5 | 𝐈𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐫𝐚

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18 Giugno 1988

Ci erano volute ore per far capire ai suoi genitori che aveva accettato nonostante loro, soprattutto la madre, fossero contrari; ma alla fine si convinsero, rendendosi conto che si trattava di una cosa davvero importante per lei, tanto da spingerla ad andare contro le loro opinioni. Nei giorni successivi Michael le aveva spedito una lettera con i dettagli del loro incontro ed il biglietto aereo di prima classe per Berlino, dove avrebbero tenuto il concerto successivo.

Questo è il biglietto per l'aereo; fuori dall'aeroporto ti aspetterà un mio bodyguard con un'auto, avrà in mano un cartello con il tuo nome così che tu possa trovarlo subito. Ti condurrà al palazzo del Reichstag, ovvero dove si terrà il concerto; così conoscerai i membri dello staff e assisterai alle prove.
See you soon,
Michael x

Così la ragazza leggeva le testuali parole, con lo sguardo perso nel panorama al di fuori del finestrino - un tappeto di nuvole copriva la terra, mentre una cupola celeste circondava l'aereo. Con sé portava non solo tutti gli infiniti avvertimenti della ansiosa madre, ma soprattutto una grande forza di volontà e curiosità di iniziare quella nuova, fantastica avventura che aveva stravolto i suoi piani per l'estate. Come al solito aveva sulle orecchie le cuffie, collegate al suo fidato Walkman: non poteva non portarselo dietro.

E durante quelle due ore di volo che affrontò con estrema serenità, cullata dalla voce del cantante per il quale avrebbe presto lavorato, pensò e ragionò, si immaginò i numerosi scenari in cui sarebbe stata catapultata - le migliaia di persone davanti a cui si sarebbe dovuta esibire, le prove con lo staff, il continuo viaggiare di città in città in giro per la sua amata Europa: non vedeva letteralmente l'ora di ritrovarsi immersa in quella vita che tanto aveva bramato ed ammirato, e che ora avrebbe finalmente vissuto.

Pensava anche a quanto fosse stata fortunata - insomma, non era una cosa che capitava tutti i giorni venir scelta da Michael Jackson in persona per ballare con lui. Rise sommessamente ricordando come, solo pochi minuti prima, l'amico Tommaso l'avesse bombardata di richieste, del tipo "scopri cosa mangia" o "qual è il suo colore preferito". Cose secondo lei davvero superficiali, ma non negò a sé stessa di essere parecchio interessata al riccioluto - la aveva colpita fin dal primo istante e non ne aveva ancora capito il motivo.

Si chiese anche come sarebbero stati i suoi colleghi ballerini, musicisti e cantanti: avevano tutti di sicuro più esperienza di lei, ed aveva paura di venir esclusa - cosa a cui era abituata da anni ormai. Sospirò e, quando si rese conto che davvero stava per iniziare tutto ciò, si trattenne dal non saltare in piedi sul sedile ed iniziare a urlare, esternando così tutta la sua felicità.

Avrebbe affrontato tutte le difficoltà e le avrebbe superate, dopotutto si trattava di realizzare il sogno della sua vita e nulla - nemmeno i suoi genitori, le avrebbe impedito di portarlo a termine.

Dopo aver indossato la borsetta a tracolla, messo sulle spalle lo zaino e ritirato il trolley al check-out dell'aeroporto, uscì e si ritrovò davanti ad un grande piazzale esagonale, pieno di auto sia parcheggiate che in movimento. Qualcuno, correndo, la spinse, facendole cadere di botto il trolley a terra: era una folla davvero incivile, cosa strana per trovarsi in Germania; osservò tutti i veicoli parcheggiati lì davanti, per dei minuti si ritrovò completamente in panico e confusa, non vedendo nessuno con il cartellone descritto da Michael nella lettera. Si guardò intorno cercando di mantenere la calma, ma qualcuno le picchiettò una spalla.

Sobbalzò e si girò immediatamente, era già pronta ad urlare "ti prego non farmi del male" quando riconobbe l'uomo dalla pelle scura e la testa pelata, con i soliti occhiali da sole neri. L'aveva già visto nel retro le quinte del concerto a Roma.

ANOTHER PART OF ME • michael jacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora