Parte 1 : E SE

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15/04/2020

Non sono mai stata una ragazza ordinata- anzi tutto il contrario- per questo come ogni volta per raccontare la mia storia partirò dalla fine. Ognuno di noi ha il proprio punto debole, io ho finalmente trovato il mio.


"Non so cosa spinga due persone ad assaporarsi, guardarsi, innamorarsi e imprimersi addosso; penso che nessun libro sarebbe in grado di spiegare una cosa del genere, come non sarebbe capace nessuno di noi. 

 Io di te sono innamorata dal primo momento che il nostro sguardo si è incrociato  e dopo aver commesso l'errore di scappare davanti a una mia paura sono consapevole di non riuscire a rimanere indifferente davanti a questa cosa che è successa. Arrivati a questo punto del messaggio se non vuoi più leggere sei liberissimo di  farlo, sai che mi fingo tanto forte quando in realtà sono fragile, quindi per me in questo momento è proprio inevitabile scriverti. Un giorno senza parlarci e mi sembra che tutto stia già diventando diverso, le ore tanto vuote, le risate un po' meno vere e sento freddo dentro perché- anche se ti ho detto che mi fai schifo- in realtà è una cosa che non penso assolutamente; l'ho fatto solo per ridarti indietro magari un po' di quel dolore che mi hai procurato te da due giorni a questa parte con tutte le supposizioni stupide e prive di senso perché io una mancanza di rispetto del genere non me la sognerei neanche. Angelo è sempre stato solo un mio amico e basta, nulla in più e nulla in meno. Sarei falsa ed ipocrita nel dire che questa mattina io ti abbia smesso di seguire solo perché fossi arrabbiata, l'ho fatto perché so che sei il mio punto debole e che pur di vedere cosa tu stia  facendo sarei capace di arrivare a Timbuktu. 

Nel mio amore in questo momento c'è una punta d'odio per essere stata definita come una persona che non sono e se pensi certe cose di me allora vuol dire che io di te non ho capito assolutamente nulla... continuo a ripetermi che ti conosco, che certe cose le hai dette perché ferito e arrabbiato, che molto probabilmente ho colpa anche io della situazione visto che te sei arrivato a dirmi "ti lascio non sei più niente". Eppure io lo so, io me lo sento che io e te non siamo estranei.

 Prima parlando con mia mamma della situazione ho capito che  tutte  le parole che mi hai lanciato contro  sono rimaste tra la bocca dello stomaco e che non sono facilmente digeribili... cose che (sai per certo anche tu ) non mi merito perché non mi appartengono.... bugiarda del cazzo, capisciona, superiore, zoccola, mi fai schifo sono parole che feriscono che non vengono dette solo con rabbia ma che racchiudono una profonda dose di rancore e di odio,era questo che intendevo ieri mattina quando piangevo disperata per farti capire cose che alla fine non sono state minimamente ascoltate: te non mi ami nello stesso modo in cui io amo te, quando si ama si rispetta, si protegge, si custodisce un piccolo tesoro con gelosia, si, ma anche con fede. Perché nel momento in cui tutto sembra perdere senso quella stessa fede porta a riscoprire il vero significato della parola noi. 

Magari io per te sono una delle tante ma te non lo sei mai stato anzi tutto il contrario, sei stato la mia svolta nel momento giusto. Non hai i presupposti per ribaltare tutto, neanche una briciola, io ne avevo -anzi ne ho- perché indipendentemente dalla corazza che posso ergere per uscirne meno ferita ogni volta che leggo la parola "amore" nella mia testa rileggo messaggi che non erano destinati a me eppure quella stessa fede che te pensi io abbia perso nei tuoi confronti mi ha portato a rimanere ancorata all'amore che (almeno da parte mia) ci ha sempre uniti. 

Ti ho chiesto scusa per un qualcosa di cui non ho minimante colpa, ma continuo a farlo perché sono convinta che ci sia stato un qualcosa che ti ha fatto scattare tutto questo odio per me; ho sempre pensato che il confine tra amore ed odio fosse una linea molto sottile da attraversare per ribaltare completamente gli equilibri di qualcosa o qualcuno. Alla fine di tutto io tutto lo rifarei perché mi hai insegnato tanto anche se non l'ho mai detto, mi hai insegnato che "debolezza" a volte è solo sinonimo di "vero e umano" che "gelosia" sia anche "cattiveria" che "amore " non sempre è "giusto ma sicuramente è vero" ed infligge a due persone ciò che vuole, mi hai insegnato a piangere ma soprattutto a ridere e a non vergognarmi di nulla di ciò che penso, poi mi hai insegnato a parlare sempre a non tenermi le cose dentro ma a esprimerle anche se su questo ci sto ancora lavorando.

 La verità è che penso di te cose davvero bellissime che non riuscirai mai, con nessuna azione, a sporcare ... è vero oggi nel mio amore c'è una punta d'odio ma in un mare un granello di sabbia non provoca nulla. Ti amo e qualsiasi sia la tua decisione la cosa non muterà. Sarà comunque per sempre, lo ricorderò sempre con il sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi dalla gioia, perché è vero sono un po' bimba a volte nelle mie emozioni ma sono anche donna quando decido di rispettarmi e dirti " non voglio perderti anche se hai sbagliato a trattarmi in quel modo, torna che insieme riaggiustiamo tutto o quasi perché tanto siamo sempre stati un po' incasinati a modo nostro però a stare insieme ci è sempre andato tutto liscio".

Sono le 5:11 di mattina, la testa mi rimbomba, non ho chiuso occhio e casa mi sembra un carcere ma riesco finalmente a premere il tasto invio. Devo solo aspettare e mentre mi preparo una tazza di latte caldo mi domando: "stai facendo la cosa giusta?" e come ogni volta chiudo gli occhi, tiro un sospiro enorme, mi scende una lacrima sulla guancia che quando arriva alle labbra mi fa spuntare un mezzo sorriso e mi rispondo "si, assolutamente stai facendo la cosa giusta!" . 


ArsenicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora