Caro Alexander,
Sono io Nicholas che sorpresa eh? Se stai leggendo questa lettera sarà già successo tutto da poco più di un anno, tornerai a breve a scuola, e mamma si sarà da poco recata nel punto dove ho seppellito la capsula con tutti i miei ricordi per voi; ora starai leggendo tutto molto di fretta con forse un po' di odio nei miei confronti per ciò che ho fatto, ma sappi che in nessun modo avrei voluto ferire qualcuno di voi, semplicemente non ero felice, non fatevene una colpa e non pensate al passato con i se o con i ma, non avreste potuto fare niente, bene ora la smetto con queste parole smielate, e se per caso ti è scesa qualcuna di quelle insolite lacrime che poche volte in 10 anni ho visto sul tuo viso, toglile subito, non voglio che pensi a me come il ragazzo che si è tolto la vita per depressione o altro.
Ricordami bensì come il tuo amico, colui che hai conosciuto il primo giorno di scuola alle elementari, con il quale all'età di 6 giocavi a fare i pirati, per poi passare agli scienziati, agli astronauti, ai piloti e infine ai motociclisti sui nostri tanto amati dondoli che immaginavamo come i nostri bolidi a due ruote, ricordami come l'amico con il quale passavi pomeriggi tentando di fargli studiare qualcosa perché ogni occasione era buona per distrarsi, e che ti faceva leggere ogni tema per controllare eventuali errori grammaticali, ricordami come l'amico che ti piaceva immortalare con la polaroid una volta scoperta la passione per la fotografia ad appena 11 anni, ricordami come l'amico al quale potevi dire tutto come fossi il tuo diario segreto, ricordami come l'amico che una volta preso il motorino ti portava ovunque in sella per trovare il luogo perfetto per gli scatti, per favore ricordami così.
Non pensare nemmeno per un istante a me come il ragazzo che nell'ultimo anno aveva incominciato a bere o ad usare quelle sostanze che ti rovinano l'esistenza, non pensare a me come il ragazzo che era entrato in quella brutta compagnia e che ti aveva accantonato, non pensare a me così.
Se ti stai chiedendo il perché di questa lettera, non c'è, volevo semplicemente rievocare in te dei bei ricordi insieme, o forse l'ho fatto più per me, per riviverli un ultima volta nella mia mente, buona vita.Nicholas
Grazie Nick, come al solito tenti di giustificarti dicendo di non aver mai voluto ferire qualcuno, eppure, scrivendo ciò, evidentemente ti sei reso conto che così facendo hai in realtà distrutto la vita di tutte le persone che tenevano a te, e sai che non parlo solo di me, quest'estate fortunatamente sono riuscito a voltare pagina, ma hai devastato completamente tua madre, proprio tu, che eri il suo unico punto di riferimento; e per giunta con un calcolo perfetto dei tempi sei riuscito a farmi avere la lettera esattamente il giorno prima del rientro a scuola, ricordi? questo sarebbe dovuto essere il nostro ultimo anno, quello che programmavamo da una vita, e invece, mi ritrovo senza di te e con una lettera di inutili ricordi utile solo a tentare di farmi sentire in colpa, no grazie, quest'anno non intendo rovinarlo, tu hai fatto la tua scelta ma penso che ormai sia giunto il momento di proseguire per la mia strada.
«Alex! Scendi subito la cena è pronta!», beh grazie mille mamma per avermi fatto finire il discorso, per una volta il tempismo è dalla tua parte.
«Arrivo subito», devo dire che questa frase è sempre fine a se stessa, il 90% delle volte mi presento dieci minuti dopo subendo le sgridate di entrambi, e se vuole contribuire a darmi fastidio, anche di quel buono a nulla di James, insomma dopo il divorzio la mamma poteva scegliere qualcuno senza un figlio così assolutamente ed inimitabilmente inutile.
«Ciao Frank, com'è andata al lavoro oggi?» non che mi interessi più di tanto, solo che mamma diventa irascibile se non seguo le sue "buone norme dell'educazione".
«Sai papà non è l'unico che lavora qui, potresti chiedere a entrambi» ribatte James con tono secco.
«Ah quindi tu oltre a dormire sulla poltrona dell'officina lavori anche? Complimenti!» non sopporto il suo fare arrogante, se avesse concluso qualcosa nella vita accetterei tutte le critiche subite, ma visto come si è ridotto all'età vent'anni, non mi sembra il caso.
«Senti test-» tenta di ribattere, ma viene interrotto da un urlo di rimprovero di Frank che getta il silenzio nella stanza.
«Finito, vado a fare una doccia e poi mi metto a letto, sono stanco morto» esclamo mentre già inizio a salire le scale.
«Alex, so che domani torni a scuola, e che sei sovrappensiero ma per favore tenta di non stuzzicare James, sai che può essere scontroso.»
«HA INIZIATO LUI! è lui in torto non io, deve imparare cos'è l'educazione» grido subito dopo la "dolce buonanotte", abbassando gradualmente il tono di voce.
«Ok, ma la prossima volta tent-» la interrompo a metà frase.
«BUONANOTTE, E CHIUDI LA PORTA USCENDO HO SONNO.»
Se inizia così, l'anno non promette bene, prima la lettera, poi James, quantomeno domani posso rivedere Olivia dopo un estate che ha passato in Canada dai suoi nonni, spero porti racconti più allegri dei miei altrimenti siamo messi male... ah quasi dimenticavo di mettere nello zaino la polaroid, non voglio iniziare l'ultimo anno scolastico senza la mia più fedele compagna.
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Remember Me Like That
General FictionAlex è un ragazzo di 17 anni che sta per iniziare il suo ultimo anno di superiori in America, dopo la perdita del suo migliore amico mesi prima, si ritrova a voler dare una svolta alla sua vita per godersi al massimo ciò che questa ha da offrire, il...