roses are red » taekook

» nove

<kook... è v-vero quello c-che hai s-scritto? che tu vuoi... che t-tu vuoi solo s-scomparire?>
sono nella merda.
<t-tae, io non v-voglio p-perderti a-anc-cora...>
la mia voce è completamente spezzata.
non mi reggono più le gambe e cado a terra facendo cadere così anche il riso.
ho la testa bassa e piango silenziosamente ma sono stanco di questa vita da asociale problematico, perciò inizio ad urlare e piangere rumorosamente e tirare pugni al pavimento.
<kook... i-io...>
<no taehyung, tu niente. non è colpa tua, anzi dovrei solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e poi non meriti di essere insieme ad una persona come me, che ti ha abbandonato nascondendo la verità più a se stesso che a gli altri.
ricorda questo tae, io ti amo più di qualsiasi altra cosa> 
corro fuori da casa per le strade di seoul e sento taehyung rincorrermi e dirmi di fermarmi ma non ragiono più.
corro senza una meta provando a seminare taehyung ma vengo preso per un braccio.
<jungkook fermati subito!!
ma che stracazzo fai!? ti pare normale scappare dai problemi invece che affrontarli?? ma soprattutto ti pare giusto che io mi sono fatto picchiare e insultare al posto tuo?! che per 3 fottuti anni mi hanno preso per il culo!?
secondo te quelle cazzo di rose sono servite per farti scappare da me? per allontanarti quando invece lo scopo era quello di avvicinarti a me?! eh jungkook?! dimmelo cazzo!!>
sono solo un coglione.
mi fiondo tra le braccia di taehyung, piangente.
"hyung ti prego, perdonami... io non posso lasciarti, perchè non c'è la farei a sopportarlo e non me lo perdonerò mai! ti prego taehyung perdonami..." alzo lo sguardo incastrando i miei occhi ai suoi.
<come posso essermi davvero innamorato di uno scemo come te...> ridacchia e poi mi bacia.
un bacio pieno dell'amore che proviamo l'uno per l'altro, della nostalgia che per 3 anni ci univa anche se a distanza, ma ora siamo qui.
io e lui.
lui ed io.

<jungkook, vuoi essere il mio ragazzo?>
<ma certo idiota!!>
ci scambiamo dei sorrisi ampi e sinceri e ci ribaciamo.
e finalmente ho capito chi è tata.