Rose.

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Rose, 15 anni, alta 1.57.

Lunghi capelli neri.

Occhi marroni, e carnagione chiara.

Non era ne' magra ne' grassa, per lei era giusta.

Tranquilla, forse troppo tranquilla.

Si sa' che le menti più tranquille nascondono un mostro al loro interno.

Non legava particolarmente, amava la tranquillità e la pace.

"Il silenzio è la melodia più dolce che ci sia! Ed io voglio essere come questa melodia, forse un po' ritoccata da me, come Chopin ritocco' il 'Don Giovanni' del grande Mozart."

Ripeteva sempre quando le chiedevano il perché di quel suo continuo tacere.

Come si può facilmente capire era molto legata alla musica.

Amava quella classica.

Non il baccano della musica di oggi.

Il suo 'ritoccare' era quel silenzio fuori, e le urla disperate che emetteva quel demone rinchiuso nel corpo di un angelo.

Urla di dolore, risate sadiche, pianti disperati..

Come può una ragazzina vivere con l'inferno?

Il suo respiro era quello di Lucifero..

Ma perché non cerchiamo di entrare nella follia del nostro angelo..?

Un angelo tanto delicato.

Era un fiore prossimo alla sbocciatura.

Mi piace paragonarla alla rosa.

Fiore dall'estrema eleganza, bello come nessuno della sua specie.

Dal profumo legiadro, che non può essere paragonato a quello di altri.

Ti concentri così tanto su quei meravigliosi petali color della passione, che non ti accorgi quello che cela dietro.

Uno stelo ricoperto di spine, sgradevole agli occhi.

Spine che se toccate possono farti sanguinare.

Ma nessuno sapeva di questo suo lato pericoloso.

Forse nemmeno i suoi familiari,anche se furono loro a renderla così. .

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