Il giorno della partenza del padre, la ragazza si era svegliata fin troppo presto, era raro che riuscisse ad aprire gli occhi senza l'aiuto della sua balia, di solito era una gran dormigliona. Ma ogni qual volta il padre doveva partire per uno dei suoi viaggi, lei non riusciva a dormire tanto a lungo come suo solito, troppo agitata.
Si mise lentamente a sedere per evitar un forte giramento di testa e che la vista divenisse nera a causa della pressione bassa. Alzò le mani al cielo stiracchiandosi e mugolando prima di sospirare piacevolmente, togliendo le lenzuola dalle proprie gambe e poggiando i piedi nudi sul pavimento gelido.
Saltellò alla sensazione che la fece rabbrividire fino al tappeto di pelliccia davanti al letto.
Raccolse un paio di calze e una vestaglia prima di aprire lentamente la porta della propria stanza abbassandone la maniglia con attenzione, voleva evitare di svegliare gli altri inservienti, tuttavia non fu per nulla sorpresa nel ritrovare la colazione già pronta dinnanzi alla porta.
Era stata Kathie, di questo la fanciulla era fermamente convinta. Raccolse il vassoio posandolo sul comodino accanto al letto.Mangerò dopo.
Pensò Annabelle mentre usciva dalle proprie stanze scendendo la grande scalinata che affacciava proprio sul portone principale, tuttavia la sua fronte si corrugò nel momento esatto in cui non vi fu nessuno ad attenderla come al solito.Si mise i capelli raccolti in una coda bassa sulla spalla destra arrivando finalmente alla fine delle scale, il portone era chiuso e non vi erano neanche le valige del padre, che di solito tendeva a posizionarle proprio sotto le scale, così da non creare troppo fastidio.
Si avviò al portone aprendolo non con poche difficoltà, era immenso e con inciso al di sopra lo stemma della grande famiglia a cui apparteneva. Un grande passero circondato da una nube composta d'acqua, fin da piccola aveva chiesto al padre cosa rappresentasse, eppure lui non le aveva mai dato una risposta esaustiva limitandosi a dei "È così da generazioni." "Non ci è concesso saperlo"
Annabelle diede una rapida occhiata al di fuori, fece sbucare la piccola testa voltandola prima a destra e poi a sinistra, ma nulla. Aveva smesso anche di piovere, si trattenne qualche istante per prendere una boccata d'aria fresca, amava l'odore della pioggia.
Ritrasse la testa chiudendo il portone con delicatezza. Posò la fronte su di essa e trattenne le lacrime, percepiva gli occhi farsi lucidi. Non solo il padre si era avviato senza neanche salutarla, ma neanche la servitù sembrava presente.
Si distaccò dal portone stringendosi la vestaglia per coprirsi meglio e si avvicinò ad una candela che di solito lasciavano accanto alle scale, sul comodino con dei fiammiferi, nel caso ci fosse stata qualche emergenza. Accese un fiammifero dopo un paio di tentativi e diede fuoco alla piccola miccia della candela. La prese tra le mani e si guardò attorno avviandosi verso il salone, il primo luogo dove avrebbe potuto trovare qualcuno.
"Kathie? Dove siete?" Domandò la giovane ad alta voce spingendo con la mano libera la porta così da entrare all'interno del salone. Vide il piccolo cucciolo ancora raggomitolato sul cuscino, il fuoco oramai spento.
Si avvicinò al piccolo animale accovacciandosi e posando temporaneamente la candela al suo fianco. Diede un paio di carezze sul suo musino prima di rialzarsi, doveva cercare ancora gli altri. Percepiva un modo di angoscia, una forte pressione sopra al petto.
Prese un grande respiro uscendo dal grande salone seguita dal cucciolo che oramai era stato risvegliato dalle dolci carezze della padroncina.
Percorse il lungo corridoio guardandosi attorno, per un attimo le parve una casa fantasma, come quella presente in un vecchio romanzo che aveva letto insieme alla balia.Un brivido le percorse la schiena a quel pensiero, tuttavia si fece forza e, vedendo la porta della grande biblioteca socchiusa decise di avvicinarsi a quello spiraglio di luce lunare che filtrava da esso.
La spinse lievemente facendo un passo al suo interno."C'è qualcuno?" Domandò ad alta voce tenendo la candela ben stretta mentre il cucciolo sostava al limitare della biblioteca. Non riusciva a vedere nulla oltre al proprio naso, era tremendamente fastidioso. Voltò lo sguardo verso la propria destra percependo una brezza notturna scompigliarle i capelli ancora legati.
Vide la finestra chiusa e inclinò la testa di lato. "Che stranezza" sussurrò facendo un passo indietro, sentendo tuttavia qualcosa di duro contro la propria schiena, era così tanto vicina alla parete? Eppure si trovava al centro della sala.
"Attenta, girare nel buio, può essere pericoloso" sibilò una voce dietro di se. Annabelle si irrigidì sentendo il proprio cuore pompare in modo fin troppo accelerato il sangue. Per poco non fece cadere la candela che teneva nella mano destra, che fosse terrorizzata era dir poco.
Fu un gesto automatico, si distaccò velocemente dando la candela sul volto dell'uomo che era alla proprie spalle, sfuggendo velocemente da lui. Si tirò su i lembi della veste salendo le scale diretta nella propria stanza, più volte rischiò di cadere prima di giungere finalmente alla meta.
Chiuse la porta a chiave prendendo la prima cosa che vide, una spazzola. La strinse fortemente prima di voltarsi verso la finestra chiusa, la apri velocemente affacciandosi dal balcone. Non poteva saltare, si sarebbe rotta come minimo qualcosa, non ne sarebbe uscita illesa.
Si sporse maggiormente vedendo delle ombre aggirarsi nel giardino, pensando fosse la servitù iniziò ad urlare.
"Vi prego venite qui! C'è qualcuno in casa!"
Lì pregò prima di vederli avvicinarsi, illuminati dalle fiaccole che tenevano nelle mani. Non era la servitù, non vi era Kathie.Scostò il volto dal balcone.
"Non è possibile, voi siete..." mormorò senza fiato prima di sentire una voce dietro di lei, che continuò al suo posto la frase. La stessa voce di pochi attimi prima."Pirati" sentenziò sicuro con un lieve sorrisino ad increspargli il volto.
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𝕋𝕙𝕖 𝕊𝕚𝕟𝕟𝕖𝕣'𝕤 𝕣𝕖𝕧𝕖𝕟𝕘𝕖
Historical Fiction(1700) Annabelle Hidsonn, è una gracile e minuta ragazza residente nella bella e prosperosa Inghilterra. Dopo la scomparsa della madre, è stata cresciuta dal Padre e della Balia personale, rinchiusa in una piccola e confortevole bolla di cristallo. ...