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Il sole splendeva alto nel cielo, illuminava metà mondo mentre l'altra parte era illuminata dalla luna. Le temperature erano alte, il sole picchiava e sulla pelle si sentiva proprio il caldo, il suo calore. Non vi era neanche un po' di vento, solo un caldo da impazzire. Le strade erano piene di macchine di tutti i colori, si sentivano i motori e il loro odore veniva inspirato dai passanti che andavano di fretta. Chi al lavoro e chi invece a scuola.
I rumori erano forti, ma allo stesso tempo tranquilli, su quelle strade c'era chi chiacchierava con i propri amici, chi invece se ne stava da una parte aspettando che il semaforo divenisse verde così fa poter attraversare. Chi era al telefono è forse discuteva con qualcuno. Insomma una città abbastanza confusionaria.
E tra una di quelle persone vi era un ragazzo, molto particolare. Di una bellezza quasi eterea che spiccava per il suo modo di vestire tutto di nero, ma originale. I capelli erano di un blu scuro, aveva delle piccole codine, legati da degli elastici a forma di coniglietti. I suoi capelli erano illuminati dal sole rendendolo ancora piu bello. Indossava una maglietta corta con una scritta viola intitolata "good boy" , la maglietta essendo così corta faceva intravedere meta della sua pancia piatta. I pantaloncini corti neri mettevano in risalto le sue gambe lunghe e snelle, ed evidenziavano il suo sedere bello sodo e tondo.
Portava delle calze a rete, sempre nere che gli davano un aria sensuale e non a caso aveva un sacco di occhi puntati addosso, il blu ne era a conoscenza, sentiva gli occhi dei passanti su di se e questo non faceva altro che aumentare il suo ego. I tatuaggi che aveva sulle braccia gli davano un aria provocante. I suoi grandi occhi marroni erano messi in risalto dal trucco abbastanza leggero, ma d'effetto. Le labbra erano colorate di rosso cremisi e su di esse vi era un piercing, mentre sulle orecchie portava tanti orecchini, tutti dorati. Al collo aveva un collare in pelle nero che risaltava all'occhio. Su quel nasino a patata vi era attaccato un septum, piercing che il blu amava più di qualsiasi cosa. Le scarpe erano da ginnastica, ma comunque con un po' di tacco, e questo rendeva le sue gambe più sexy e voluminose. Sulle gote invece vi era disegnato un arcobaleno, perché se non si fosse capito lui era gay fino al midollo.
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Camminava in maniera sensuale, ogni passo che faceva gli dava un aria di perfezione. Portava una borsa sempre del medesimo colore dei vestiti, ma con delle borchie attaccate. Aveva un sorrisetto stampato in faccia. Lui lo sapeva che era bello e si vantava di questa cosa.
