𝐼𝑂 𝐿'𝐼𝑁𝐹𝐸𝑅𝑁𝑂 𝐸 𝑇𝑈 𝐼𝐿 𝑀𝐼𝑂 𝑃𝐴𝑅𝐴𝐷𝐼𝑆𝑂..

Capitolo 2

G: "amó ma dove dormo?"
L: "con me ovvio"
G: "ma russi un sacco"
L: "e sentiamo, con chi vorresti dormire?"
D: "con me" dice facendomi l'occhiolino
Gi: "nono con me"
T: "la mia stanza è molto grande.."
L: "non se ne parla, nessuno dei tre"
G: "Lele non fare il bambino..."
D: "esatto, non fare il bambino, vieni bellissima"
Decido di seguirlo.
D: "ecco la tua stanza, ceh la nostra stanza"
G: "è bellissima, inizio subito a mettere via tutti i vestiti"
D: "va bene, io torno giù con gli altri, se hai bisogno di qualsiasi cosa grida"
Lo ringrazio e mi metto a sistemare.

L: "Diego, prova solo a sfiorarla che io ti ammazzo giuro"
D: "tranquillo bro, non so nemmeno se è fidanzata.."
T: "ma quanti anni ha?
L: "18"
D/Gi/T: "perfetto"
L: "ragazzi, io vi spezzo le gambe"
Alla fine si siedono sul divano a giocare alla play.

Ho appena finito di sistemare e decido di chiamare la mia migliore amica Lucrezia.
Lu: "pronto"
G: "ciao amooo, non puoi capire"
Lu: "che è successo? Ah come sono gli amici di tuo fratello?"
G: "amoo, uno più figo dell'altro, ti mando le foto"
Lu: "vai manda"
G:

Lu: "porca puttana, Giuli ti verrò a trovare molto spesso"
G: "hahahaha, ti aspetto"
Lu: "c'è uno che ti piace di più?"
G: "beh sono tutti bellissimi ma penso Diego, poi hanno quasi litigato per me.. per scegliere con chi dovevo condividere la stanza"
Lu: "serio? Beh me lo aspettavo, sei una sorca assurda, chi non vorrebbe dormire con te"
G: "scema, vabbeh vado a vedere che fanno, ciao amo"
Lu: "ciao amo"

Scendo di sotto e mi avvicino al divano, essendo tutti seduti non c'era più posto, così Diego mi fa segno di sedermi sulle sue gambe e io mi accomodo. Avvolge un braccio attorno alla mia vita e io poggio una mano sulla sua gamba.
Ormai si erano fatte le 19.00 e avevamo tutti fame
Gi: "allora rega che si mangia?"
L: "ordiniamo mc?"
D: "o sushi"
T: "Rega e se prendessimo messicano?"
Gi: "Giulietta tu che dici?"
G: "ehmm non saprei, li amo tutti e tre però il mc..."
L: "si vede che è mia sorella" dice allungando un pugno e io faccio lo stesso
Intanto Gian ordina.
Mentre aspettiamo il fattorino ci mettiamo a preparare la tavola.
Driiiinn
G: "vado io"
Fatt: "buongiorno, il vostro ordin- wow" arrossisco
G: "quant'è?"
Fatt: "ehm gratis per te.."
G: "oh grazie mille"
Fatt: "ehm beh questo è il mio numero"
G: "ehm ok graz-" vengo interrotta da qualcuno
D: "buongiorno, è già occupata" prende il bigliettino, glielo lancia e chiude la porta.
Lo guardo con sguardo interrogativo..
D: "che c'è?"
G: "se io avessi voluto richiamarlo?"
D: "ma dai, hai visto come ti guardava? È solo un pervertito"
G: "beh ti vorrei ricordare che 4 ore fa eri tu a guardarmi così"
D: "no, non è vero, io mi sono incantato a guardare il tuo viso, non le tue tette"
G: "sarà..."
Porto il cibo in tavola e iniziamo a mangiare e a parlare un po'..
T: "allora.. Raccontaci qualcosa di te"
G: "beh, ho 18 anni, ho fatto il liceo classico, ho fatto pattinaggio artistico per 10 anni, amo cantare e boh"
D: "sei fidanzata?"
G: "no purtroppo"
D: "perfetto"
G: "scusa?"
D: "no nulla" dice un po' imbarazzato

Intanto finiamo di mangiare e decidiamo di giocare ad obbligo e verità.

*spazio autore*
Spero questo secondo capitolo vi piaccia... Ciaooo