𝚂𝙲𝚁𝙸𝚅𝙸𝙼𝙸 𝙳𝙴𝙻𝙻𝙴 𝚂𝚃𝙴𝙻𝙻𝙴 𝙸𝙽 𝚄𝙽𝙰 𝙿𝙾𝙴𝚂𝙸𝙰 [k.th + j.jk]

Epilogo: Orsa Maggiore

Caro Taehyung,

Mio amato, ti scrivo dopo gli innumerevoli calcoli che hanno macchiato i fogli dell'inchiostro del mio amore e, a dire la verità, non so proprio come dar vita a questo mio vortice di pensieri, che più che vortice oserei chiamare uragano.

Vorrei che la mia scienza potesse anche solo un minimo capirti e studiarti, vorrei che avesse potuto darmi le risposte che cerco da mesi, ma ahimè così non è stato e non sarà perché il tempo scorre imperturbabile e rimane bloccato, pietrificato.

Che sia tascabile, da parete, a cucù, ogni orologio mi ricorda te.

Sei così avido d'amore ma non di tempo.
Rispondi, mio amato: desiderarti ad ogni ora del giorno e della notte ha fatto diventare anche me avido?

E allora mi siedo e contemplo il cielo nella speranza di trovare delle risposte, ma non sento altro che il tuo pianto disperato che le stelle cercano di addolcire invano.
Mi arriva forte e chiaro fino a fracassarmi i timpani e io, dall'ultimo piano di quello che era il nostro piccolo appartamento, non posso fare altro che affidarti l'Orsa maggiore e per ogni stella che le appartiene, allegarti un piccolo tessuto involontario del mio cuore.

Mi chiedi se il mio amore per te è come quello che ho per gli astri, ma se così non fosse, starei qui ad affidarti il mio grande carro?
Starei qui ad affidarti tutto il mio universo, la mia infanzia, la mia giovinezza e la mia maturità, come tu mi hai affidato le favole del Fedro e l'Esopo?

Quelle favole, così dolci e così belle che la mia ignoranza aveva rigettato e spregiato, ma di cui ora non posso fare a meno.
Due essenze così diverse ma dalla stessa formula chimica: la mia, una molecola polare che non può fare a meno di legarsi alla tua, apolare.

Se potessi inventerei un logaritmo per dimostrarti l'amore.

Ma anche ci riuscissi, tu proveresti mai a risolverlo?

Ultimamente sto leggendo poesie e solo adesso mi rendo conto di quanto fosse complesso per te capire le disequazioni, i radicali, gli insiemi e la fisica quantistica.

Capisco perché la mente è nube, il corpo pulviscolo e il cuore mulino.

Il tuo cuore è ancora un mulino?

Sono indeciso nel sapere la risposta.

In queste notti e con l'assenza di te, immaginerò la luna come un grande orologio.
L'orologio della notte che fino ad ora è stato testimone di ogni nostra esperienza, di ogni nostro sussurro ora dissipato in una scala decrescente di numeri.

Ma in fondo chi sono io? Un ragazzo che gioca a fare l'astrologo e che si diverte ad immaginare le galassie nei tuoi occhi o a disegnare il tuo corpo come l'Uomo virtuviano di Da Vinci; che non fa altro che starsene a gambe incrociate aspettando che il destino e l'orolgio della luna trovino delle risposte al posto suo.

In fondo sono un po' inetto anche io, non credi?

Il Caronte che naviga nelle mie lacrime è fuggito da me e dalle mie cure.

Caronte mio, tu che hai sempre cercato la via nonostante sia annerita dalla combustione delle fiamme dell'inferno: non ricordi la fine della tua cantica? Uomini che vanno alla ricerca delle stelle, le manifestazioni più belle e pure della scienza in natura.

𝔏𝔬 𝔡𝔲𝔠𝔞 𝔢 𝔦𝔬 𝔭𝔢𝔯 𝔮𝔲𝔢𝔩 𝔠𝔞𝔪𝔪𝔦𝔫𝔬 𝔞𝔰𝔠𝔬𝔰𝔬

𝔦𝔫𝔱𝔯𝔞𝔪𝔪𝔬 𝔞 𝔯𝔦𝔱𝔬𝔯𝔫𝔞𝔯 𝔫𝔢𝔩 𝔠𝔥𝔦𝔞𝔯𝔬 𝔪𝔬𝔫𝔡𝔬;

𝔢 𝔰𝔞𝔫𝔷𝔞 𝔠𝔲𝔯𝔞 𝔞𝔳𝔢𝔯 𝔡'𝔞𝔩𝔠𝔲𝔫 𝔯𝔦𝔭𝔬𝔰𝔬,

𝔰𝔞𝔩𝔦𝔪𝔪𝔬 𝔰ù, 𝔢𝔩 𝔭𝔯𝔦𝔪𝔬 𝔢 𝔦𝔬 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔬,

𝔱𝔞𝔫𝔱𝔬 𝔠𝔥'𝔦' 𝔳𝔦𝔡𝔦 𝔡𝔢 𝔩𝔢 𝔠𝔬𝔰𝔢 𝔟𝔢𝔩𝔩𝔢

𝔠𝔥𝔢 𝔭𝔬𝔯𝔱𝔞 '𝔩 𝔠𝔦𝔢𝔩, 𝔭𝔢𝔯 𝔲𝔫 𝔭𝔢𝔯𝔱𝔲𝔤𝔦𝔬 𝔱𝔬𝔫𝔡𝔬.

𝔈 𝔮𝔲𝔦𝔫𝔡𝔦 𝔲𝔰𝔠𝔦𝔪𝔪𝔬 𝔞 𝔯𝔦𝔳𝔢𝔡𝔢𝔯 𝔩𝔢 𝔰𝔱𝔢𝔩𝔩𝔢.

ℑ𝔫𝔣𝔢𝔯𝔫𝔬, ℭ𝔞𝔫𝔱𝔬 𝔛𝔛𝔛ℑ𝔙

𝔏𝔞 𝔡𝔦𝔳𝔦𝔫𝔞 ℭ𝔬𝔪𝔪𝔢𝔡𝔦𝔞

𝔇𝔞𝔫𝔱𝔢 𝔄𝔩𝔦𝔤𝔥𝔦𝔢𝔯𝔦

Mio amato, sarai sempre la mia stella polare e la mia orsa maggiore su cui potrò contare per ritrovare il cammino.

Oh Taehyung, questo amore che provo per te non si decomporrà mai; restrerà sempre integro e terrà uniti i tessuti del mio corpo, finchè morte non ci separi.

Spero di rivederti presto, ma nell'attesa guarderò il cielo e spero che stasera brillerai di prosa e di metafore.

+ + +

- per sempre tuo Jungkook