1-il mondo in cui sono costretta

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Sì avvicinò al suo adorato specchio, osservava il mondo andare avanti e accarezzava quel freddo vetro, non si ricordava l'ultima volta che quel mondo a cui era legata l'aveva lasciata libera, ormai si era abituata a quella grigia monotonia e a quella solitudine,infondo era una cacciatrice ed era questa la prova che doveva superare,lei più di tutti,sua madre le aveva lasciato il posto da capo delle cacciatrici,un giorno lei sarebbe riuscita a scappare da questo posto,lo aveva giurato a sè stessa. Ci aveva provato in tutti i modi a scappare,aveva cercato un possibile passaggio,ma la stanza non aveva pareti o porte,aveva fatto tutto ciò che poteva,aveva provato anche ad andare verso l'alto, ma il soffitto non esisteva,quella stanza era infinita,non c'era una fine,ogni volta lei si stancava e si arrendeva, sapeva però di potetcela fare,lei era diversa dagli altri e gli avevano detto in tanti che era speciale,sarà perché è un ibrido molto speciale,infondo è figlia di un angelo.Le avevano raccontato tante volte di suo padre,lui non c'era mai stato, gli avevano detto che era un angelo caduto e quindi lei avrebbe avuto le ali, ovviamente avrebbe ereditato anche l'immortalità e i poteri curativi dalla madre; Si ricordava perfettamente come la madre la proteggesse da alcuni adulti: gli ibridi non venivano accettati prima del suo governo e da quando era stata approvata la legge che ne affermava l'uguaglianza con gli altri, molti cacciatori avevano lasciato il branco. Loro furono i primi ad essere uccisi, si salvarono solo alcuni che vennero a raccontare che le ombre li avevano trovati e uccisi uno ad uno,sterminati, neanche uno sopravvissuto, le faceva male ricordare tutto questo, sua madre organizzo le squadre,armò tutti fino ai denti ma le ombre li colserò alla sprovvista,tenderono un imboscata e uccisero tutti,stermiranoro tutto il villaggio, non risparmiarono neanche i bambini,non so esattamente quanti cacciatori,ma qualcuno riuscì a fuggire,sua madre la stringeva tra le sue braccia e lei ricorda ancora la velocità del battito del suo piccolo cuoricino,non sapeva perchè aveva paura ma percepiva quello che sentiva la madre,arrivarono nel castello e la mamma corse nei sotteranei ma qualcosa la bloccò,Lilith non ricordava cosa successe esattamente dopo,si ritrovò semplicemente in questo suo piccolo limbo personale dal quale non riusciva ad uscire. Era una dimensione strana,sembrava un enorme stanza senza limiti,piena di qualunque tipo di specchio,ormai era abituata a tutto quello,erano 8 dannatissimi anni che era rinchiusa lì e non sapeva se sarebbe mai uscita, in quegli 8 anni aveva perfezionato il suo volo,si...Lei aveva le ali,era l'unica cacciatrice che le aveva,sua madre le aveva raccontato che suo padre era un angelo caduto di cui era innamorata,sapeva che era sbagliato ma lo amava,dal loro amore era nata lei,un ibrido. Lilith non aveva mai conosciuto il padre,lui non c'era mai stato,era stata cresciuto dalla madre e da Romeo,il compagno di sua madre e padre della sua sorellina,Isabel....La sua sorellina....l'ultima volta che l'aveva vista aveva solo 2 anni e dormiva nella sua culla,ignara di ciò che il mondo stesse programmando per loro,spesso Lilith stava con l'anziana del villaggio, Herm, l'unica cacciatrice invecchiata perchè mezzo sangue, l'anziana possedeva il dono della magia grazie a uno speciale cristallo bianco,la bambina passava ore ad ascoltare le storie sulle antiche cacciatrici e sulle loro gesta, i cacciatori infatti sono un popolo antico che è nato dalle stelle per portare giustizia e pace nel mondo,ormai la bambina sapeva a memoria ogni singola leggenda. Lilith si guardava allo specchio,si sentiva così sola e diversa dagli altri, aveva i capelli bianchi con le venature azzurre, gli occhi lilla,segno che distingue gli angeli, aveva la pelle molto chiara, fin da piccolissima era sempre stata molto diversa dagli altri, sapeva volare già a 1 anno, la madre la rassicurava dicendo che lei era diversa perchè era speciale e aveva ancora tante cose speciali da scoprire su di lei,a volte si fermava e si chiedeva cosa intendesse la madre con "tante cose speciali",mentre pensava a tutto questo continuava a stringere la sua collana,gliel'aveva regalata la madre,era una collana con un cristallo lilla, si ricordava ancora la storia che le racconto la madre.

                     ~flashback~

La madre si avvicinò alla piccola e le fece il solletico "Mamma!" Le urlò la piccola in preda alle risate "smettila" le ripeteva quasi senza fiato per il troppo ridere,la mamma smise di farle il solletico e la prese in braccio dolcemente,la piccola sorrise,amava stare tra le braccia della sua mamma,si sentiva così al sicuro, la madre le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio  e le disse "tesoro,ho un regalo per te,tienilo sempre con te.... È una sorpresa,chiudi gli occhi" la piccola annuì e chiuse gli occhi,sentì la madre metterle una collana e darle un bacio leggero sul naso "ora puoi aprire gli occhi" la bambina rise e aprì gli occhi,guardò la collana,era bellissima! Aveva un cristallo lilla che pendeva,le piaceva tantissimo "mamma,è bellissima! Ha lo stesso colore dei miei occhi" la madre sorrise alla felicità della bambina e gli disse "questo cristallo è il tuo tesoro,tienilo sempre con te,ti indicherà sempre la via giusta e ti farà capire quanto sei speciale un giorno" la bimba non prese le parole sul serio ma sorrise felice al pensiero di poter essere speciale.
                   
                   ~fine flashback~

Lilith chiuse gli occhi,poteva sentire le braccia della madre avvolgerla e proteggerla, sapeva benissimo che non poteva abbracciarla mai più,non perchè non sarebbe riuscita a scappare, perchè la madre era morta, aveva ricordato da poco il dettaglio della madre uccisa dall'ombra davanti a lei,non aveva idea di cosa fossero le ombre, la madre non gliene aveva mai parlato e non sapeva perchè avessero fatto tutto quello,proprio non lo capiva,era così arrabiata per non aver potuto fare niente,accumulava rabbia da tanto,oggi era anche il giorno del suo sedicesimo compleanno,la maggiore età per i cacciatori, senti una forza rabbiosa pervaderla e aveva bisogno di liberarsi,fece la prima cosa che gli venne in mente,urlò,il suo urlò si diffuse immediatamente in tutta la stanza,spazzò via tutto gli specchi,l'onda sonora sembrava poter spazzare via tutto,si sorprese di quello che era riuscita a fare,tutti gli specchi rimasero integri tranne quello centrale,andò in mille pezzi e ,sul vetro distrutto, si disegnò il simbolo della dinastia reale, in contemporanea il suo tatuaggio di famiglia iniziò a bruciare, era diventato di color bianco,mostrò il tatuaggio allo specchio,quasi come se non fosse stata lei a decidere quel movimento,il vetro cadde in pezzi e sparì mostrando un portale luminoso, Lilith ci sperava, non sapeva dove portasse ma senza pensarci ci si fiondò dentrò e la luce la accecò completamente,dove sarebbe finita?

La ragazza nello specchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora