimane ci sarà uno stage a Londra oltre ad essere un viaggio d'istruzione interessante avrete anche dei punti per la vostra tesi, visiteremo Londra, il castello di Nottingham e la foresta di Sherwood, Stonehenge, e York. John a fine lezione vi darà i fogli per l'iscrizione, vi consiglio di aderire sarà un viaggio magico.

Un Viaggio InaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora