Primo

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Arrivó il mio turno "Sono di Londra, mi chiamo Jade Evans e ho 18 anni" Dissi svogliata alla mia nuova classe.

Prof :"Bene, ti puoi sedere"

Feci come mi disse. Non c'erano posti liberi in cima alla fila così, scivolai all'ultimo banco e trovai un posto.

Io :"Posso?"

Ragazzo :"Hm? Si si"

Il ragazzo era magro ,aveva capelli castani e ricci che gli cadevano sulle spalle , quasi gli coprivano interamente il viso,la sua espressione era spenta . Aveva una maglia nera e una giacca di pelle con dei jeans neri .

Io :"Come ti chiami?"

Ragazzo :" Saul Hudson tu? "

Ero solita non parlare con la gente nuova che non conoscevo ma in questo caso, credo che la timidezza sia andata a puttane.

Io :"Jade Evans, l'ho detto prima. Quanti anni hai?"

Saul :"20 tu ?"

Io :"18 "

Una voce maschile ci interruppe.

Prof :"Ehm! Evans e Hudson, fuori dalla classe, ora! "

Tutti gli sguardi degli studenti erano su di noi.

Saul si sta per alzare.

Io :"Ei dove vai?"

Salu :"Ha detto di uscire no? Su vieni sbrigati !"

Io :"Okok"

Uscimmo dalla classe .

Io :"Ecco è tutta colpa tua ! "

Saul :"Eh? Di che ?"

Io :"Ci ha buttati fuori cazzo! Non te ne frega ,vero"

Saul :"Esatto non me ne puó fregar di meno"

Io :"Ah, certo" dissi ridendo dal nervoso.

Feci per girarmi e andare via da lì ,ma la sua mano mi bloccó il polso e mi fece girare verso di lui.

Saul :"Usciamo ?"

Io :"S-si"

Andammo nel centro di Londra a fare una passeggiata.

Io :"Ma porti sempre i capelli così? Insomma.. Non hai caldo?"

Saul :"No"

Io :"Perchè li tieni davanti al viso, così non riesco a vederlo, non vedo i tuoi occhi "

Saul :"Stile" Disse aspirando il tabacco della sigaretta.

Mi misi davanti a lui e lo fermai con una mano.

Gli alzai dolcemente i capelli per vedergli il viso.

Rimasi a bocca aperta.

Aveva dei lineamenti perfetti .

Io :"sei b-bellissimo"

Dissi perdendomi nei suoi occhi marroni scuri.

Saul :"Si ,lo so" disse facendo un sorriso pervertito.

Io :"Ah, modesto"

Guardo in quegli occhi in cui mi sembrava di essermi persa mille volte.

Saul :"Anche tu sei bellissima" Si lasció sfuggire .

stavo per morire.

Saul :"Vuoi ?" Mi disse passandomi la sua sigaretta .

Io :"Si, g-grazie"

Iniziai ad aspirare il tabacco, così mi calmai.

Io :"Fumi altra roba?"

Saul :"A volte ,si"

Mi prese la mano, la strinse , non sapevo il perchè di questo gesto. Ci incamminammo verso un parco.

Ci sdraiammo nell'erba a fumare.

Saul :"Mi lasci il tuo numero?" Disse in tutta tranquillità.

Io :"Certo"

Gli diedi il mio numero, e lui mi diede il suo.

Guardai l'orario sull'iphone, le 18:30 ,wow è tardi minchia.

Io :"S-senti io dovrei andare a casa.."

Saul :"Oh, ok "

Io :"A domani"

Saul :"Oh aspetta ! Domani forchiamo" Mi urló.

Io gli alzai il pollice per dirgli "ok" e mi incamminai verso casa.

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Rage, Love & SilenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora