solo l'inizio

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La musica. Da sempre una parte di me. Colei che mi da forza,coraggio,la mia passione. Nonostante gli enormi sacrifici e gli sforzi che ho dovuto affrontare, mi è sempre stata accanto.

"Gaia ci sei? A cosa stai pensando?" mi domanda mia madre un tantino perplessa.

Oggi è il gran giorno. Sta per iniziare la mia rivoluzione.

"Nulla mami davvero,stavo solo pensando,come sempre"

"Siamo arrivate alla stazione tesoro. Tutto quello che devi fare, fallo con il cuore, come hai sempre fatto. Noi siamo orgogliosi di te e ti vogliamo bene." afferma tutto d'un fiato abbracciandomi. Non esiste nessuna persona più bella di lei.

"Ciao mamma. Mi mancherete. Tu,papà, Frida e Giorgia, davvero tutti. Ma quello che sto per fare è solo l'inizio. Ti voglio bene, saluta tutti."

Il treno verso Roma è arrivato. Mi faccio forza ed entro pronta a partire con le mie enormi valige piene di obiettivi nuovi.
Rivolgo un ultimo sorriso verso mamma e la saluto con la mano attraverso il finestrino. Sento ancora il suo profumo di piante tropicali brasiliane.
San Paolo infatti è la mia seconda città. Sin da piccolina viaggiavo con i miei verso il Brasile per andare dai nonni. Ho sempre amato il carnevale e ho imparato il portoghese quasi più velocemente dell'italiano.

Ormai le ore in treno stanno diventando interminabili. In effetti, da svariate ore sto ascoltando con le mie amate cuffie le mie canzoni preferite.
Dopo essermi addormentata per poco, una voce comunica che la prossima fermata sará a Roma.
Ci sono quasi. Mi manca il fiato.

Recupero i miei bagagli e scendo velocemente. I miei capelli sono orribili, elettrizzati per il sedile del treno su cui mi sono appisolata a stento; i miei occhi struccati poi non sono migliori.
Decido di prendere un taxi che mi lascia proprio difronte agli studi Elios.
Ho già preso il cartellino con il mio nome e sono riuscita a rimediare un cappuccino, rigorosamente in un bicchiere di carta, giusto per trattenere la mia fame e l'attesa.
Mi guardo un pó intorno e noto una fila di persone che proprio come me, aspetta trepidamente l'inizio dei casting.
"I cantanti devono raggiungere l'altra parte degli studi" urla un membro dello staff di Amici.
Corro via,immersa nei miei pensieri e da sbadata, finisco contro qualcuno o meglio qualcosa.
Jacopo Ottonello,dice il cartellino.
"S-scusami non volevo, scusami davvero Gaia!"  mi rivolge un sorrisino leggendo il mio nome.
"Tranquillo, è colpa mia Jacopo." sono davvero in imbarazzo, così metto un ciuffo di capelli dietro
il mio orecchio. È davvero carino però,penso.

Rimaniamo imbambolati e imbarazzati per un paio di minuti. Lui mi fissa dritto nei miei occhi azzurri. Poi presentandosi mi stringe la mano: anche lui è un candidato come cantante per il banco di Amici.

"Io comunque stavo andando dall'altra parte degli studi, ci incamminiamo insieme?" dice di colpo.
"S-si certo, andiamo pure." mi mordo il labbro.
Sarà una lunga giornata, lo ammetto.

mi ricordo un pó di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora