Capitolo 1

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Sta sbattendo le sue ali bianchissime, e assorbe con frenesia la sensazione del vento sulla pelle, mentre i raggi del sole colpiscono prepotenti il suo viso. Ha sempre adorato questa sensazione di liberarsi in volo, come se non pesasse niente e di riuscire a vedere il mondo dall'alto. Si avvicina con velocità verso il suolo e con un atterraggio leggerissimo tocca l'erba profumata, piena di rugiada. Intorno a lui fa ancora fresco, il sole deve ancora riscaldare l'aria che durante la notte ha raggiunto temperature prossime allo zero. Vede uno scoiattolo al limitare del bosco. Lo fissa, mastica ancora un po' quello che ha in bocca e poi fugge veloce all'interno della foresta. Sente gli uccellini cantare e riesce anche ad intravederne uno. È un pettirosso, che con il suo beccuccio riesce a produrre una melodia piacevolissima. Lo guarda, meravigliandosi di come la natura riesca sempre a stupire. Una creatura così piccola associata a un suono così maestoso. Si incammina verso la casa, felice di essere circondato da così tanta pace e tranquillità. All'improvviso alle sue spalle sente un tonfo seguito dall'atterraggio di un angelo con le ali nere e dorate.

<<Idiota, mi hai quasi fatto venire un colpo.>>

Azra'el Weaven, il temuto angelo della morte, nonché il suo migliore amico gli scoppia a ridere in faccia.

<<È da almeno 10 minuti che ti seguo vecchio mio. Dovresti stare più attento. E se non fossi stato io, ma uno di loro a seguirti?>>

Loro, i demoni dell'inferno. Angeli caduti, un tempo loro fratelli. Sono rimasti uguali nell'aspetto, ma non nell'anima. Odorano di cattiveria. È una scia, densa, pesante che lascia traccia anche ore dopo che si sono allontanati.

<<Beh, per fortuna non erano loro Az. Tu che ci fai da queste parti comunque?>>

<<Posso dire che mi mancavi, fratello? >>

L'angelo dalle ali bianche si mette a ridere di gusto.

<<Puoi provarci, ma sai che con me non attacca. È successo qualcosa ai piani alti?>>

Azra'el si gratta la testa e poi la scuote in segno di diniego.

<<No, in realtà non so se ti piacerà ciò che ho da dirti. Sono stato mandato per aiutarti con la tua missione. Volevano mandare Uriel, ma io mi sono offerto volontario.>>

Scuote la testa. Sembra un po' meno rilassato di prima, mentre delle piccole rughe di corrucciamento fanno increspare la sua fronte liscia.

<<Sono capace di occuparmi di una missione tanto semplice. Siamo in campagna e se succedesse qualcosa sarei in grado di intervenire senza dare troppo nell'occhio. Il maggiordomo è così vecchio, che anche se riuscisse a vedermi non ci crederebbe ai suoi occhi. Inoltre Adelaide è stata con la contessa, sua madre tutto il giorno. E anche oggi non si è visto o sentito nessuna traccia dei demoni. In fondo non capisco perché mi abbiano inviato a sorvegliarla?>>

<<Diciamo che la missione si è un po' complicata. A quanto pare lei possiede qualcosa di molto prezioso, ma nessuno sa ancora cosa. Per quello è diventata molto importante, sia per noi che per Lucifer e i suoi seguaci. Siamo stati fortunati a rintracciarla per primi. Ho sentito dire in giro che la stanno cercando. Ma è come se lei avesse una sorta di amuleto,un gingillo che la nasconda alla loro vista.>>

Sul suo viso si dipinge un sincero e spontaneo stupore.

<<Cosa??>>...non riesce a crederci. 
         
<<Non esiste uno strumento del genere.Andiamo dentro a parlare, che qua ho visto prima dei corvi. Potrebbero essere delle spie.>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 17, 2020 ⏰

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